Crisi dell'auto: Giorgetti incontra la filiera e promette incentivi

Crisi dell'auto: Giorgetti incontra la filiera e promette incentivi
Pubblicità
Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Tavolo di confronto al Mise con i rappresentanti di Confindustria, Anfia ed imprese del settore
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
2 febbraio 2022

La “gelata“ dei dati di gennaio, che confermano il trend fortemente negativo per il mercato dell'auto in Italia, è stato l'argomento centrale dell'incontro al Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico, tra il titolare del dicastero Giancarlo Giorgetti, ed i rappresentanti delle maggiori industrie della filiera automotive, capeggiate da Confindustria ed Anfia.

L’incontro è stato anche una preziosa occasione per fare una ricognizione sugli strumenti e risorse a disposizione del Mise per sostenere un comparto da tutti ritenuto strategico nel sistema produttivo del Paese, con l’obiettivo di garantire l’equilibrio tra esigenze economiche ambientali e sociali.

Giorgetti, che nelle scorse settimane aveva già chiesto al Governo in occasione della discussione sulla legge di bilancio e del “Decreto Sostegni ter“ di prevedere un sistema di incentivi per il settore in grande difficoltà, a conclusione dei lavori si è mostrato possibilista riguardo l'ipotesi di nuove misure a sostegno della categoria: «Nonostante le difficoltà, sono ottimista sul fatto che nelle prossime settimane insieme con il Mef presenteremo delle proposte per incentivi al settore dell’automotive».

Pur non invitata all'incontro, ovviamente spettatrice molto interessata è Federauto, l'associazione che riunisce i concessionari italiani, che attraverso il suo presidente, Adolfo De Stefani Cosentino, esprime la speranza che presto alle promesse seguano i fatti: «Abbiamo molta fiducia - ci dice raggiunto al telefono - che l'iniziativa annunciata dal ministro Giorgetti possa vedere la luce: la transizione alla mobilità elettrica va sostenuta, senza però dimenticare le altre motorizzazioni che negli anni recenti hanno compiuto sforzi importanti per innalzare il livello di efficienza e di contemporanea diminuzione delle emissioni. Il nostro auspicio è che il supporto diventi strutturale, non erogato in maniera intermittente o con fondi destinati ad un rapido esaurimento».

La prima persona da convincere sulla necessità degli incentivi, però, Giorgetti ce l'ha proprio in casa: più o meno nelle stesse ore, infatti, il segretario del suo partito, Matteo Salvini, si esprimeva chiaramente contro l'ipotesi di aprire i cordoni della borsa per sostenere l'acquisto di vetture elettriche.

I due, che già in occasione delle votazioni per il Presidente della Repubblica erano entrati in rotta di collisione, hanno un altro argomento importante sul quale confrontarsi e (sperabilmente...) trovare un accordo.

Argomenti

Pubblicità