Porsche Business Excellence Manager

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Emiliano Perucca Orfei
Cristina Mezzanotte da due anni copre la nuova carica di Business Excellence Manager, un ruolo che Porsche ha creato per migliorare i processi della rete. Ce ne ha parlato all'Automotive Dealer Forum 2013
22 ottobre 2013

 

In occasione dell'Automotive Dealer Forum 2013 abbiamo incontrato Cristina Mezzanotte, che in Porsche Italia svolge la mansione di Business Excellence Manager. Un ruolo quasi del tutto inedito per la Casa di Stoccarda, che mira a coinvolgere e rendere protagoniste le concessionarie della rete in una strategia di marketing che guarda lontano, ovvero fino al 2018.

Siamo con Cristina Mezzanotte che in Porsche svolge un ruolo nuovo
«In Porsche la figura del Business Excellence Manager è nata circa due anni fa, quando a Zuffenhausen è stata costruita la strategia 2018. Una strategia che mira a raddoppiare le vendite non solo con il lancio di nuovi modelli e l'allargamento della gamma, ma anche attraverso una serie di iniziative che passano per i processi della rete. Il nostro ruolo è quello di andare a ricercare e proporre tutti quei piccoli miglioramenti che possono farci andare oltre questi anni difficili perché chiaramente, come marchio Porsche, in questi ultimi mesi siamo stati parecchio penalizzati».

 

Come viene vista questa figura dagli imprenditori (i concessionari)?

«Il nostro progetto va a casa del concessionario: entriamo in punta di piedi. Sappiamo che siamo a casa di un imprenditore e cerchiamo di guardare tutto quello che fa di buono questa concessionaria e lo confrontiamo con le migliori realtà del mercato. Cerchiamo di lavorare con il confronto e cerchiamo di concentrarci su tutto quello in cui il concessionario può fare dei miglioramenti».

Oltre a essere un approccio tecnico è anche un approccio molto psicologico.
«Abbiamo cercato di usare il nostro progetto per portare anche la speranza e l'ottimismo, perché noi abbiamo la fortuna di lavorare per un marchio forte, che ha una strategia 2018. Una strategia che ci porta ad un raddoppio delle vetture, che vuol dire entrare in mercati nuovi con prodotti nuovi ed andare ad abbracciare prodotti che oggi non conosciamo. E' ovvio che l'Italia in questo momento, per le prospettive che abbiamo, non darà un grande contributo in termini numerici, ma vogliamo che le nostre concessionarie vengano con noi nel futuro per farsi trovare pronti per tempi migliori. Abbiamo cercato di spiegare a tutti che abbiamo la fortuna di avere dietro una Casa che sta investendo in nuovi prodotti, un marchio che è il più forte del mondo a livello di brand sportivo e quindi vogliamo esserci alla grande come Porsche deve essere».

 

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