Dacia, idee chiare e momento storico centrato: ecco la nuova gamma con anteprima di upgrade

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Pochi semplici elementi a rinnovare la gamma Dacia 2023, non solo Spring: in ottica essenziale ma sempre per auto robuste ed ecologiche quanto dovuto. Arriva Bigster, ma anche i modelli classici avranno dotazioni utili a tempo libero (persino letto e tenda) intrattenimento e sicurezza (App e ADAS da telefonino)
16 settembre 2022

In Dacia è stato avviato un percorso di rinnovamento secondo pochi elementi, chiari e distintivi del marchio che ultimamente ha raccolto ottimi successi. Una evoluzione coerente al DNA che il Gruppo Renault di certo massimizza bene, in questi tempi grigi per l’auto ma non per Dacia ora dotata di nuovo logo. Nuovo logo ma anche nuovo design, dei concessionari, delle vetture tutte in versione restyling 2023.

Dopo 7,5 milioni di veicoli in diciotto anni, Dacia è la terza marca in Europa per vendite a privati (grazie soprattutto a Sandero e Duster). Come dicono i suoi dirigenti “basta additarle solo come auto economiche, qui si persegue il value for money con un aspetto sempre più attrattivo e solidità”. Vedendo certe tendenze, non è detto che salga ancora il divario economico tra certe premium e le generaliste, tra le quali Dacia punta a distinguersi.

Denis Le Vot, CEO Dacia, ricorda come «Dacia conquista ogni giorno nuovi clienti alla ricerca di ciò che c’è di più prezioso: l’essenziale. Questi nuovi clienti aspirano a una società ragionata e responsabile. Un’auto che piace perché offre contenuti, comfort, un bel look, ma è anche di gran lunga la più accessibile: questa è Dacia! L’essenziale senza compromessi, il design senza costi aggiuntivi.»

Tra le slide mostrate a Parigi, ci ha colpito quella che dava un grafico con partenza a valore 100: i costi per una produzione auto nel 2010 a debutto dei modello Euro5. Oggi siamo a 161 e un simile trend necessariamente pone sul tavolo per tutti i valori che Dacia segue da sempre

Valori essenziali

Il nuovo capitolo di Dacia riconferma i tipici valori semplici, che portano in produzione auto “essenziali” pur se evolute. Oggi hanno tutte la climatizzazione, ci ricordano i dirigenti della Casa incontrati a Parigi, ma non si troverà una Dacia con due o tre display, quando un normale smartphone si può integrare al veicolo, usando la App Media Control.

Soluzioni per qualcuno molto easy, ma se vogliamo creative, anche attraenti. Tipiche come le barre da tetto modulari, che sostituiscono portapacchi per ogni modello Dacia. Stesso approccio viene usato ora per gli ADAS. Le nuove Dacia la stanchezza al volante la potranno rilevare con una applicazione che suggerisce quando e dove effettuare le pause guida (fatta da Software République, partner Renault). Ovviamente i canoni di aggiornamento di ogni contenuto, offerto inizialmente, saranno di prezzo accessibile.

Robustezza e aria aperta

L’affidabilità e la robustezza rientrano negli “essenziali” Dacia, come rilevato sulla clientela fedele in Francia: che tiene l’auto otto anni e al 60% riacquista Dacia, godendo di un buon valore residuo (superiore di circa 10 punti rispetto alla media delle marche generaliste).

Le Dacia del domani vogliono tutte essere, almeno in alcuni allestimenti, auto ideali per attività outdoor da tempo libero o professionali. La trasmissione integrale automatizzata (con un tasto, senza particolari regolazioni) sempre presente, ma anche un curioso kit che sarà disponibile nel 2023 su Jogger: dal baule si estrae e si installa in pochi minuti un vero e proprio letto matrimoniale (in scatola da 220l di volume). È poi possibile collegare una tenda all’abitacolo, per ampliare lo spazio. Aria aperta insomma, a fianco di queste vetture semplici che strizzano sempre più l’occhio alla libertà invece che alla rincorsa tecnologica.

Eco

Se già di base le tecnologie collaudate come quelle Dacia sono economiche per un cliente, la piattaforma CMF-B verrà sfruttata ancora meglio: via il superfluo, tecnologico o estetico, per ridurre le masse (oggi Jogger è 300 kg più leggero dei suoi principali concorrenti a 7 posti). Spazio a materiali riciclati, con il 12% della plastica utilizzata in Duster attualmente, che è destinato a salire: target 20% dalla filiera del riciclo e non solo per elementi non a vista, come spesso accade oggi. In foto gallery si vede il nuovo Starkle, opaco e solido a base di plastiche riciclate, trova spazio in Bigster che arriva sul mercato nel 2024. Prima ancora vedremo la ibrida Dacia: Jogger 2023.

Customer experience

Il restyling dei concessionari Dacia, in corso di opera da chiudere entro fine 2023, vede showroom riprogettati per essere semplici e flessibili. Con un mix di esperienze fisiche e digitali. Se non si può avere l’auto presente, un’applicazione di realtà aumentata la posiziona e mostra nell’ambiente dando percezione molto chiara. Siti e web strumenti digitali per Dacia contano, con un 28% di vendite che ha interazioni digitali, ma gli sforzi sono anche per la rete, da non gravare con costi ma tenere vicina ai clienti. I pochi arredi, con schermo affiancato tra cliente e venditore, non sono fissi ma spostabili e prodotti anche con caucciù da gomme riciclate, platica sostenibile e materie green.

Concept Manifesto

Dello spettacolare, per non dire quasi lunare, veicolo concept Manifesto scriviamo a parte, su automoto.it. Con video commento e intervista al capo design Dacia. Autore di questo modello "nudo" da 3,6 metri, elettrico, che concentra in modo vistoso e volutamente provocatorio le tre semplici filosofie, alla base dei nuovi modelli Dacia in arrivo nei prossimi anni.

il Dacia Manifesto, concept di cui scriviamo a parte con video (link YT cliccando immagine)
il Dacia Manifesto, concept di cui scriviamo a parte con video (link YT cliccando immagine)

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