Dieselgate italiano, Volkswagen perde ricorso: il Tar conferma la maximulta da 5 milioni (attesa per i risarcimenti)

Dieselgate italiano, Volkswagen perde ricorso: il Tar conferma la maximulta da 5 milioni (attesa per i risarcimenti)
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Sanzione massima per Volkswagen in Italia, secondo regole antitrust, per uso di software illegale nello scandalo emissioni. Esultano le associazioni ma è ancora lunga la strada dei potenziali risarcimenti per gli automobilsiti
2 giugno 2019

Con i dovuti tempi anche l’Italia si allinea, ad altre nazioni. Il Tar del Lazio conferma una maximulta da cinque milioni di euro, quella dall'Antitrust, a Volkswagen. È la coda tricolore dello scandalo emissioni di cui si parla spesso, senza avere piena comprensione di quanto abbia influito sull’industria dell’auto.

I tedeschi sono stati puntiti economicamente anche da noi, per la commercializzazione in Italia di auto diesel TDI omologate attraverso un software non coerente, illegale per la gestione di certi dati rispetto ai test sulle emissioni. Respinto il ricorso del gruppo VW, la multa inflitta è il nostro “massimo” e pare soddisfare varie associazioni di consumatori, ma non tutte.

In termini legali, per la decisione contro Volkswagen, si è parlato di “comportamento doloso” e “assenza del normale grado di diligenza” ma anche di ”compromissione del rapporto di fiducia con i consumatori”.

Soddisfazione per Codacons e UNC, anche se dicono si tratti “di una sanzione irrisoria e lontana dalle pesanti punizioni inflitte alla casa da paesi come Stati Uniti e Germania”. In effetti non è ancora finita, la vicenda. Un procedimento è infatti aperto presso il Tribunale di Verona, con possibili risarcimenti in favore degli automobilisti questa volta, parte civile.

 

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