Dramma pedoni nonostante gli ADAS: i morti in strada salgono a cifre record come a fine anni Ottanta [USA]

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In America divulgati i numeri dei morti tra i pedoni: un brutto record per gli ultimi 30 anni nonostante i grandissimi progressi tecnologici nella sicurezza delle auto. Colpa della distrazione?
28 febbraio 2020

Non è la prima volta che se ne parla e se ne scrive: migliorano le auto, in sicurezza attiva e passiva, ma non calano parimenti i drammi stradali. Accade in varie zone del mondo secondo gli studi che sono divulgati a inizio di ogni anno. L’ultimo, quello americano, indica addirittura 6.590 decessi tra i pedoni negli USA durante il 2019. Quota più alta degli ultimi 30 anni quasi, che avvicina fine anni Ottanta.

Secondo il rapporto americano l’aumento è di circa il 5% su base 2018, ben oltre il 50% nel decennale. Aumento a dispetto degli ADAS sempre più diffusi e spiegabile certo anche con il comportamento umano: per la distrazione di pedoni e automobilisti, dovuta a uso di Smartphone, alcol e droghe. Comportamenti e circostanze che influenzano un numero di decessi conteggiato non legato solo al classico incidente, con l’auto e un pedone investito però. Quelli sono calati, di poco (3,4% nel 2019 e 2,4% nel 2018).

I grandi SUV causano, negli incidenti, più morti tra i pedoni
I grandi SUV causano, negli incidenti, più morti tra i pedoni

Analizzando a fondo i dati, l'associazione americana fa notare come i pedoni sono saliti al 17% delle morti in strada, rispetto al 12% nel 2009. Quest'ultimo dato può essere legato, incrociandolo con il tipo di evento o incidenti, alla maggiore sicurezza oggi in vettura, rispetto a quella ancora meno tutelata dei pedoni (salvo con gli ultimissimi ADAS, in via di diffusione).

Altro triste dato, quello che vede pedoni deceduti per incidenti con grandi SUV doppiare quasi quelli coinvolti con auto (nonostante i SUV non siano il mezzo pià diffuso in strada).

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