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Durante la presentazione ufficiale delle tecnologie che animeranno la futura Ferrari elettrica, l’amministratore delegato Benedetto Vigna ha tenuto un discorso di grande ispirazione, che ha unito visione industriale, valori umani e strategia tecnologica. Nelle sue parole, Ferrari non è soltanto un marchio, ma una comunità che costruisce il futuro senza mai perdere contatto con la propria identità.
Vigna ha aperto l’intervento spiegando la nascita dell’e-building, il nuovo stabilimento inaugurato a Maranello e progettato per garantire sicurezza, efficienza e qualità: “Questo è un luogo dove determinazione, curiosità e passione, unite a eleganza e maestria manifatturiera, ci permettono di creare qualcosa di unico”. Un concetto che riassume perfettamente l’approccio Ferrari: innovare con metodo, ma sempre nel segno dell’artigianalità.
Il CEO ha ricordato le tre parole chiave che guidano la strategia del Cavallino: coerenza, agilità e prospettiva. Coerenza con i valori fondanti del marchio, agilità per affrontare un mondo in continua trasformazione e prospettiva per guardare avanti, anticipando i bisogni del mercato: “Tre anni fa nessuno avrebbe potuto immaginare la realtà di oggi. Siamo riusciti a gestire il cambiamento grazie all’agilità e alla capacità di restare fedeli al nostro DNA”, ha spiegato Vigna.
Il numero uno di Maranello ha poi ribadito quanto già espresso da John Elkann: la Ferrari è definita da tre anime – racing, sportiva e lifestyle. È proprio l’interazione tra queste dimensioni, ha spiegato, a rendere il marchio unico. “Siamo un’azienda inclusiva ed esclusiva al tempo stesso: parliamo a milioni di persone, ma realizziamo i sogni di pochi. È questo equilibrio che ci rende diversi da tutti gli altri”.
Ripercorrendo la storia del fondatore, Vigna ha ricordato l’audacia di Enzo Ferrari, che nel dopoguerra volle costruire un motore V12 quando molti lo ritenevano impossibile. “Quella stessa volontà di progredire è ciò che oggi chiamiamo heritage, ma che allora era pura innovazione. Ed è la stessa forza che ci spinge avanti.”
Ferrari, ha sottolineato il CEO, non segue le mode tecnologiche né si lascia trascinare dal mercato: “Non amiamo la tecnologia fine a sé stessa, né la spinta del mercato. Anticipiamo le esigenze dei nostri clienti, seguendo un principio preciso: l’innovazione deve nascere dall’emozione”.
Una parte centrale del discorso è stata dedicata alle persone: “Molte aziende dicono che le persone sono importanti. Ma in Ferrari lo sono davvero”, ha dichiarato Vigna. Oggi, oltre 6.000 dipendenti attraversano ogni giorno i cancelli di Maranello, affiancati da un ecosistema fatto di fornitori, partner e una comunità locale che contribuisce al successo del marchio.
“Ferrari è fatta di chi lavora qui e di chi ci circonda. Senza la forza e il dialogo aperto con tutti, nulla di ciò che abbiamo realizzato sarebbe stato possibile.”
Vigna ha ricordato come la Casa di Maranello abbia raggiunto gli obiettivi industriali con un anno di anticipo, grazie anche all’efficienza dei nuovi impianti produttivi e alla spinta innovativa portata dall’e-building. Negli ultimi dieci anni sono stati lanciati 41 modelli, di cui 14 negli ultimi tre, segno di una strategia coerente e di una crescita continua.
Il riferimento alla Ferrari elettrica è arrivato nel finale, quando il CEO ha parlato di “un’innovazione che andrà oltre ciò che si vede, una nuova esperienza di guida capace di emozionare come nessun’altra”.
Il discorso si è chiuso con un ringraziamento sentito a tutta la famiglia Ferrari: dipendenti, fornitori, clienti, investitori e alla città di Maranello. “Questa azienda è il risultato di ciò che tutti insieme abbiamo costruito. Il nostro compito è portare avanti questa storia, con rispetto per le persone e con lo sguardo rivolto al futuro”.