Ferrari F40 abbandonata: era di Uday Hussein, figlio di Saddam

Abbandonata a margine di una pompa di benzina in Iraq la vettura sta resistendo al tempo ed alla sabbia anche se manifesta alcune "problematiche" legate agli interni (da rifare) ed alcune parti accessorie non originali (Nissan...)

19 aprile 2020

Non si può certamente dire che la condizione di questa Ferrari F40 appartenuta a Uday Hussein - figlio del dittatore Saddam Hussein iracheno assassinato nel 2003 - siano pari al nuovo ma la vettura in evidente stato di abbandono potrebbe anche tornare ad una splendida vita se solo riuscisse a liberarsi dall'inferno di sabbia nel parcheggio di una pompa di benzina in cui si trova...

Succede anche questo in giro per il mondo ed anche un'auto del valore di circa un milione di euro può essere alla mercè di chiunque come nel caso di chi ha documentato questo "ritrovamento": in realtà, fatta eccezione per gli interni completamente da rifare, la vaschetta dell'acqua di una Nissan ed il volante di chissà quale macchina...la F40 di Uday Hussein sembrerebbe avere ancora la stragrande maggioranza delle sue componenti, in particolar modo il motore che trova posto in modo quasi del tutto completo sotto al cofano in fibra composita e lunotto in lexan che sono elementi caratteristici di questo modello.

Nato nel 1987 per festeggiare i 40 anni dell'azienda emiliana, la F40 è stata presentata il 21 luglio da Enzo Ferrari, Leonardo Fioravanti e Nicola Materazzi al centro civico di Maranello per poi essere presentata al successivo Salone di Francoforte. Erede della 288 GTO e antesignana della successiva F50 di stretta derivazione F1, la F40 è tutt'oggi considerata una delle più belle Ferrari di sempre per via di linee molto aggressive e prestazioni ragguardevoli per l'epoca: lo stesso Sebastian Vettel, proprietario di un esemplare, la definisce come "l'auto che vuole ucciderti in ogni istante"...e se lo dice lui ci possiamo credere.

1.235 kg in ordine di marcia è stata la prima Ferrari ad usare materiali compositi e kevlar per la realizzazione di alcune parti del telaio e della carrozzeria e la ricerca sui materiali leggeri si è spinta fino ai serbatoi, realizzati in un materiale gomma/tessuto Pirelli estremamente delicato e bisognoso di sostituzione ogni 10 anni: è uno dei motivi per cui alcune volte si vedono F40 in fiamme...

324 km/h di velocità massima, da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi, la F40 è spinta da un 8 cilindri a V di 90 turbocompresso con cilindrata di 2.936,25 cc. Alesaggio 82 mm, corsa 69,5, la Rossa è sovralimentata con due turbocompressori IHI (come la 488 e la F8 Tributo) e vanta doppio albero a camme in testa a controllo delle quattro valvole per cilindro. 478 CV a 7.000 giri, 577 Nm di coppia massima a 4.000, la F40 era disponibile nella sola configurazione con cambio manuale a 5 marce (+ retro) con frizione bidisco a secco montato longitudinalmente.

Un "ferro" pazzesco che fu sostituito poi dalla F50, pensata dal team di lavoro di Maranello per creare un grande legame con il mondo delle corse visto e considerato che utilizzava una versione 4.7 del "nuovo" motore F1 3.5 V12 v65° firmato Lombardi ed utilizzato per la prima volta in gara sulla Ferrari 639.