Fiat 500 Tributo Trepiuno serie speciale celebrativa

Il concept presentato nel 2004 sarà realizzato dall’Heritage di Stellantis

4 marzo 2024

In occasione del Salone di Ginevra del 2004, Fiat presentò l’esemplare Trepiuno: un esemplare che si ispirava alla 500 del 1957.

La Fiat Trepiuno, realizzata dall’Advanced Design Studio del Centro Stile Fiat, venne presentata in occasione del Salone di Ginevra del 2004. Infatti, il modello anticipava le forme della terza generazione della 500 e, per celebrare il 20esimo anniversario del concept, il team Heritage di Stellantis ha deciso di realizzare la 500 Tributo Trepiuno in serie limitata.

La vettura nasce all’interno del progetto “Reloaded By Creators” e, per l’occasione, l’Heritage ha deciso di usufruire come base l’attuale 500 Hybrid. Tuttavia, rispetto a quest’ultima, la Trepiuno si caratterizza per una livrea bianca - ispirata a quella del concept del 2004 - e per i fari posteriori con inserto rosso. Inoltre, i loghi Fiat sono con sfondo blu e, tra le dotazioni della vettura, saranno presenti cerchi Sport a cinque razze.

L’abitacolo è stato rivestito con sedili anteriori in pelle fiore bicolore bianco/rosso bruno e, per quanto riguarda quelli posteriori, l’Heritage ha scelto un rivestimento in pelle pieno fiore di colore bianco nella seduta e rosso bruno per lo schienale. Inoltre, il colore rosso bruno è presente anche nei pannelli interni e plancia.

Infine, per l’occasione, l’Head of Stellantis Heritage Roberto Giolito ha dichiarato:

“La 500 Tributo Trepiuno è il nostro omaggio a un concept che ha giocato un ruolo chiave nell’evoluzione della storia contemporanea di FIAT. E proprio per celebrare questo importantissimo anniversario, il team Heritage mette al mondo un numero limitato di esemplari da collezione che riportano, a bordo di una 500 Hybrid moderna, l’immediatezza di quel design che fu il primo Big bang della 500 contemporanea, autentica pietra miliare nella storia ultracentenaria di FIAT e simbolo della creatività e dell’ingegno italiano entrato nell’immaginario collettivo.”