I piani di Vinfast: le auto vietnamite (low cost) che vogliono stupire il mondo

I piani di Vinfast: le auto vietnamite (low cost) che vogliono stupire il mondo
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Vinfast costruisce e vende in Vietnam, ma ha bisogno di espandersi: sarà lei l'outsider low cost che s'inserisce fra Europa, Cina, Giappone e USA?
23 luglio 2025

Dimenticatevi per un attimo le auto elettriche cinesi, i dazi e pure i brand occidentali. In mezzo al braccio di ferro tra i colossi d'Occidente e quelli di Pechino spicca un azienda che gioca in Oriente ma punta a ritagliarsi uno spazio d'azione rilevante nei mercati europei, in quello statunitense e, in generale, ovunque dovesse crearsene l'occasione. Stiamo parlando di VinFast, sussidiaria di Vingroup, la più grande impresa privata del Vietnam, fondata nel 2017 e presto emersa come un promettente attore nel ring internazionale dei veicoli elettrici (Ev).

Nel 2024 ha incrementato significativamente le sue vendite globali; nel quarto trimestre le consegne sono addirittura aumentate del 143% rispetto al trimestre precedente raggiungendo le 53.139 unità e facendo segnare un balzo in avanti del 342% su base annua. Eppure, nonostante risultati del genere, le vendite internazionali di VinFast rimangono modeste. Nel 2024, solo circa il 10% delle vendite totali è avvenuto al di fuori del Vietnam, facendo emergere sfide nell'espansione internazionale di questo brand. Per rafforzare la sua presenza globale l'azienda ha così iniziato a piazzare il suo modello VF6 in Europa (introducendolo in Francia, Germania e Paesi Bassi) e, di pari passo, a pianificare un'attenta espansione in India e Indonesia, con l'intenzione di diversificare le proprie vendite e ridurre la dipendenza dal mercato domestico. Il Vietnam ha di recente siglato un accordo con gli USA per fissare i dazi al 20% per le merci importate negli Stati Uniti in cambio di zero dazi per quelle dagli USA al Vietnam. 

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I piani di VinFast

Negli ultimi giorni VinFast, quotata al Nasdaq, ha tagliato i prezzi dei suoi veicoli elettrici tra il 2 e il 14% per 11 dei suoi modelli. Nell'ultimo anno la sussidiaria di Vingroup ha venduto complessivamente 97.399 auto, di cui 87.000 in patria, superando nomi del calibro di Hyundai e Toyota, e rivendicando il titolo di marchio più venduto nel Paese. La nuova politica sui prezzi dovrebbe stimolare un'ulteriore domanda interna, anche se l'azienda vietnamita è ancora in perdita e sta lottando per conquistare mercati al di fuori del suo territorio nazionale. Per farlo, la stessa Vingroup ha annunciato una partnership con un fondo qatariota, JTA Investment, esplorando un potenziale investimento di almeno 1 miliardo di dollari in VinFast per accelerare la sua espansione globale. Amir Ali Salemi, fondatore e Ceo di JTA, ha spiegato che la collaborazione mira a "facilitare l'espansione strategica di Vingroup nei mercati internazionali". Il miliardario e fondatore di Vingroup, Pham Nhat Vuong, lo scorso novembre ha investito 2 miliardi di dollari per sostenere VinFast, ramo che non ha prodotto profitti da quando è stata reso operativo.

La storia del marchio low cost

VinFast è stata fondata da Mr. Vuong nel 2017. Un anno più tardi ha annunciato una partnership con Chevrolet, che le ha conferito i diritti esclusivi di vendita del marchio in Vietnam e la proprietà di una fabbrica della General Motors ad Hanoi per costruire una "nuova piccola auto globale". L'azienda ha quindi inviato le sue prime auto per i test nel 2019, e nel dicembre 2021 ha consegnato il suo primo lotto di crossover elettrici ai clienti. Reuters ha scritto che VinFast avrebbe venduto solo 7.400 auto nel 2022, tutte in Vietnam. Sono già passati alcuni anni e il marchio ha migliorato le sue performance, al netto di una strada ancora in salita. Le mosse per accelerare? Modelli dai costi contenuti e accordi con terze parti. Nel frattempo VinFast prevede di installare fino a 100.000 stazioni di ricarica in Indonesia, e che la sua fabbrica situata nella provincia di Giava Occidentale (valore: 200 milioni di dollari) inizierà le operazioni l'anno prossimo, con una capacità produttiva di 50.000 unità all'anno.

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