Indagine BCA Italia: risultati e prospettive del mercato dell’usato

Indagine BCA Italia: risultati e prospettive del mercato dell’usato
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
A chiusura di un anno complicato, BCA Italia ha chiesto ai partner e ai suoi clienti un bilancio del 2020 e la previsioni sul 2021
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
19 gennaio 2021

Il 2020 verrà da tutti ricordato come un anno difficile, fortemente atipico, con la vendita di auto bloccata per mesi e un calo delle immatricolazioni del nuovo vicino al 30%; eppure gli operatori del settore guardano al 2021 con relativo ottimismo. 

BCA Italia, che fa parte di un network europeo operante in 14 nazioni, specializzato nel settore dei veicoli usati, ha chiesto ai suoi dealer e ai trader dell’usato (suoi clienti) un bilancio del 2020, e soprattutto una valutazione sul 2021. 

A sopresa, le risposte evidenziano un quadro meno negativo di quanto previsto, anche se con una sostanziale differenza tra dealer (che sono soddisfatti o parzialmente soddisfatti nel 72% dei casi) e trader (dove la percentuale scende al 48%).

I dealer hanno affrontato l’emergenza in modo proattivo: in pandemia, nel 90% dei casi hanno colto l’occasione per rivedere i processi e accelerare la digitalizzazione delle concessionarie. 

A fronte di una maggiore richiesta di usato, i trader si sono invece trovati alle prese con una relativa scarsità di prodotto, e con l’aumento del prezzo delle vetture da rivendere: per superare questa criticità, nel 2020 il 33% del campione  ha aumentato gli acquisti di usato online.

Per quanto riguarda il 2021, le attese sono decisamente positive: i dealer sono i più ottimisti, visto che oltre il 70% di essi pensa che la situazione si stabilizzerà e l’anno appena iniziato sarà migliore di quello che l’ha preceduto. 

Anche il 57% dei trader dell’usato si aspetta una crescita, ma con maggior tasso di incertezza: il 33% degli intervistati, inoltre, non si sbilancia in previsioni.

Altro capitolo della ricerca, gli incentivi all’acquisto del 2020: il 67% dei dealer ritiene non fossero adeguati, il 43% afferma che erano bassi sulle motorizzazioni più richieste (i modelli Euro6 di ultima generazione), il 57% li avrebbe estesi anche all’usato e il 79% avrebbe voluto una durata almeno semestrale.

Tra le preoccupazioni, emerge quella relativa alla corretta gestione dell’usato elettrico: il 52% dei dealer e il 50% dei trader considerano i modelli ibridi e BEV il futuro del mercato, ma circa un terzo dei dealer riporta difficoltà a vendere i modelli elettrificati ricevuti in permuta. 

Per semplificare e accelerare la rivendita delle nuove motorizzazioni, BCA ha creato aste specifiche settimanali a livello europeo per auto ibride e BEV, proponendosi come punto di riferimento sia per chi vende, sia per chi compra.

«I concessionari e i trader più avanti nel processo di digitalizzazione - sottolinea Barbara Barbieri, Amministratore Delegato di BCA Italia - sono stati premiati dal mercato. Ed i nostri clienti appartengono a questa categoria: sono player innovativi, sanno di aver messo in campo i processi giusti, hanno trovato in noi un interlocutore esperto che li aiuta a gestire al meglio la rotazione del piazzale usato e questo spiega il relativo ottimismo delle loro risposte. Nell’ultima parte del 2020, come BCA Italia abbiamo superato ogni mese le vendite dell’anno precedente, e registrato una partecipazione record alle aste online: segno che la digitalizzazione non è stata un “ripiego“ legato al lockdown, ma l’accelerazione di una tendenza che ora si sta consolidando».

 

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