Investire in auto classiche quando la finanza è KO, Ferrari: 365 GTC/4 tedesca a 250K [perché no?]

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Affari dell’usato in tempo di Covid? Con gli investimenti finanziari classici a dir poco perturbati dal Coronavirus e i governi impossibilitati a tutelare i risparmi di tutti, l’auto classica “di valore” potrebbe avere un senso. Il caso di una Ferrari 365 GTC/4 nera, certificata e disponibile in Germania, a prezzo persino “ribassato”
27 aprile 2020

La bella auto classica di cui parliamo oggi, ovviamente riferendosi a una reale possibilità di acquisto per piacere e passione ma anche investimento, data la cifra, è una Ferrari del 1972. Ferrari 365 GTC/4 per la precisione. Ok, al primo sguardo specialmente i giovani non saranno sbalorditi. Perché tra le bellezze Ferrari non è la più nota e accattivante per tutti i gusti. Le sue linee sono figlie di anni dove non sempre la bellezza classica veniva interpretata come si vuole per durare in eterno. La vettura si trova in Germania e dopo un primo annuncio di recente ha rivisto in lieve ribasso il proprio prezzo di vetrina online: 249.500 euro.

Parlando del modello in senso stretto, questa vettura poco nota e celebre oggi a chi non segua le classiche, ha in realtà una carriera lunga nella gamma Ferrari, se si contano le molte varianti di 365 esistite. Quella in foto gallery appartiene alla serie prodotta solo dal 1971 al 1973 però, una delle circa 500 messe in strada. Sotto al lungo cofano della grintosa coupé due porte (2+2) davanti il motore è un V12 4.3 a due valvole, che spinge 340 CV alimentato da sei carburatori doppio corpo (Weber).

Auto lunga circa 4,5 metri, genera abbastanza effetto “macchinone” come altri modelli sportivi del periodo anche successivo, con fari a scomparsa e piccolo cerchio da 15'' monodado. Ma è sempre una Ferrari. Dopo averne visto i dettagli di curvatura nelle forme con quel taglio netto dietro, si accende e si guida: emoziona non poco, come altre Rosse a di pari DNA e non è da tutti saperla gestire al limite, dove consentito.

Provando a raggiungere i circa 260 Km/h in velocità massima, usando cinque rapporti e godendo in abitacolo di buono spazio, con finiture e dotazioni coerenti a inizio anni Settanta. Purtroppo non le più fascinose, se osservando il volantone e tre razze e quel “povero” cruscotto, si pensa ai decenni precedenti o anche a quelli successivi.

 

Proprio per questo la vettura non è di quelle proibitive in assoluto, pur costosissima. I prezzi medi di annuncio vendita per questo modello difficilmente scendono fino ai 200K, oggi, contrariamente alle vecchie GTC o alle Daytona.

Una verifica delle condizioni effettive dell’auto, per conoscenza, nel caso sia tutto realmente messo bene come promesso potrebbe meritare poi la trattativa, a ulteriore ribasso ovviamente. Non pervenuti infatti il chilometraggio, gli optionals (pare pochi, a parte quei vistosi tappetino a effetto tarocco, con scudetto S.F.) e lo storico di uso, sebbene si parli di Ferrari immatricolata inzialmente in Italia.

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