King of Europe: quando il drift dei grandi campioni sbarca in Italia

King of Europe: quando il drift dei grandi campioni sbarca in Italia
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Grande festa all’autodromo motodromo di Castelletto di Branduzzo in occasione della seconda tappa del King of Europe 2014. Prima tappa italiana nella storia del prestigioso campionato europeo di Drift
13 maggio 2014

Una sorta di freestyle motocross fatto con le auto

Per chi già non lo conoscesse il drift o drifiting è una disciplina motoristica, nata in Giappone, che misura l’abilità dei piloti nel condurre le loro auto di trasverso. Si mette da parte il cronometro e ci si affida al giudizio di giudici esperti che aiutati da sofisticati sistemi telemetrici giudicano la condotta secondo diversi aspetti: velocità, angolo di controsterzo e la vicinanza della traiettoria a particolari punti della curva chiamati clipping point. Viene premiato anche lo spettacolo assegnando punti in base al fumo prodotto dalle gomme.

 

Il pilota britannico Steve “Baggsy” Biagioni ce lo ha descritto così «È una disciplina davvero emozionante, è una sorta di freestyle motocross fatto con le auto.» Nelle qualifiche vengono valutati passaggi dei piloti che affrontano il tracciato singolarmente. La giuria assegna a ciascuno un punteggio da 0 a 100 ed in base alla classifica risultante compila un tabellone ad eliminazione diretta. I 32 migliori si affrontano quindi a coppie  nella twin drift battle, o tsuiso come viene chiamata in giappone.

 

I piloti affrontano il tracciato il tracciato in coppia. Il pilota che apre la strada viene valutato secondo gli stessi parametri adottati in qualifica. Il secondo deve invece seguirlo quanto più vicino possibile senza toccare la macchina dell’avversario o superarlo. Il percorso viene affrontato due volte con i piloti che si scambiano le posizione. Alla fine dei due passaggi viene decretato il vincitore. In caso di ex equo si ripetono i due passaggi fino a determinare il vincitore.

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Il drifting è uno sport dove i piloti si sfidano in pista a colpi di traversi e vengono giudicati da una giuria

Un’emozionante rimpatriata dei migliori piloti italiani

I tanti appassionati italiani giunti presso l’autodromo hanno potuto assistere ad un’emozionante rimpatriata dei tanti piloti italiani che si sono aggiunti alla nutrita compagine di loro connazionali che partecipano in pianta stabile  al campionato. Tantissimi i nomi di prestigio che hanno sfidato Francesco Conti, Amerigo Monteverde, Niccolò Rosso e la giovanissima figlia d’arte Arianna “Ari” Corallo. Citarli tutti sarebbe veramente troppo lungo e non vorremmo fare torto a nessuno di loro, li trovate tutti sul sito degli organizzatori

 

Come sempre nelle gare di questa categoria l’atmosfera nel paddock era rilassata ed amichevole. Impossibile vedere un pilota che non risponde alla domanda di un tifoso o che rifiuta di farsi fotografare. Anche chi non potuto partecipare come Andrea Sapino era sugli spalti per seguire gli ex avversari ed amici. Vogliamo citare il caso del pilota del team Monster Energy Drink Dmitri Illyuk che ha corso con la M3 E30 usata dal pilota italiano "Il Lodo" nella prima gara della serie e che ha quindi rinunciato a partecipare alla tappa italiana.

 

Per la tappa italiana il KOE, come viene chiamato il campionato dagli appassionati, i concorrenti  hanno dato grande spettacolo e dimostrazione di fair play.  Caratteristica questa, richiesta espressamente dai giudici durante il briefing precedente la gara che hanno ammonito i piloti di lasciare il giusto spazio all’avvarsario per consentirgli di esprimersi al meglio.

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Per la prima volta il King of Europe è arrivato in Italia, a Castelletto di Branduzzo

La gara

Gara ricchissima di colpi di scena con duelli serratissimi ed che ha riservato colpi di scena fino alla finale. Si fanno strada nei primi turni Adam Kerenyi, Francesco Conti, l’isrealiano Adam Frank, la bravissima e bellissima Nikolett Szanto.  Ottimi turni anche per  Steve Biagioni e Niccolò Rosso che batte il poleman Boulbes. Incovenienti tecnici impediscono alla Szanto ed al campione in carica Francesco Conti di proseguire nella competizione con l’italiano che ha rotto il differenziale poprio sotto la nostra postazione. Bellissime le dimostrazioni di stima dei concorrenti che hanno passato il turno in seguito al loro ritiro. Particolarmente bello il gesto di Adam Kerenyi che è tornato indietro per verificare di persona lo stato della macchina di Conti. La scena è culminata in un amichevole abbraccio tra i due.

 

Le semifinali si sono svolte tra Rosso e Baggsy nella parte alta del tabellone e tra Kerenyi e Frank nella parte bassa. La spuntano i compagni di team Rosso e Kerenyi che vanno a giocarsi la finale primo  e secondo posto. La sfida per il terzo e quarto posto lascia qualche strascico polemico per una la decisione dei giudici di penilzzare Adam Frank per aver maliziosamente rallentato inducento il pilota britannico al contatto. La spunta comunque Frank mentre Biagioni si aggiudica un ottimo quarto posto in ottica campionato. Finale con fuoco e fiamme tra Kerenyi e Rosso con la Nissan S15 del pilota italiano che prende fuoco nella run decisiva. Grosso spavento, ma nessuna conseguenza per pilota e macchina.

Ogni volta che guardavo le tribune le trovavo in visibilio e penso che questo sia stato un grandissima spinta per raggiungere questo risultato fantastico

 

Abbiamo raccolto le impressioni dei finalisti dopo la gara.

Steve Baggsy Bagioni 4° Classificato

Steve com’è stata la tua gara oggi?

«Steve Baggsy Bagioni  :«La gara è andata bene, è stata davvero molto combattuta. C'erano alcuni punti del tracciato davvero difficili ed abbiamo commesso qualche errore, ma il quarto posta va benissimo perché significa punti importanti in classifica»

Adam Frank 3° Classificato

Adam com’è andata? Ci puoi raccontare com’è andata con Biagioni?

«Sono soddisfatto del risultato anche se in occasione del contatto con Biagioni sono stato accusato della giuria di aver rallentato di proposito così come dopo le qualifiche. La finale è stata un po’ rude ma alla fine sono riuscito ad aggiudicarmi il terzo posto.»

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I due piloti Monster Energy, Biagioni e Illiyuk si sono intrattenuti con noi dopo la gara

Niccolò Rosso 2° Classificato

Una grande gara la tua qui a Castelletto. Com'è andata?

«A parte il finale, dove abbiamo davvero fatto i fuochi d'artificio la gara è stata davvero bellissima. Un weekend fantastico per me, che ho portato a casa un ottimo secondo posto. Ho lavorato molto bene, la squadra funziona benissimo così come la macchina. Qui a Castelletto di Branduzzo c'erano avversari davvero molto forti, ma sentivo di avere qualcosa in più per fare bene. Solo la sfortuna mi ha fermato all'ultimo giro, ma per me è come se oggi avessi vinto davanti a tutta la mia gente quindi sono contentissimo».

 

Il tifo per te oggi era letteralmente impazzito, non trovi?

«C'era davvero un grandissimo tifo per me oggi, è stata la carica giusta che mi ha permesso di ottenere questo fantastico risultato. Ogni volta che guardavo le tribune le trovavo in visibilio e penso che questo sia stato un grandissima spinta per raggiungere questo risultato fantastico».

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Il pubblico di Castelletto di Branduzzo sembra avere apprezzato moltissimo lo spettacolo del King of Europe. Non è un caso infatti che il drifting sia una discilpina in forte crescita

Adam Kerenyi 1° Classificato

Com'è andata la gara qui in italia?

«Sono davvero soddisfatto di questa vittoria perché durante il weekend qui in Italia abbiamo avuto davvero tantissimi problemi tecnici. La macchina era sempre surriscaldata e abbiamo fatto fatica ad individuare il problema perché era la prima volta che la utilizzavamo. Anche le qualifiche sono andate malissimo, sono finito addirittura quindicesimo, il peggior risultato della mia vita. Questa vittoria quindi ha un sapore tutto diverso, il team è stato perfetto e ci siam tutti divertiti molto».


La tua auto, con il posto guida così arretrato, è davvero particolare. Ce ne puoi parlare?
«La mia auto customizzata mi accompagna in gara da moltissimo tempo. È una BMW Serie 3 E36 con il muso di una E46, motorizzata con il motore 3.9 sovralimentato di una M5. Abbiamo una perfetta distribuzione dei pesi tra anteriore e posteriore, con un rapporto 50:50, quindi ho grande trazione e una buona velocità. Caratteristiche che oggi, qui in Italia, mi hanno aiutato molto».

 

Daniele Pascucci

 

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