Luca Moretto: «Udine è strategica per Aston Martin»

 Luca Moretto: «Udine è strategica per Aston Martin»
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Emiliano Perucca Orfei
L'apertura di Aston Martin Udine è estremamente importante per la presenza del brand britannico nel nord-est Italia e non solo. Ne abbiamo parlato con Luca Moretto, Amministratore Delegato della Moretto Group
24 settembre 2012

Tavagnacco - Il Gruppo Moretto, realtà molto nota nel nord-est italiano nell'ambito della commercializzazione di autovetture, vede crescere il proprio portfolio di brand con l'arrivo di uno dei più popolari al mondo in tema di fascino e sportività: Aston Martin. Della nuova partnership, che si sviluppa in un'area strategica vista la vicinanza con Croazia, Slovenia ed Austria, ne abbiamo parlato con Luca Moretto, Amministratore Delegato dell'omonimo Gruppo.

E' la 140esima concessionaria Aston
«L'apertura di Aston Martin Udine è un momento molto importante per il mio Gruppo. In realtà siamo partiti con le prime vendite già dallo scorso aprile ma pensavamo che fosse questo il momento giusto per inaugurare ufficialmente la nuova concessionaria. Sono sempre vissuto nelle auto ma con Aston Martin è stata un'emozione diversa: ricordo ancora quando è arrivato il primo camion con le vetture. Eravamo tutti fuori ad aspettare che le scaricassero.»

Quante vetture pensate di vendere?
«Le mie stime sono ambiziose ma non esagerate. I risultati ottenuti sino ad oggi danno ragione alle mie ambizioni e forse rafforzano il progetto che ho in testa, ovvero quello di scegliere un marchio top premium per poter specializzare ulteriormente la nostra azienda nell'ambito della sportività e del lusso. Ipotizziamo una vendita di 20 unità per l'anno in corso e, sperando che l'economia un po' si riprenda e che la pressione mediatica verso il lusso molli un po' la presa, auspico di poter aumentare la media nel corso del 2013 e degli anni futuri.»

aston martin udine (24)
«I risultati ottenuti sino ad oggi danno ragione alle mie ambizioni e forse rafforzano il progetto che ho in testa, ovvero quello di scegliere un marchio top premium per poter specializzare ulteriormente la nostra azienda nell'ambito della sportività e del lusso.»

Come è nata la partnership?
«Con Jeffrey Scott - Managing Director Aston Martin Lagonda Europe, ndr - ci siamo incontrati più volte. All'inizio era un po' duro, voleva capire bene chi era il nostro Gruppo. Poi, quando ci siamo capiti, ci siamo stretti la mano, abbiamo parlato poco ma fatto tanto.»

Come mai Udine?
«Quando ho deciso di capire se Aston Martin avesse un'oppotunità commerciale per questo territorio ero convinto che ci fossero davvero grandi possibilità per portare questo brand in quest'area. Tavagnacco, fine a sé stessa, è effettivamente piccola ma questo in realtà è un posizionamento strategico per Slovenia, Croazia ma anche Austria. Non dimentichiamoci che il cliente Premium è assolutamente abituato a fare qualche km in più per il proprio sogno. Non è invece abituato a stare a contatto con un concessionario qualsiasi che si improvvisi nella vendita di auto di lusso. Spero di dimostrare in futuro le mie competenze in auto di lusso, forte di un palmares di clientela "importante" che il nostro Gruppo ha e conosco personalmente.»

Il modello più gradito dai friulani?
«Nelle vendite sino ad oggi il maggior successo l'abbiamo riscontrato nella Rapide. E' una eccezionale auto di lusso con le forme di una coupé e la spaziosità di una vera berlina a quattro porte. E' affascinante, è una vera Aston Martin. DBS è stata un'altra auto che siamo riusciti a vendere bene e credo che con la nuova Vanquish otterremo buoni numeri.»

Quale modello ha il maggior margine di crescita?
«Un modello estremamente importante e che con il giusto lavoro per farla conoscere può regalare grandi soddisfazioni è la Vantage. E' percepita perfettamente dal pubblico in termini di performance ed estetica, ma che in pochi forse sanno che il suo prezzo è del tutto allineato a quello di altre celebri sportive molto vendute. Sono convinto che Vantage sarà un modello che nei prossimi mesi sarà un modello importante per il raggiungimento dei nostri numeri.»

Un modello estremamente importante e che con il giusto lavoro per farla conoscere può regalare grandi soddisfazioni è la Vantage


Qualcuno dice che la Cygnet non sia una vera Aston Martin...
«Cygnet, fosse un oggetto del lusso extra-automobilistico, la paragonerei ad una borsa Hermes. Chi compra un'Hermes, più che concentrarsi sul prezzo, si concentra sulla qualità, sul design ma soprattutto sul prestigio di avere un oggetto unico. Cygnet racconta la stessa storia. E' costruita con le qualità delle Aston Martin superiori, pur rappresentando una risposta all'ambiente, ai consumi ed alle esigenze della città. Ne abbiamo già vendute due e qualcosa in pentola ancora bolle.»

Che Aston Martin farebbe?
«Un'auto che vedo che sta cavalcando nelle idee dei marchi Premium è la SUV. Una SUV con linee sportive, trazione integrale, non necesseriamente grande, potrebbe essere un'auto che potrebbe regalare grandi soddisfazioni.»

E una Shooting Brake?
«E' un bel concetto, di Aston Martin a coda lunga ne sono state fatte tante, ma penso sempre che un'azienda come questa debba fare qualcosa di diverso rispetto agli altri. Ed il futuro, a tal riguardo, riserva certamente grandi cose.»

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«Ritirare un'auto sportiva oggi in Italia, viste le regole che impongono tasse e balzelli di ogni genere, non è un gioco da ragazzi ma in tal senso crediamo di essere un'azienda in grado di non penalizzare comunque le quotazioni del veicolo al cliente.»

 

L'usato come pensate di valorizzarlo?
«Ritirare un'auto sportiva oggi in Italia, viste le regole che impongono tasse e balzelli di ogni genere, non è un gioco da ragazzi ma in tal senso crediamo di essere un'azienda in grado di non penalizzare comunque le quotazioni del veicolo al cliente. Non vogliamo per alcuna ragione far vivere una sensazione spiacevole ai nostri clienti in fase di trattativa, anzi, vogliamo valorizzare le loro auto ed essere felici di saperli alla guida di una Aston Martin. Sarà poi un nostro problema rivendere queste auto, lavorando come già facciamo su mercati più aperti a questo genere di vetture, come Francia, UK, Austria, Germania ed altri Paesi limitrofi al nostro.»

Siamo un Gipsy Dealer...
«Per quanto riguarda le attività che vogliamo portare avanti, da sempre il nostro Gruppo è abituato a non aspettare il cliente in concessionaria. Ci definiamo un "Gipsy Dealer" perché da sempre ci piace andare dai clienti e non aspettarli in concessionaria. In dicembre faremo uno splendido evento a Cortina ed a metà ottobre faremo un evento in Croazia. Nei periodi estivi cercheremo di frequentare le location più idonee al marchio Aston Martin.»

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