Mercato Europa: brutto ottobre, sorride solo FCA

Mercato Europa: brutto ottobre, sorride solo FCA
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Tornano in terreno negativo le vendite di nuove vetture in Europa; in controtendenza il marchio FCA, capace di crescere del 3,2%
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
18 novembre 2020

La “ripresina“ di settembre è stata un’illusione: ad ottobre torna il segno meno per le vendite di auto sui mercati del Vecchio Continente.

L’Acea, l’associazione dei costruttori europei, riporta infatti un totale di 1.129.223 vetture immatricolate nell’area continentale (UE+Efta+UK), che corrispondono ad una perdita secca del 7,1% rispetto ai valori di dodici mesi fa e che rappresenta una doccia fredda dopo i timidi segnali di ripresa registrati in settembre.

Il totale da inizio anno si ferma a 9.696.928 unità immatricolate: rispetto al 2019 ne mancano ben 3.635.632, che determinano una riduzione del 27,3%. 

Da segnalare, in un contesto depresso, l’andamento controcorrente del marchio FCA, che ad ottobre è cresciuto del 3,2% rispetto al 2019, con 70,172 unità vendute; in particolare, nel mese risultano in crescita i brand Fiat (+5,5%) e Jeep (+6,7%) ed in parallelo è salita anche la quota di mercato, passata dal 5,6% di settembre al 6,2% attuale.

Da inizio anno, però, le vendite del Gruppo si sono attestate a 560.202 unità, in calo del 30,8% sullo stesso periodo dell'anno scorso (facendo quindi peggio del mercato nel suo complesso) mentre la quota di mercato è passata dal 6,1% al 5,8%

Germania

Dopo il +8,4% di settembre, secondo i dati della KBA, le immatricolazioni ad ottobre sono state 274.303, il -3,6% rispetto alle 284.593 di ottobre 2019; resta quindi in negativo il cumulato da inizio anno, con 2.316.134 veicoli, in calo del 23,4% rispetto alle 3.024.751 immatricolazioni del 2019.

Da segnalare, tuttavia, che nella seconda metà dell’anno il calo dei volumi si è molto ridotto: dopo il -35% della prima metà dell’anno, tra luglio e ottobre la perdita è del 6%.

Sul fronte dei canali, a ottobre aumentano del 7% le immatricolazioni a persone fisiche, che nei primi dieci mesi sono oltre 850.000 (-20%); solo nella seconda metà dell’anno i privati, sono cresciuti del 6%, al di sopra del livello medio degli ultimi dieci anni.

Per le alimentazione, ad ottobre si nota un calo del 19% del diesel, che tra gennaio e ottobre arriva a 681.360 unità, passando da una quota del 2019 del 32% all’attuale 29%.

Significativi invece i risultati dei veicoli a propulsione alternativa: 23.158 (+365%) per i BEV e 24.859 (+258%) per gli ibridi plug-in; da inizio anno sono 252.530 (+192%) i veicoli BEV, PHEV E FCEV immatricolati, con quota di mercato del 10,9% a fronte del 3% del 2019. 

Francia

Ad ottobre si sfiora la riduzione a doppia cifra: 171.050 immatricolazioni portano il mercato dell’auto ad un calo del 9,5%, a fronte delle 188.987 vetture vendute nello stesso mese 2019.

Resta critica la situazione anche consolidato: il periodo gennaio-ottobre ha visto immatricolare 1.337.748 nuovi veicoli, con una perdita del 26,9% rispetto ai 1.830.354 del 2019.

Sul fronte delle alimentazioni, nei dieci mesi si segnala la perdita del 10% di quota del benzina, che si attesta ora al 48,4% del totale, e del 3% del diesel, ora al 31,1%; in parallelo, sono ovviamente migliori le performance delle alimentazioni a basso impatto ambientale, con le 179.555 ibride e quota che in un anno passa dal 5,4% al 13,4%.

Ottima la dinamica anche dei veicoli elettrici (+131,7%) che con 80.539 unità triplicano la rappresentatività attestandosi al 6,0% di quota. Prosegue il calo delle emissioni di CO2 che a ottobre 2020 registrano 95,5 g/km contro i 109,3 g/km di ottobre 2019. 

Spagna

Flessione a doppia cifra: le 74.228 unità totali significano un -21,0%, e portano il cumulato a 669.662 veicoli, in calo del 36,8% rispetto al 1.059.240 dello stesso periodo 2019.

Si registra un calo di tutti i canali di vendita: il noleggio perde il 46,2%, con 2.884 unità, i privati il 22,7% e si attestano sulle 37.974 vendite.

Le emissioni medie di CO2 a ottobre sono 108,5 g/km, 10,3 in meno della media dei veicoli nuovi immatricolati a ottobre 2019. 

Gran Bretagna

I dati della SMMT indicano ad ottobre il mercato dell’auto del Regno Unito in flessione dell’1,6%, con 140.945 nuove immatricolazioni contro le 143.251 di ottobre 2019: è il livello più basso da ottobre 2011, quando si immatricolarono 134.944 unità, inferiore di circa il 10% della media dell’ultima decade.

Il cumulato da inizio 2020 segna una flessione del 31,0%, a 1.384.601 immatricolazioni, contro i 2.005.522 dello stesso periodo 2019.

La struttura del mercato rivela nel mese un calo delle flotte (-3,3%) a fronte di una stabilità dei privati (+0,4%) e di una crescita del 4,0% delle società; restano invece in negativo nel cumulato e flotte con -33,8%, i privati del -27,0% e le società del -43%.

Prosegue, a ottobre e da inizio 2020, i pesanti cali a doppia cifra per diesel e benzina, con -38,4% e -21.3% nel mese e -55,1% e -38.9% nel cumulato, a fronte di grandi recuperi a ottobre di BEV (+195,2%) che passano dal 2,2% al 6,6% di quota, PHEV dal 2,2% al 5,5%, HEV ora al 7,8%, dei MHEV diesel al 4,3% e dei MHEV benzina, dall’1,7% all’11,4%. 
 

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