Mercato usato: analisi dei primi otto mesi 2022

Mercato usato: analisi dei primi otto mesi 2022
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Il dato riporta 2.913.811 unità rispetto alle 3.292.940 dello stesso periodo 2021, corrispondenti al -11,5%
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
27 ottobre 2022

La dinamica del mercato dell’usato, al pari di quanto accade per le vendite di nuove autovetture, è uno strumento prezioso per comprendere lo stato di salute del comparto automotive nel suo complesso: la fotografia scattata dall’Unrae da inizio anno fino ad agosto, da questo punto vista cristallizza un dato finale che resta pesante, pur in miglioramento rispetto al passato recente.

Infatti, il saldo negativo dei trasferimenti di proprietà di autovetture (con dati in attesa di consolidamento), riportano un totale di 2.913.811 unità rispetto alle 3.292.940 dello stesso periodo 2021, con un calo dell’11,5%; all’interno di questa dinamica,i trasferimenti netti perdono il 12,7%, mentre le minivolture si riducono del 9,8%. 

Nei primi otto mesi 2022, il diesel mantiene la prima posizione con il 49,3% delle preferenze (-1,85%), seguito dalle vetture a benzina al 39,7% (-2,2%); posizione confermata per il GPL al terzo posto con il 4,4% del totale, mentre le ibride sono ai piedi del podio, con share in crescita al 3,4%; il metano si ferma al 2,2%, mentre i trasferimenti netti di auto elettriche pure (BEV) salgono allo 0,6% e le plug-in allo 0,4%.

Cresce molto la quota di scambi tra privati, che sfiorano il 59% del totale dei passaggi di proprietà (+11,5%), condizione certamente influenzata dalla minore disponibilità di auto nuove presso le reti di vendita; scendono al 37,6% i passaggi da operatore a cliente finale; risultano stabili quelli del noleggio (0,7% totale), e perdono 1,4% quelli da KM0, ora al 2,9% di tutto il comparto. 

Passando all’analisi per territori, lo scenario si conferma stabile, anche se le prime tre regioni per importanza, (Lombardia, Lazio e Campania) scendono leggermente nel totale, attestandosi al 34,5%.

La riduzione dei trasferimenti rispetto al 2021 interessa tutte le regioni, compreso il Trentino Alto Adige che dopo i primi mesi in controtendenza finisce anch’esso in territorio negativo, ma con una riduzione più contenuta grazie ai trasferimenti di auto usate provenienti da operatori. 

Infine, il dato di anzianità dei veicoli interessati ai trasferimenti di proprietà conferma come maggioritaria la quota dei modelli in doppia cifra (10 anni e più), intorno al 51% del totale; stabile al 15% la quota delle auto da 6 a 10 anni, mentre cresce quella delle vetture da 4 a 6 anni (12,1%); in contrazione la quota delle auto più recenti, in particolare quelle da 1 a 2 anni (ora al 3,6% del totale), per la riduzione delle KM0. 

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