Norman Foster: l'auto come forma d'arte

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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Il Guggenheim di Bilbao ospita Motion. Autos, Art, Architecture, mostra a cura del geniale architetto britannico che esplora la dimensione artistica dell'automotive
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
29 aprile 2022

Un motivo in più per scegliere la Spagna come prossima destinazione di vacanza: fino al 18 settembre, infatti, sarà possibile ammirare al Guggenheim di Bilbao l'esposizione di ben quaranta vetture, protagoniste della mostra “Motion. Autos, Art, Architecture”.

Veicoli di ogni epoca storica, dalla Porsche Phaeton che già all’inizio del XX secolo era dotata di motori elettrici alla Bugatti Type 57SC Atlantic, fino alla Mercedes W11 con cui Lewis Hamilton ha conquistato l'iride di Formula Uno nel 2020; ed in mezza altre meraviglie, con il genio tricolore ben rappresentato dall'Alfa Romeo BAT numero 7 e dalla Ferrari 250 GTO del 1962.

La selezione dei modelli da esporre è stata compiuta direttamente da Norman Foster, architetto affascinato dalle auto, che le colleziona e le ammira, conquistato dall'unione delle forme con la dimensione dinamica.

«Le automobili - ha scritto nel testo di presentazione della mostra - non hanno solo influenzato la vita culturale del XX secolo, ma ne hanno letteralmente plasmato ogni aspetto, dal fisico al metafisico. Quasi tutti gli aspetti presenti sul nostro pianeta sono stati toccati dalle conseguenze della mobilità, che ha progressivamente definito la nostra era e i nostri comportamenti».

Più di ogni altra invenzione, l'auto ha prodotto una trasformazione radicale del paesaggio urbano e del nostro modo di vivere; ed infatti le vetture presenti in mostra, uniche per bellezza, progresso tecnico e visione del futuro, rappresentano davvero un esempio di come la creatività meccanica sia stata abbinata negli anni a quella artistica...

Ed oggi è ancora così?

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