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La nuova Bentley Supersports rappresenta un ritorno alle origini, un taglio netto con l’elettrificazione e una dichiarazione d’amore verso la guida pura. Niente ibrido, niente complicazioni: solo un V8 biturbo da 657 CV, trazione posteriore e un peso che scende sotto le due tonnellate, quasi 500 kg in meno rispetto a qualsiasi Continental GT attuale.
Il progetto, nato quasi in segreto con il nome in codice Project Mildred, è stato portato avanti da un piccolo gruppo di ingegneri che voleva rispondere alla Aston Martin Vanquish con qualcosa di più brutale, più diretto, più… Bentley. Il risultato è un’auto che unisce potenza demoniaca (666 CV in metrico) a 800 Nm di coppia, con un rapporto peso/potenza mai visto prima su un modello della Casa di Crewe.
Il cuore del nuovo mostro britannico è il 4.0 V8 biturbo, completamente rivisto con turbo maggiorati, nuove teste e una struttura irrobustita. A questo si affianca un cambio ZF a otto rapporti ulteriormente affinato, ora più rapido e stabile anche nelle scalate più violente. Lo 0-100 km/h avviene in 3,7 secondi, mezzo secondo in più rispetto alla GT Speed ibrida, ma qui il focus non è l’accelerazione pura: è la connessione tra pilota e auto, più diretta che mai.
A renderla ancora più radicale ci pensa la trazione posteriore abbinata al differenziale elettronico (eLSD), al torque vectoring e allo sterzo posteriore, mentre la carreggiata allargata e le sospensioni ricalibrate affinano ulteriormente la precisione. E quando serve fermarsi, ci pensano i freni più grandi mai montati su un’auto stradale: dischi anteriori da 440 mm con pinze a 10 pistoncini, e da 410 mm dietro.
La Supersports non lascia dubbi sulle sue intenzioni: splitter gigantesco, dive planes, minigonne, diffusore e un alettone fisso in carbonio che da solo basterebbe a far capire l’indole della vettura. Il bodykit genera oltre 300 kg di downforce in più rispetto alla GT Speed, mentre le enormi prese d’aria alimentano freni e motore.
Anche il tetto è in carbonio, così come la vasca posteriore che sostituisce i sedili dietro: l’auto è solo a due posti, proprio come la storica GT3-R. Dentro si respira atmosfera racing, con sedili alleggeriti montati più in basso, carbonio a vista e una lavorazione artigianale della pelle che ricorda che sì, questa è comunque una Bentley. La colonna sonora è affidata a uno scarico in titanio sviluppato con Akrapovič, capace di amplificare il ruggito del V8 senza alcun artificio acustico in abitacolo.
La nuova Bentley Supersports sarà prodotta in sole 500 unità, un numero che la rende fin da subito un oggetto da collezione per pochissimi privilegiati. Gli ordini apriranno a marzo, mentre la produzione inizierà entro la fine del 2026 con l’obiettivo di consegnare i primi esemplari all’inizio del 2027. Una tempistica che riflette l’estrema complessità di un progetto sviluppato quasi come un laboratorio sperimentale, pensato per riportare Bentley nella dimensione più audace e viscerale della sua storia.
Secondo il CEO Frank-Steffen Walliser, questa vettura rappresenta “un ritorno alle Bentley più estreme e coinvolgenti”, una promessa di coinvolgimento totale per chi siederà al volante. La Supersports segna quindi una svolta strategica e simbolica: non vuole essere solo la Bentley più potente e leggera di sempre, ma un manifesto su quattro ruote che ricorda al mondo come, anche nell’era dell’elettrificazione, il fascino della meccanica pura sappia ancora emozionare come nient’altro.
Bentley
Via Giovanni Battista Grassi, 98
20157 Milano
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02 356 4179
https://milano.bentleymotors.com/eu/it/home
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