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La trazione integrale quattro è diventata negli anni una vera arma tecnica, non solo uno slogan. Già la RS6 C7 (2013-2018) poteva contare su un sistema quattro permanente con differenziale centrale Torsen meccanico, abbinato al cambio Tiptronic a 8 rapporti, con una distribuzione di base 40:60 a favore del retrotreno e la capacità di spostare la coppia fino a circa 70% all’anteriore o 85% al posteriore in base all’aderenza disponibile: un sistema sempre in presa, senza frizioni di disconnessione, che permetteva ai 560 e poi 605 CV del V8 biturbo di trasformarsi in accelerazione reale anche su fondi difficili.
È la RS6 C8 (2020- ) che ruba la scena, e non a caso: la filosofia è la stessa, con trazione integrale permanente e differenziale centrale auto-bloccante meccanico, ma la gestione è diventata molto più sofisticata grazie all’elettronica e soprattutto al differenziale sportivo posteriore con torque vectoring, che può inviare più coppia alla ruota esterna in curva per migliorare inserimento, motricità e stabilità in uscita.
È proprio questa combinazione tra meccanica e controllo elettronico che permette oggi alla RS6, anche nelle versioni Performance da oltre 630 CV, di partire “incollata” sulla neve come si vede nel video, senza pattinamenti inutili e con una progressione che sembra non finire mai: se la C7 era una super wagon brutale e solidissima, la nuova RS6 è una supercar travestita da familiare, capace di sfruttare ogni cavallo grazie a una trazione quattro diventata ormai chirurgica.
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