Nuova Dacia Duster 2024, da 19.700 euro | La nostra Prova su Strada

L'arrivo della nuova Dacia Duster 2024 segna un momento importante nello sviluppo della gamma del costruttore orbitante nella galassia Renault: dopo Sandero, infatti, è certamente la vettura in gamma più apprezzata e lo è perché con una cifra mediamente ragionevole ci si può portare a casa un SUV di segmento B con tanti piccoli accorgimenti che fanno capire come, sì, ci si trovi davanti ad un oggetto economico e razionale ma ben oltre alla sufficienza sotto tutti quei punti di vista che riguardano la vita reale delle persone: la versione a GPL con il motore 1.0 turbo, per intenderci, oltre ad avere 1.400 km di autonomia sarà anche una vera e propria campionessa di costo d'esercizio...pur vantando una discreta potenza di 100 CV.

Un valore che si ritroverà certamente nella full-hybrid 1.6 da 145 CV ma anche nella motorizzazione intermedia, che nasce per offrire 130 CV di potenza, un valore di coppia di 205 Nm a 2.100 giri a fronte di un quadricilindrico 1.2 mild-hybrid che prende il posto del 1.5 dCi nella variante 4x4: una mancanza che nei confronti di qualche cliente che comunque verrà ripagata dall'efficacia del nuovo turbo benzina.

Sì perché il comportamento del 1.2 turbo abbinato alla trazione integrale è sorprendente: sarà perché l'elettrico, un Intelligent Belt Starter che assiste la vettura nelle fasi di ripartenza, riesce a "riempire" il motore dove dovrebbe essere assente per sua natura ma anche perché coppia e potenza non mancano per muovere i poco più di 1.300 kg che si porta a spasso Duster nella variante a trazione integrale.

Lunga 434 cm e sviluppata attorno a un passo di 265 cm, la nuova Dacia Duster 2024 sfrutta la piattaforma del Gruppo Renault CMF-B, ovvero quella Common Module Family nella declinazione che viene usata anche da Clio ed altri prodotti del Gruppo e della Alleanza con Nissan: una struttura tecnica e tecnologica che non rinuncia a nulla in tema di assistenza alla guida e di possibilità offerte dalla tecnica, come si evince dalla disponibilità della variante a GPL nativa o della trazione integrale a controllo elettronico.

Un prodotto indubbiamente interessante per il segmento, grazie anche al bagagliaio di 472 litri, che offre un design più moderno anche all'interno dove spicca una dotazione tecnologica da segmento superiore: sotto questo aspetto Duster è cresciuta molto e quello che si percepisce sin dai primi metri è di avere a che fare con un'auto più moderna e matura.

Alla guida il 1.2 da 130 CV a trazione anteriore stupisce per concretezza e ampiezza di erogazione. Anche a livello prestazionale fa ben di più di quello che serve tanto da far pensare che il 100 CV tre cilindri della variante a GPL possa essere più che adeguato allo scopo di risparmiare senza far mancare nulla: di certo non avrà il brio di questo quattro cilindri e soprattutto non potrà far altro che essere leggermente più rumoroso rispetto al 1.2: tra i difetti del nuovo modello, infatti, abbiamo notato fruscii aerodinamici e rumore di rotolamento in abitacolo. Nulla di sconvolgente ma è chiaro che un motore dall'architettura meno raffinata di un quattro cilindri possa risentire di una maggior rumorosità in abitacolo. Detto questo, vorremmo fare un plauso a Dacia per il sistema di trazione integrale: semplice ma efficace e puntuale è in grado di trasformare la Duster in un buon fuoristrada con capacità extra-stradiste davvero inaspettate. Il prezzo di listino parte da 19.700 euro.

Ecco la nostra prova su strada: