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Il B-SUV europeo è entrato nella sua stagione più interessante. Gli ultimi aggiornamenti parlano di qualità percepita in crescita, connettività finalmente intuitiva, pacchetti Adas da segmento superiore e una gamma motori dove l’ibrido non è più un accessorio, ma la spina dorsale dell’offerta. La nuova Volkswagen T-Roc 2026 alza l’asticella in chiave razionale-premium.
Renault Captur rilancia sull’anima urbana e digitale con l’ecosistema Google integrato e con un full hybrid nettamente più pronto. Škoda Kamiq resta l’opzione funzionalista del gruppo, quella che mette al centro ergonomia, spazio e costi d’uso prevedibili.
Tre modi diversi di interpretare la stessa domanda: quanta sostanza posso ottenere in un formato compatto adatto a tutto.
Seconda generazione su base MQB evo. La T-Roc si allunga di oltre dodici centimetri e cresce soprattutto dove serve, cioè nell’abitabilità e nella cura dei dettagli.
Il bagagliaio arriva a 475 litri caricando fino agli schienali e la dotazione di assistenza alla guida sale di livello con funzioni tipiche di modelli superiori come il Travel Assist evoluto e i parcheggi automatizzati con memoria del tragitto. In Italia gli ordini sono partiti, con prezzo d’attacco da 33.650 euro per la versione mild hybrid da 116 cavalli.
La nuova T-Roc evolve senza rompere col passato, ma lo fa con maggiore consapevolezza stilistica. Le linee diventano più tese e distese, con un cofano alto e superfici laterali pulite che alleggeriscono la vista complessiva. La calandra è più sottile e integra con discrezione i sensori degli Adas, mentre i fari full LED, di serie su tutta la gamma, regalano una firma luminosa più moderna e riconoscibile.
Nelle versioni superiori, il sistema a matrice IQ.Light introduce funzioni avanzate come gli abbaglianti adattivi e indicatori di direzione dinamici, elementi finora riservati a modelli di categoria superiore.
Dietro, la barra luminosa continua unisce i gruppi ottici creando un effetto di larghezza, mentre il portellone leggermente più verticale è stato studiato per aumentare lo spazio utile di carico.
La presenza di cerchi fino a 20 pollici, la possibilità del tetto a contrasto e un’aerodinamica migliorata con coefficiente di resistenza ridotto a 0,29 completano un quadro dove estetica e funzione lavorano insieme.
È una T-Roc che appare più solida e matura, pensata per piacere oggi e invecchiare bene domani.
Qui il salto è netto. La plancia è rivestita con materiali soffici al tatto, la retroilluminazione ambientale disegna tre zone e il display dell’infotainment arriva a tredici pollici in posizione rialzata, con head-up display proiettato sul parabrezza.
La nuova rotella multifunzione sul tunnel gestisce profili di guida e volume con un gesto naturale. I sedili ergoActive a quattordici vie con funzione massaggio, disponibili sulle versioni più ricche, spostano davvero in alto la percezione di comfort.
Dietro si viaggia meglio grazie al passo più lungo e il vano bagagli, ora di riferimento con una capienza che arriva a 465 litri, accetta senza fatica valigie da famiglia.
Si parte con due mild hybrid a quarantotto volt abbinati al millecinquecento eTSI con doppia frizione a sette rapporti e trazione anteriore. La variante da 116 cavalli è il nuovo ingresso in gamma, quella da 150 cavalli rappresenta l’equilibrio ideale tra brillantezza e consumi. A seguire arrivano i nuovi full hybrid e il ritorno della trazione integrale sulle versioni di potenza superiore, con una T-Roc R di vertice già confermata.
In Italia il listino parte da 33.900 euro con allestimento Life e motore da 116 cavalli, sale a 36.650 euro per la Life da 150 cavalli, a 37.500 e 40.250 euro per le due Style e si chiude con 41.350 euro per la R-Line da 150 cavalli.
Renault Captur
Captur resta un pilastro del mercato urbano europeo. L’ultimo restyling irrigidisce lo stile e introduce un ecosistema digitale più coerente, mentre sotto il cofano debutta un full hybrid da centosessanta cavalli che alza l’asticella per efficienza e fluidità. Il senso del prodotto è quello di sempre: praticità cittadina, facilità d’uso, gamma motori trasversale, prezzi che partono sotto la soglia dei venticinquemila per chi sceglie benzina o Gpl.
Design esterni
L’ultimo restyling ha dato a Captur un volto più deciso, pur mantenendo la compattezza che ne ha decretato il successo urbano.
La nuova calandra, a trama più fitta e con logo ingrandito, le conferisce maggiore personalità, mentre i fari adottano una firma a “bandiera” verticale che accentua la sensazione di slancio. Il cofano più scolpito e i paraurti ridisegnati rendono l’insieme più robusto e proporzionato, con dettagli che, nelle versioni Esprit Alpine, diventano ancora più sportivi grazie a cerchi specifici e inserti scuri.
Anche la coda è stata aggiornata con gruppi ottici dal disegno tridimensionale e un paraurti più pronunciato che dà più presenza al posteriore. Captur gioca molto sulle possibilità di personalizzazione: dalle tinte bicolore con tetto a contrasto ai pacchetti estetici dedicati, ogni cliente può costruire un look distintivo.
Il risultato è un B-SUV che non perde l’agilità delle dimensioni, ma guadagna in carattere, pronto a misurarsi con un pubblico sempre più attento al design.
Interni
Il grande schermo verticale OpenR Link da dieci virgola quattro pollici è il centro dell’esperienza a bordo con Google integrato, aggiornamenti via etere, Maps nativo e Assistant per la voce naturale.
Davanti al volante c’è una strumentazione fino a 10,2 pollici e, dove serve, restano tasti fisici per clima e funzioni primarie. Il divano scorrevole consente di scegliere tra spazio per le gambe e volume del bagagliaio, i vani sono numerosi e la qualità percepita è salita di mezzo tono grazie a tessuti e assemblaggi più curati.
La dotazione di assistenza alla guida arriva a ventotto sistemi con visione a 360 gradi e regolazione attiva della traiettoria nelle situazioni più delicate.
Motorizzazioni e prezzi
La gamma italiana resta ampia. Inizia con il mille TCe da 90 cavalli, prosegue con la doppia alimentazione Gpl da 100 cavalli e culmina con il full hybrid da 160 cavalli basato su un mille e sette a ciclo Atkinson con doppio elettrico e cambio multimode.
La guida quotidiana è fluida e in città si marcia in elettrico per una porzione significativa del tempo, con consumi molto contenuti. I prezzi di listino partono da 24.100 euro per Evolution TCe 90 e per Evolution Gpl, salgono a 26.100 euro per Techno TCe 90 e Techno Gpl, arrivano a 30.250 euro per il full hybrid Techno e a 33.050 euro per il full hybrid Esprit Alpine.
Skoda Kamiq
Kamiq è l’interpretazione più razionale del segmento. Misure giuste per la città, posizione di guida da crossover senza derive off-road, abitabilità sorprendente per chi siede dietro e un bagagliaio da 400 litri ben sfruttabili. È l’auto che sceglie chi vuole vita semplice, comandi chiari e costi prevedibili.
Design esterni
Il facelift più recente della Kamiq punta a rafforzare un’immagine già apprezzata per equilibrio e sobrietà. Il frontale presenta ora gruppi ottici sdoppiati più sottili, con la possibilità di avere i Matrix LED, e una calandra più verticale che amplia visivamente la sezione anteriore.
Le prese d’aria ridisegnate e le protezioni più marcate nel paraurti rendono l’insieme più solido senza strappi stilistici.
La fiancata rimane semplice e lineare, con un tetto che può essere scelto in colore a contrasto per aggiungere un tocco di personalità, mentre le nervature leggere danno spalla e stabilità visiva.
Al posteriore, i fari hanno una nuova firma luminosa a forma di C, più affilata, e un paraurti con diffusore rivisto che enfatizza la larghezza della vettura. L’insieme resta fedele al Dna Skoda: essenziale, pragmatico e progettato per invecchiare bene, con quel giusto equilibrio tra discrezione e sostanza che è la cifra del marchio ceco.
Interni
La cabina è un manuale di ergonomia. Clima con comandi fisici sempre a portata, strumentazione digitale con due formati e infotainment da 8,25 o 9,2 pollici a seconda degli allestimenti.
Le porte offrono vani imbottiti, le porte USB-C arrivano fino a quarantacinque watt e i classici accorgimenti Simply Clever semplificano ogni dettaglio. Dietro si viaggia comodi anche se si superano i cento ottanta di statura e il baule, regolare nelle forme, passa a quasi millequattrocento litri con gli schienali abbattuti.
L’insieme è sobrio, ma proprio per questo molto facile da vivere.
Motorizzazioni e prezzi
La meccanica punta sulla concretezza con i benzina TSI. Il mille da 95 o 116 cavalli è la scelta giusta per chi resta in città e tangenziali, il 1.500 da 150 cavalli allunga senza fatica in autostrada e accetta meglio pieno carico e pendenze. Il cambio doppia frizione è disponibile su entrambe le motorizzazioni.
In Italia il listino parte da 25.500 euro per le versioni base con il mille da novantacinque cavalli e sfiora i 34.000 con le Monte Carlo più ricche dotate di doppia frizione.
Volkswagen
Viale G.R. Gumpert, 1
Verona
(VR) - Italia
800 865 579
https://www.volkswagen.it/it.html
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Verona
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