Pagani Huayra - vis à vis con Horacio Pagani

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Il geniale costruttore argentino ha parlato dell'erede della Zonda nel cuore della Pirelli
21 febbraio 2011
Milano - L'eccezionale teatro celato in una vecchia torre di raffreddamento all'interno della Pirelli ha fatto da cornice alla presentazione della nuova Pagani Huayra, che sarà mostrata per la prima volta al pubblico al prossimo Salone di Ginevra. La supercar da 1 milione di euro rappresenta una eccezionale evoluzione dei concetti proposti dalla Zonda e si prefigge l'obiettivo di essere prodotta in un quantitativo leggermente superiore alle 20 unità/anno che Pagani aveva stabilito come limite per la vettura di precedente generazione. Del nuovo modello e di molto altro ne abbiamo parlato con Horacio Pagani, proprietario dell'omonima azienda automobilistica.

CI PENSAVO DA TEMPO
Il progetto Huayra nasce 7 anni fa con i primi disegni. Abbiamo studiato il concetto della nuova vettura prendendo atto dall'evoluzione delle supercar da parte degli altri costruttori. Parlo di vetture come Maserati MC-12, Bugatti Veyron, Porsche Carrera GT, Ferrari Enzo o Mercedes SLR...che sono grosso modo nate negli anni in cui abbiamo iniziato a pensare all'erede della Zonda. Erano tutte bellissime ed affascinanti da un punto di vista tecnico. Quando ho visto queste macchine ho subito pensato che la Zonda era ormai una macchina superata. Era necessario pensare ad una macchina nuova. Allora stavamo costruendo la Zonda F e la Zonda Roadster e proprio in quei mesi pensavo ad una vettura completamente diversa in termini di scocca, di telaio e di motore. Era un pensiero bellissimo ma comunque faticoso per una azienda automobilistica nata appena 4 anni prima.

COME UN'ALA
Volevo una macchina concepita come un'ala, cercando di fare in modo che la velocità dell'aria fosse più veloce sotto che sopra andando alla ricerca di un concetto aerodinamico completamente nuovo ed in grado di assicurare altissimi valori di effetto suolo. Abbiamo fatto un sacco di disegni e realizzato 9 modelli in scala con la collaborazione fondamentale di molti tecnici giovani e motivati. I giovani sono stati un elemento fondamentale nello sviluppo di questa vettura perchè menti fresche portano sempre buone idee. E' fondamentale che le persone che lavorano da noi non siano solamente abili manualmente ma anche in grado di essere in grado di apportare al progetto qualcosa di loro, di unico. Persone serie, alla stregua dei nostri partner. Forse è per questo che i nostri clienti ci dicono che le Zonda parlano...

5 ANNI PER CONGELARLA
Abbiamo impiegato veramente tanto a congelare lo stile. Di solito la forma di un'auto si fa in un anno, mentre noi ci abbiamo messo cinque anni. Non perchè non avevamo le idee chiare, visto e considerato che i primi modelli non erano poi diversi dalla vettura definitiva, ma perchè come abbiamo voluto dare molta importanza ai dettagli.

COME LEONARDO
La nostra filosofia aziendale è ispirata a quella di Leonardo Da Vinci, per cui cerchiamo di unire arte e scienza. La macchina deve essere funzionale, tecnicamente facile e prestazionale ma anche bello. Noi costruiamo sogni e quindi dovevamo seguire alla lettera lo spirito del Maestro. Della Huayra abbiamo iniziato presto a parlare con AMG, già nostro fornitore. Loro vedono spesso avanti e nonostante io volessi un motore aspirato avevano tutte le ragioni di propormi un motore V12 biturbo, perchè in grado di adattarsi al meglio alla commercializzazione in tutti i mercati, in paritcolar modo quello americano.

4.000 PEZZI
La Huayra ha circa 4.000 componenti esclusi motore e cambio e per realizzarli lavoriamo con partner preparatissimi. Aspa, modenese, fabbrica 800 delle nostre componenti in alluminio, tra cui le sospensioni che sono delle opere d'arte. Non posso dimenticare MHG, che per noi produce lo scarico idroformato sfruttando il suo immenso know-how in F1 e gare di durata, e la X-Trac che ha fatto un cambio eccezionale: abbiamo iniziato a lavorare con loro con la Zonda R ed oggi, dopo anni di sviluppo, siamo fieri di utilizzare su Huayra un'unità leggerissima. Sequenziale a sette rapporti, trasversale, il nuovo cambio pesa appena 96 kg rappresentando lo stato dell'arte per prestazioni oltre che dimensioni, affidabilità e confort.

 

LEGGEREZZA IN PRIMIS
Questa unità, rispetto ad un cambio a doppia frizione, è leggermente più lenta nelle cambiate ma pesa circa 70 kg in meno, assicurando così a Huayra una distribuzione dei pesi talmente ottimale da compensare con le maggiori prestazioni assolute i pochi millesimi che si perdono ad ogni cambiata. Poi c'è ovviamente Pirelli, che ha prodotto per Huayra delle coperture eccezionali.

ESTREMA ANCHE IN FRENATA
La vettura pesa appena 1.350 kg e quindi le prestazioni sono eccezionali. A noi non interessa, comunque, la prestazione assoluta quando ad esempio la frenata. Queste vetture con tutta questa potenza sono oggetti pericolosi e grazie a Brembo siamo fortunatamente in grado di assicurare ai nostri clienti una vettura in grado di passare da 100 a 0 in meno di 2 secondi e da 200 a 0 in meno di 4

CRESCITA PARALLELA
Quando si parte da un foglio bianco e si mettono assieme tutte le componenti è un lavoro molto difficile. Zonda e Huayra sono cresciuti parallelamente (S, Tricolore, Cinque) anche se per mezzo della Zonda R siamo riusciti a realizzare un vero e proprio laboratorio viaggiante che in alcuni momenti faceva virtualmente incrociare i due progetti. La Huayra è il primo progetto al mondo ad avere una aerodinamica complektamente attiva con quattro flap comandati da una centralina collegata a tutti i sensori della vettura. In base a quello cambia la posizione di flap permettendo di ottenre più o meno carico.

SICUREZZA AL TOP
Abbiamo lavorato moltissimo sulla sicurezza. Per noi è sempre stato fondamentale pensare alla resistenza e quindi abbiamo realizzato una cellula di sopravvivenza di altissimo livello. Sulla Huayra abbiamo usato tutti i migliori materiali per proteggere pilota ma anche serbatoio del carburante. Abbiamo realizzato anche due pompe benzina che lavorano secondo la richiesta del motore e sono molto razionali nel posizionamento e così, a differenza di altre vetture, non corriamo il rischio che la vettura prenda involontariamente fuoco.

BASSE EMISSIONI
Tutti i materiali compositi sono nostre tecnologie. La vettura si conforma ai più alti standard di sicurezza ed inquinamento del mondo. I valori di CO2 e di consumo sono sicuramente i più bassi per una vettura V12, tanto da essere a livello di una vettura V8. AMG e Mercedes stanno lavorando per abbattere ulteriormente questi valori e permetterci di accedere al mercato americano.

OBIETTIVI
Abbiamo costruito diversi prototipi per lo sviluppo. E' stato per noi un impegno notevole ma siamo fortunamentamente riusciti a percorrere 500.000 km. Contiamo, prima di arrivare sul mercato USA, di aver percorso 1.000.000 di km. Grazie anche a Mercedes abbiamo un metodo di lavoro per le omologazioni estremamente severa e riteniamo che la nostra vettura sia qualitativamente eccezionale.
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