Paradosso cinese: la Cina costruisce supercar… e poi le frena per legge (stop agli 0-100 lampo)

Paradosso cinese: la Cina costruisce supercar… e poi le frena per legge (stop agli 0-100 lampo)
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Pechino prepara una stretta senza precedenti: limitazioni alle accelerazioni, controlli biometrici, maniglie meccaniche obbligatorie e nuove norme per batterie e sistemi elettronici
15 novembre 2025

La Cina mette il freno. Letteralmente. Secondo una bozza del Ministero della Pubblica Sicurezza, presto i costruttori non potranno più lanciare modelli capaci di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi alla prima accensione. Le auto dovranno partire con una modalità “limitata”, mentre la piena potenza sarà accessibile solo attivando manualmente una modalità più prestazionale a ogni riavvio del veicolo.

Una mossa pensata per arginare la corsa alle prestazioni estreme da parte di oltre 130 marchi cinesi, e soprattutto per ridurre gli incidenti in un momento in cui Pechino vuole evitare qualunque danno d’immagine. Se attuata, la norma cambierà anche il linguaggio del marketing: niente più slogan gridati su accelerazioni record, niente più guerre a colpi di numeri da supercar. Un cambio di paradigma per un mercato che negli ultimi anni ha fatto della potenza il suo biglietto da visita.

Elettriche e plug-in: maniglie meccaniche, batteria sorvegliata e sistemi anti-accelerazione involontaria

La bozza del governo introduce regole molto rigide soprattutto per BEV e PHEV. Tutti i nuovi modelli dovranno montare sistemi che limitino l’erogazione di potenza in caso di uso improprio del pedale dell’acceleratore, con alert audiovisivi e la possibilità per l’auto di interrompere l’alimentazione se rileva variazioni di velocità superiori a 25 km/h in 150 millisecondi. Arriva poi la stretta sulle maniglie retrattili, considerate potenzialmente pericolose durante incidenti o incendi: almeno due porte dovranno garantire apertura immediata tramite sblocco meccanico, sia dall’interno sia dall’esterno per i soccorritori. Le portiere non coinvolte nell’impatto, inoltre, dovranno sbloccarsi automaticamente all’attivazione degli airbag.

Cambia anche la regolamentazione di vetri e pellicole: solo vetri temperati sottili (max 5 mm) e stop alle pellicole riflettenti, che potrebbero ostacolare la visibilità dei soccorritori. Infine, la batteria dovrà monitorarsi in autonomia e avvisare preventivamente gli occupanti in caso di anomalie termiche, garantendo canali di sfogo per evitare incendi improvvisi.

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Sicurezza attiva obbligatoria: controlli biometrici, anti-distrazione e nuove regole sugli ADAS

Le norme non riguardano solo le elettriche: tutte le auto saranno dotate di un sistema di riconoscimento biometrico per identificare il guidatore e verificare che abbia adeguata formazione all’uso degli ADAS. L’auto controllerà in tempo reale mani sul volante, attenzione dello sguardo e livello di vigilanza, con un unico obiettivo: azzerare le distrazioni. Vietati video e giochi sui display a più di 10 km/h, mentre l’area visiva del conducente dovrà garantire almeno il 70% di trasmissione della luce.

Nuove norme anche per gli autobus elettrici e ibridi plug-in: il vano batteria dovrà resistere per almeno 5 minuti prima di esplodere in caso di allarme incendio, dando tempo ai passeggeri di evacuare. Un pacchetto normativo che, nel complesso, segna un cambio radicale della mobilità cinese: meno potenza immediata, più sicurezza attiva, più controlli e un’idea di automobile sempre più supervisionata.

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