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La Cina mette il freno. Letteralmente. Secondo una bozza del Ministero della Pubblica Sicurezza, presto i costruttori non potranno più lanciare modelli capaci di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi alla prima accensione. Le auto dovranno partire con una modalità “limitata”, mentre la piena potenza sarà accessibile solo attivando manualmente una modalità più prestazionale a ogni riavvio del veicolo.
Una mossa pensata per arginare la corsa alle prestazioni estreme da parte di oltre 130 marchi cinesi, e soprattutto per ridurre gli incidenti in un momento in cui Pechino vuole evitare qualunque danno d’immagine. Se attuata, la norma cambierà anche il linguaggio del marketing: niente più slogan gridati su accelerazioni record, niente più guerre a colpi di numeri da supercar. Un cambio di paradigma per un mercato che negli ultimi anni ha fatto della potenza il suo biglietto da visita.
La bozza del governo introduce regole molto rigide soprattutto per BEV e PHEV. Tutti i nuovi modelli dovranno montare sistemi che limitino l’erogazione di potenza in caso di uso improprio del pedale dell’acceleratore, con alert audiovisivi e la possibilità per l’auto di interrompere l’alimentazione se rileva variazioni di velocità superiori a 25 km/h in 150 millisecondi. Arriva poi la stretta sulle maniglie retrattili, considerate potenzialmente pericolose durante incidenti o incendi: almeno due porte dovranno garantire apertura immediata tramite sblocco meccanico, sia dall’interno sia dall’esterno per i soccorritori. Le portiere non coinvolte nell’impatto, inoltre, dovranno sbloccarsi automaticamente all’attivazione degli airbag.
Cambia anche la regolamentazione di vetri e pellicole: solo vetri temperati sottili (max 5 mm) e stop alle pellicole riflettenti, che potrebbero ostacolare la visibilità dei soccorritori. Infine, la batteria dovrà monitorarsi in autonomia e avvisare preventivamente gli occupanti in caso di anomalie termiche, garantendo canali di sfogo per evitare incendi improvvisi.
Le norme non riguardano solo le elettriche: tutte le auto saranno dotate di un sistema di riconoscimento biometrico per identificare il guidatore e verificare che abbia adeguata formazione all’uso degli ADAS. L’auto controllerà in tempo reale mani sul volante, attenzione dello sguardo e livello di vigilanza, con un unico obiettivo: azzerare le distrazioni. Vietati video e giochi sui display a più di 10 km/h, mentre l’area visiva del conducente dovrà garantire almeno il 70% di trasmissione della luce.
Nuove norme anche per gli autobus elettrici e ibridi plug-in: il vano batteria dovrà resistere per almeno 5 minuti prima di esplodere in caso di allarme incendio, dando tempo ai passeggeri di evacuare. Un pacchetto normativo che, nel complesso, segna un cambio radicale della mobilità cinese: meno potenza immediata, più sicurezza attiva, più controlli e un’idea di automobile sempre più supervisionata.