Parco auto circolante? Obsoleto sarà lei!

Parco auto circolante? Obsoleto sarà lei!
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Enrico De Vita
  • di Enrico De Vita
Una congrega di personaggi che contano vuol far passare il messaggio che il parco auto nazionale sia vecchio, pericoloso e inquinante. E mira a farci rottamare anzitempo le nostre vetture. Ma ha sbagliato i conti | <i>E. De Vita</i>
  • Enrico De Vita
  • di Enrico De Vita
3 febbraio 2015

Il presidente dell’Aci, a Torino, alla fine di Gennaio: “Abbiamo il parco auto più vetusto d’Europa”. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, due giorni dopo, a Milano: “Il nostro parco circolante ha un’età media di 12 anni”. Dichiarazioni pesanti che ci vorrebbero all’ultimo posto in Europa, dopo il Portogallo, la Spagna, la Grecia e molte altre nazioni che francamente non ci sembra abbiano macchine più fresche delle nostre. Così come attribuire al parco un’età media di 12 anni fa a pugni con la matematica, perché vorrebbe dire che circolano tante auto con 24 anni di vita quante quelle con un anno solo. Il che appare quantomeno improbabile.

 

Quale può essere il fine nascosto di tali dichiarazioni, oltre al nobile scopo di migliorare la sicurezza di noi tutti e di farci respirare aria meno inquinata? Ovviamente è quello di farci cambiare auto, anche se non ne sentiamo proprio il bisogno, soprattutto perché non abbiamo le “palanche” per farlo. Certo le Case hanno come ragione sociale quella di produrre e vendere, ma al ministero dei Trasporti e all’ente che dovrebbe curare gli interessi degli automobilisti che gliene cale? 

enrico de vita
De Vita dimostra che il parco auto circolante non è affatto vecchio, come vogliono farci credere in molti

Il nostro parco auto circolante è giovane!

Forse non ricordano la dichiarazione dell’ACEA, l’associazione dei costruttori d’auto europei, che qualche anno fa ha dichiarato che il parco italiano è il secondo d’Europa quanto a giovinezza. Forse non si accorgono che, se ogni anno immettiamo 1,4 milioni di vetture nuove e ne rottamiamo 1,27 milioni – valori dell’anno appena trascorso - il parco subisce un ovvio ringiovanimento. Non per nulla l’Aci stesso informa che per il 2014 il rapporto immatricolazioni/demolizioni è positivo e pari a 1,1 (1,098 per l'esattezza).


Ma forse non sanno che la popolazione di un paese ha la stessa dinamica di un parco auto: tutti – prima o poi - muoiono per malattia o per vecchiaia, alcuni prematuramente per incidente. La medicina lavora per allungare la media di vita. Alla fine, la ripartizione di individui a seconda della età è un triangolo rettangolo che ha per base il grande numero di quelli che sono appena nati e per vertice i pochi centenari. A deformare la forma del triangolo ci sono gli anni del “baby-boom”, ad assottigliarlo le guerre e le epidemie.

Il grosso della rottamazione è fatto di Euro 2 e di Euro 3, ovvero auto prodotte dal ’97 al 2005, segno che l’età massima del parco circolante non supera i 18 anni

 

Così come a gonfiare il triangolo del parco auto ci sono gli anni con gli incentivi, a sgonfiarlo, le crisi economiche. Così come la vecchiaia (cioè l’età massima) rappresenta l’epoca della rottamazione – attorno ai 20 anni - le malattie sono paragonabili alla fine prematura che affligge certi modelli nati male. Se vogliamo calcolare l’età media del parco non possiamo ingenuamente prendere la metà dell’età massima, ma dobbiamo conoscere il baricentro dell’intero triangolo. Che in prima approssimazione si trova poco sopra un quarto dell’età massima.

demolitore auto
In Italia non circolano praticamente più auto superiori ai venti anni di età

Altro che obsoleto! Le nonne a quattro ruote non esistono (quasi) più

Qual è l’età alla quale vengono rottamate oggi le vetture? Ci aiuta la tabella pubblicata sotto che indica la percentuale di Euro 0, di Euro 1, di Euro 2 e di Euro 3 nel totale demolito l’anno scorso. A fine 2014, le auto rottamate con più di 22 anni, cioè le Euro 0 erano solo il 2,5%, che su un totale di 1.275.000 fa 31.000 vetture. Le Euro 1 rappresentavano il 7.1% pari a 90.000 unità; le Euro 2 erano il 38,2% pari a 487.000 auto; le Euro 3 il 24% pari a 306.000. Mentre il resto, cioè 361.000 vetture (il 28%) è costituito da Euro 4, 5 e 6, radiate anzitempo, presumibilmente per incidente.


Due considerazioni: le non catalizzate non esistono più, se non poche migliaia nei club di auto storiche o nelle cantine; il grosso della rottamazione è fatto di Euro 2 e di Euro 3, ovvero auto prodotte dal ’97 al 2005, segno che l’età massima del parco circolante non supera i 18 anni.


Ci rimane un dubbio: la congrega suddetta ha scambiato – certo per ignoranza non per malafede - l’età media del parco con la vita media delle auto, o voleva semplicemente dare del barbone al nostro parco circolante?

Autovetture demolite nel 2014 secondo la classe Euro

 

Classe Euro Percentuale Totale 
EURO 0 2,5% 31.000
EURO 1 7,1% 90.000
EURO 2 38,2% 487.000
EURO 3 24% 306.000
EURO 4/5/6 28% 361.000

 

Totale immatricolato 2014: 1,4 milioni di autovetture

Totale demolito 2014: 1,27 milioni di autovetture

Rapporto immatricolazioni/radiazioni autovetture 2014: 1,098

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