Porsche: alla scoperta della Svizzera con 911 e Cayman. Day 2

Porsche: alla scoperta della Svizzera con 911 e Cayman. Day 2
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Seguite il nostro viaggio al volante di Porsche 911 Carrera 4 Cabrio e Cayman S attraverso i luoghi più suggestivi della Svizzera. Ecco il racconto della seconda giornata
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
2 luglio 2013

Weggis - Ci svegliamo di buon mattino in quel di St. Moritz, pronti per affrontare un nuovo viaggio attraverso le Alpi svizzere. Partiamo particolarmente motivati per la nuova tappa dal momento che ci attendono le curve dello Julier Pass, meta ambita da automobilisti e motociclisti di tutta Europa per i suoi scenari spettacolari, i suoi tornanti e i suoi paesaggi di incredibile bellezza, che collega l’Engadina alla Surselva. C’è un altro motivo però che ci rende così entusiasti alla partenza. Oggi infatti affronteremo il percorso al volante della nostra seconda compagna di viaggio, la Porsche 911 Carrera 4 Cabriolet.

Sullo Julier Pass con la 911 Carrera 4

Spinta dal tradizionale sei cilindri boxer da 3.4 litri, l’icona sportiva di Casa Porsche mette a disposizione 350 CV a 7.400 giri/min e 390 Nm di coppia massima, ma soprattutto la sofisticata trazione integrale PTM (Porsche Traction Managment) che normalmente invia la maggior parte della motricità all’asse posteriore, ma in determinate situazioni può arrivare a trasferire fino al 50% della coppia sull’asse anteriore in meno di un decimo di secondo.

 

Il sistema di trasmissione invece si affida al collaudato doppia frizione PDK frazionato a sette rapporti, che può contare non solo su cambi marcia fulminei e quasi impercettibili, ma anche su logiche di gestione delle cambiate davvero sorprendenti, anche in scalata, capaci di inserire sempre il rapporto più adeguato alla situazione contingente, in base allo stile di guida adottato. Quando si affonda il piede sul pedale del gas per esempio, il PDK recepisce repentinamente le intenzioni di chi si trova dietro al volante, scalando i rapporti necessari a garantire tutta l’accelerazione desiderata, mentre quando si affronta la frenata per impostare una curva o un tornante scala fino ad inserire la marcia più efficace per un’uscita di curva assolutamente efficace.

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Il nostro viaggio al volante della Carrera 4 ha un sapore ancora più speciale dal momento che proprio quest’anno la 911 compie 50 anni, un importante anniversario che noi decidiamo di festeggiare nel migliore dei modi: tra curve, saliscendi e tornanti

Trazione integrale PTM: incollati al suolo

Il nostro viaggio al volante della Carrera 4 ha un sapore ancora più speciale dal momento che proprio quest’anno la 911 compie 50 anni, un importante anniversario che noi decidiamo di festeggiare nel migliore dei modi: tra curve, saliscendi e tornanti. Ci inerpichiamo su per il passo e in poco tempo raggiungiamo i 2.000 metri. La trazione integrale PTM ci permette di affrontare le curve in una maniera sconosciuta alla normale Carrera o alla Cayman guidata ieri. La sensazione è quella di avere la 911 letteralmente agganciata al suolo e trascinata con una forza ed una velocità sorprendenti, il tutto condito da una sensazione di grande sicurezza che solo un sistema così sofisticato e rapido riuscirebbe a trasmettere.

 

Arriviamo in cima alla Julier Pass fino a toccare quota 2.284 metri e non possiamo far altro che fermarci per gustarci l’incredibile visione che si staglia davanti alle nostre Porsche, in compagnia di altri automobilisti e di tanti motociclisti. Una vallata incredibilmente ampia, invasa dal sole e rivestita da una vegetazione rigogliosa, con le creste rocciose delle vette circostanti delizia i nostri occhi un paesaggio davvero unico. Le baite e gli animali che si trovano sparse qua e là per i prati verdi sono talmente perfetti da sembrare quasi parte di un paesaggio finto, dove tutto è immacolato, non ci sono note stonate e nulla è fuori posto.

Nel primo pomeriggio siamo di nuovo al volante della 911 Carrera 4 con cui raggiungiamo Einsideln, il luogo di pellegrinaggio più importante della Svizzera e tra i più noti in Europa

Bad Ragaz: il regno del relax e del benessere

Carrera 4 e Cayman affrontano la discesa del passo divorando i tornanti e danzando sinuosamente tra le curve dimostrando di trovarsi nel loro habitat naturale. Attraversiamo il villaggio di Savognin con i suoi ponti medievali e i caratteristici tre campanili, fino ad arrivare a Coira, la città più antica dell’intera Svizzera. Costeggiamo il Walensee e per un tratto il lago di Zurigo e in tarda mattinata raggiungiamo la nostra prima meta, Bad Ragaz, località termale al centro della Svizzera nota per le sue acque capaci di procurare diversi effetti benefici al corpo. Visitiamo il Grand Resort a cinque stelle costruito nella cittadina per accogliere visitatori da ogni parte del mondo e scopriamo un luogo dove il lusso si fonde con il relax e il benessere interiore. 

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Carrera 4 e Cayman divorano i tornanti sino ad arrivare a Coira, la città più antica dell’intera Svizzera

 

Gli ospiti possono scegliere oltre ad una serie di percorsi termali, con l’acqua che sgorga dalle viscere della terra a 36,5°, anche veri e propri trattamenti terapeutici affidandosi alle mani esperte di dottori specializzati in diverse discipline. Chi non volesse soggiornare nel resort può comunque accedere alle terme pubbliche, dove una struttura ecologica e sofisticata, realizzata completamente in legno, mette a disposizione diverse vasche interne ed esterne per la cura della pelle e dei muscoli, il luogo ideale per trascorrere una giornata all’insegna del relax.

Nel primo pomeriggio siamo di nuovo al volante della 911 Carrera 4 con cui raggiungiamo Einsideln, il luogo di pellegrinaggio più importante della Svizzera e tra i più noti in Europa. Questa cittadina a 900 metri di altezza, immersa nella natura, ad un’ora di macchina da Zurigo e Lucerna. Qui si può godere di uno scenario davvero pittoresco, con le Prealpi che fanno da contorno e il lago di Sihl, ritenuto il più grande della Svizzera, che dista solo pochi chilometri.

Einsideln è resa famosa dal suo grande monastero benedettino, dove ancora oggi vivono, lavorano e pregano più di 70 monaci

 

Einsideln è resa famosa dal suo grande monastero benedettino, dove ancora oggi vivono, lavorano e pregano più di 70 monaci. Un luogo che ogni anno richiama l’attenzione di centinaia di migliaia di fedeli ogni anno. Realizzato in stile barocco all’inizio del XVIII secolo e reso celebre dal culto della Madonna nera che si trova all’interno, il monastero di Einsideln affonda le sue origini come luogo di culto addirittura nel IX secolo quando fu fondata una prima cappella in memoria di San Meinrado.

 

Si è fatta sera, il sole che ci ha accompagnato per questi due giorni lascia il posto alle nubi e ad un’intensa pioggia che ci accompagna fino a Weggis, piccola cittadina a mezz’ora di distanza da Lucerna. Con l’asfalto bagnato mettiamo ancora una volta alla prova le doti della 911 Carrera 4, che grazie alla trazione integrale rimane letteralmente incollata al suolo, anche quando la pioggia si fa sempre più intensa. La giornata però volge al termine e dobbiamo parcheggiare le nostre compagne di viaggio targate Porsche. Appuntamento a domani, per la visita di Lucerna, che, con il suo celebre e antichissimo ponte di legno, è ritenuta una delle città più affascinanti dell’intera Svizzera.
 

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