Renault vuole tornare con Nissan? Il riavvicinamento che nessuno si aspettava

Renault vuole tornare con Nissan? Il riavvicinamento che nessuno si aspettava
Pubblicità
Dopo anni di freddezza e rapporti ai minimi storici, i nuovi equilibri ai vertici di Renault e Nissan potrebbero riportare in vita una delle alleanze più influenti dell’automotive mondiale
19 novembre 2025

Ventisei anni di collaborazione intensa, di avanzamenti tecnologici, ma anche di tensioni e scelte politiche che hanno spesso incrinato il rapporto. La storia tra Renault e Nissan è un susseguirsi di entusiasmi e attriti, e l’epoca di Carlos Ghosn rappresenta ancora oggi una delle fasi più controverse: in Giappone non era ben visto che Renault, e indirettamente lo Stato francese, mantenesse un forte controllo sull’alleato nipponico, che pure garantiva gran parte delle vendite e dei profitti del gruppo.

‘Oggi, però, il quadro si è ribaltato: Renault ha ritrovato stabilità e crescita, mentre Nissan attraversa una fase complessa e poco brillante. Con la riorganizzazione dell’Alleanza nel 2023 e la cessione delle quote di Renault in Nissan, molti avevano decretato la fine del matrimonio industriale.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Un’alleanza pronta a rinascere? Piattaforme, tecnologie e un clima che sembra finalmente più disteso

Rimettere in moto la cooperazione non sarebbe affatto impossibile: la storia dell’Alleanza lo dimostra. Per anni Renault e Nissan hanno condiviso piattaforme fondamentali come la CMF, adottata su modelli di successo dai segmenti B, C e D, dalla Clio alla Micra, passando per X-Trail, Koleos, Talisman e Altima, senza dimenticare il lavoro congiunto sull’elettrico, che aveva posto il gruppo tra i pionieri del settore. Ma negli ultimi anni il rapporto si è progressivamente raffreddato, con Renault che ha imboccato un sentiero sempre più orientato alla Cina: dalla joint venture Horse con Geely alla nuova Twingo progettata in Oriente, fino alle indiscrezioni sull’abbandono dei motori Valeo per adottare propulsori cinesi.

Non a caso, cresce la percezione che il Losanga sia diventato “troppo cinese”, mentre con Provost alla guida potrebbe avvenire una ricucitura dell’intesa con Nissan. Tuttavia, sul fronte prodotto il riavvicinamento resta tutto da costruire: i due sistemi ibridi E-Tech e E-Power, completamente differenti, dimostrano quanto la distanza tecnica sia aumentata negli ultimi anni e quanto lavoro serva per riportare l’Alleanza su binari concreti.

Nissan come ponte verso gli Stati Uniti: l’occasione che Renault non può perdere

C’è però un dossier che potrebbe accelerare il riavvicinamento: il mercato nordamericano. Per Renault, gli Stati Uniti sono da sempre un territorio ostico, quasi proibito. Nemmeno l’ambizione premium di Alpine, che punta a entrarvi entro la fine del decennio, garantisce certezze. Nissan, invece, in America è già ben radicata, con fabbriche operative, reti commerciali consolidate e una presenza storica che sarebbe impossibile replicare da zero.

Ed ecco che emerge l’ipotesi più intrigante: Renault potrebbe sfruttare l’infrastruttura Nissan come porta d’ingresso negli USA. Le fonti citate dal Financial Times frenano su progetti già concreti, ma confermano che la possibilità esiste ed è considerata strategica. Per un gruppo che deve competere con giganti come Stellantis, Toyota, Hyundai o Mercedes-Benz, espandersi in Nord America sarebbe un passo decisivo. Se davvero il dialogo ripartirà, la rinata alleanza Renault-Nissan potrebbe non essere solo un gesto diplomatico, ma un vero terremoto industriale destinato a ridisegnare equilibri e scenari globali.

Pubblicità