Tavares incontra i sindacati ed assicura: «Nessuna chiusura»

Tavares incontra i sindacati ed assicura: «Nessuna chiusura»
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
L'Ad di Stellantis vede a Torino i rappresentanti dei lavoratori, confermando il ruolo centrale dell'Italia nel progetto del Gruppo
  • Alfonso Rago
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1 aprile 2022

Finalmente intorno allo stesso tavolo, dopo inviti mancati, incontri promessi e audizioni in streaming, che valgono però come un due di coppe quando regna bastoni: insomma, i sindacati sono riusciti a parlare con Carlos Tavares.

È la prima volta che accade in presenza da quando il manager franco-portoghese - che ha sempre mostrato una certa riluttanza al confronto diretto con i rappresentanti dei lavoratori - ha preso le redini di Stellantis, assorbendo FCA e facendo dell’Italia, malgrado i tentativi degli irriducibili della centralità del Belpaese di negare una realtà evidente, una provincia dell’impero francese.

Nel breve incontro con i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, l’Ad ha confermato le strategie del piano industriale fino al 2030 e ha dato disponibilità a prossimi confronti; peccato non avesse con sé l'agenda, quindi non è stata fissata alcuna data o nuovo appuntamento. 

Potendo contare su una complicità da parte del governo Draghi, visto che ministro Giorgetti a Stellantis non ha chiesto finora alcuna certezza sui livelli occupazionali degli stabilimenti in cassa integrazione da anni, Tavares ha posto ripetere il suo mantra «L’Italia è centrale», senza però fornire indicazioni sulle destinazioni produttive degli impianti o sui modelli in arrivo; si procederà step by step, continuando il percorso avviato con le piattaforme di Melfi e con la Gigafactory di Termoli.

Di circostanza le dichiarazioni finali dei sindacati, che di fatto hanno lasciato la riunione senza alcuna certezze: «Speriamo che dopo questo incontro -hanno commentato Francesca Re David, segretaria generale della Fiom, e Michele De Palma, responsabile automotive - si avvii un percorso di confronto, necessario per capire che cosa avviene in tutti gli stabilimenti e per l’occupazione in questo paese dell’industria dell’auto. È importante che Tavares abbia detto che l’obiettivo non è chiudere ma trasformare».

Più positiva la dichiarazione di Roberto Benaglia segretario generale Fim Cisl: «Nessun sito sarà chiuso, ci saranno solo trasformazioni dove c’è bisogno di nuove tecnologie: questa è una buona notizia».

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