Tony Cairoli: «Un domani nei Rally? Perché no»

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Alessandro Colombo
  • di Alessandro Colombo
In occasione dell'edizione 2013 del Monza Rally Show abbiamo parlato con Tony Cairoli di questo evento, del mondiale, del futuro, dei competitors dell'evento brianzolo e anche... di automobili
  • Alessandro Colombo
  • di Alessandro Colombo
26 novembre 2013

 

Monza – In occasione dell'edizione 2013 del Monza Rally Show abbiamo avuto modo di parlare con Tony Cairoli, sette volte Campione del Mondo di Motocross, di questo evento, del mondiale, del futuro, dei competitors dell'evento brianzolo e anche... di automobili.

Tony, come ti sei trovato al Monza Rally Show?
«Innanzitutto per me è la prima volta in assoluto in un Rally. Ovviamente è stato un crescendo; all'inizio, particolarmente al venerdì con le prove in notturna, è stata un po' “drammatica”, soprattutto per le prime due prove perché di notte è stato molto difficile “prendere l'occhio” con la velocità. Dopo è stato un crescendo: fino ad oggi l'ultima prova, la 32 km di stamani, è andata bene: nei primi cinque, anche se ho sbagliato qualcosa. L'anno prossimo proveremo a tornare e a puntare magari al podio».

Con la macchina come ti sei trovato?
«Benissimo, grazie al Team che ci ha sempre dato il meglio».

Qualche analogia col mondo del Motocross?
«Le derapate, i tornanti. Queste cose qua. La perdita di aderenza un po' mi facilita perché, tra virgolette, nel cross siamo molto sensibili in questo, quindi l'unica analogia è stata quella, il resto è tutto diverso».

Un domani penseresti di fare qualcosa di più in auto?
«Sicuramente. Più avanti proveremo a fare un Rally; qualcosa. Vedremo».

Hai già in mente dove? In che specialità?
«Ancora no, dobbiamo vedere prima cosa fare».

Valentino va forte. Lui è un “temerario” di queste gare, quindi è difficile stargli davanti, poi alla prima esperienza è ancora più difficile. L'anno prossimo cercheremo di fare meglio e, perché no, in un futuro puntare alla vittoria


Valentino?
«Valentino va forte. Lui è un “temerario” di queste gare, quindi è difficile stargli davanti, poi alla prima esperienza è ancora più difficile. L'anno prossimo cercheremo di fare meglio e, perché no, in un futuro puntare alla vittoria».

E gli altri concorrenti di questa manifestazione? Tipo Dani Sordo...
«Dani Sordo fa questo di mestiere, quindi è uno dei migliori al mondo nei Rally. Se uno batte lui vuol dire che può passare anche ai Rally perché va bene anche lì (ride, ndr)».

Capello?
«Capello è un po' più pistaiolo, quindi su questo tipo di tracciato potrebbe essere un po' più avvantaggiato perché conosce bene questa pista, ci ha corso milioni di volte, conosce le staccate, conosce le curve. Io non avevo mai visto Monza dal vivo».

Per il mondiale 2014 cosa pensi?
«Noi pensiamo sempre a vincere. Il nostro obiettivo è quello. Il mondiale è lungo, con tantissime gare, quindi cerchiamo di fare la quantità di errori minore possibile. Arrivare davanti ogni anno; questo è l'obiettivo principale».

Quali, se ci sono, sono gli avversari che ti spaventano di più?
«Non ci sono. Sinceramente per quanto mi riguarda non guardo mai gli avversari durante le fasi prestagionali. Il mio obiettivo è quello di allenarmi bene. Poi quando si arriva alla prima gara si tirano le somme e si vede chi è quello più pericoloso e ci si fa la strategia sopra».

La moto 2014?
«La moto sarà su per giù uguale. Non abbiamo grossi miglioramenti. La 350 è risultata essere una moto fantastica e che si adatta benissimo alle mie caratteristiche, quindi non abbiamo tante richieste da fare».

 

Video: Stefano Berg

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