Toyota: la gamma con la media di CO2 più bassa d’Europa

Toyota: la gamma con la media di CO2 più bassa d’Europa
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L’Agenzia Europea dell’Ambiente ha riconosciuto Toyota come il Marchio che offre la gamma con il valore medio di CO2 emessa nell’ambiente più basso d’Europa
9 gennaio 2012

Toyota Motor Europe (TME), in base al rapporto finale 2010 pubblicato dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, si è rivelata la gamma con il più basso livello di emissioni di CO2.

La media di CO2 del parco auto TME si è infatti attestata a 112,2 g/km (considerati entrambi i Marchi del Gruppo, Toyota e Lexus), un valore inferiore rispetto alla media del settore (140 g/km) e rispetto al target di 128,35 g/km stabilito dalla Commissione per TME.

I recenti risultati sono parte dell’obiettivo stabilito dalla Commissione per ridurre le emissioni di CO2. Trattandosi del primo rapporto di questo genere, i risultati del 2010 e 2011 verranno utilizzati in futuro come indicatori per il settore automobilistico per determinare il target 2012 che i Costruttori dovranno raggiungere.

Secondo le attuali regolamentazioni, il rapporto 2010 prende in considerazione il 65% dei veicoli con minori emissioni prodotti da ciascun Costruttore. Il target per TME di 128,35 g/km è stato definito in base alle 564.633 nuove immatricolazioni di veicoli Toyota e Lexus venduti nel 2010, all’interno degli Stati membri dell’Unione Europea.

Utilizzando i metodi di calcolo delle emissioni per il 2015 e prendendo in considerazione il 100% dei veicoli appartenenti al parco auto, la media di emissioni ottenuta da TME nel 2010
è stata di 129 g/km, un valore che rappresenta 0,7 g/km in più rispetto al target stabilito per il Marchio e che comunque rimane inferiore al target 2015 di 130 g/km, imposto dalla Commissione e basato sul 100% del parco auto.

Il recente risultato avvalora la strategia a lungo termine decisa dal Marchio giapponese in favore di una mobilità sostenibile, mediante l’introduzione e la commercializzazione di veicoli equipaggiati con tecnologia full hybrid.


Lanciata nel 1997 in Giappone (e nel 2000 in Europa), la Toyota Prius è stata il primo veicolo full hybrid al mondo destinato alla produzione in serie, diventando presto l’automobile preferita dai clienti del Marchio giapponese.

Quest’anno inoltre, la famiglia Prius si allargherà con l’ingresso della Prius+ a sette posti e dellla nuova Prius Plug-in, che offre la possibilità di ricaricare le batterie tramite la presa di corrente domestica.

Nel 2011 le vendite cumulative di veicoli full hybrid Toyota e Lexus nel mondo hanno oltrepassato il traguardo dei 3,5 milioni di unità, mentre in Europa oltre il 10% dei veicoli Toyota e Lexus venduti nel 2011 è rappresentato dall’ibrido, tanto che Toyota ha deciso di introdurre nel 2012 la sua tecnologia full hybrid anche sula Yaris Hybrid e sulla Lexus GS 450h.

Toyota considera l’ibrido come una delle tecnologie più efficaci e versatili per riuscire ad abbassare il livello di emissioni e a incrementare l’efficienza nei consumi. Il Marchio cerca di migliorare sempre di più la tecnologia ibrida, con la riduzione del peso delle batterie e con il miglioramento delle prestazioni del suo sistema Hybrid Synergy Drive.

Toyota sta sviluppando ulteriori tecnologie destinate al progresso della mobilità ecologica, con soluzioni che spaziano dai biocarburanti fino ai veicoli elettrici e a quelli a celle a combustibile.

Il Motor Show di Tokyo ha visto la presentazione di due nuovi prototipi, il veicolo elettrico compatto FT-EV III, adatto ai tragitti urbani più brevi, e la nuova sedan a celle a combustibile
FCV-R, che rappresenta una nuova piattaforma su cui lavorare, in vista dell’introduzione del modello prevista per il 2015.

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