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La nuova Land Cruiser FJ segna un passo decisivo nella strategia della Toyota: offrire la leggenda del fuoristrada in un formato più compatto, accessibile e agile, senza rinunciare ai valori di robustezza, affidabilità e capacità 4×4 che hanno caratterizzato il nome Land Cruiser per oltre 70 anni. In Italia le prime notizie parlano di un debutto in Giappone nella prima metà del 2026 e una produzione in Thailandia: per il mercato europeo non c’è ancora conferma ufficiale.
Toyota stessa presenta la FJ come un modello che incarna la filosofia “Freedom & Joy”, ovvero libertà e piacere di guida off-road, in un formato più compatto e maneggevole rispetto alle serie precedenti.
Il design della Land Cruiser FJ si richiama esplicitamente alle generazioni storiche del marchio: forme squadrate, profilo muscoloso, altezza notevole e presenza visiva forte. Le dimensioni ufficiali italiane parlano di 4.575 mm di lunghezza, 1.855 mm di larghezza, 1.960 mm di altezza e passo di 2.580 mm.
La scelta di un passo relativamente corto nel contesto dei 4×4 moderni (circa 270 mm in meno rispetto alla serie 250) consente un raggio di sterzata più ridotto (circa 5,5 m secondo alcune fonti) e una maggiore agilità nei tratti off-road o urbani.
Il frontale è caratterizzato da paraurti robusti, possibili fari tondi in richiamo alle versioni classiche, ampia protezione in plastica grezza sulle fiancate e passaruota pronunciati. Particolarmente significativo è il sistema dei paraurti anteriori e posteriori modulari e rimovibili a sezioni, pensato per semplificare le riparazioni dopo impatti e per favorire il montaggio di accessori off-road.
La silhouette appare dunque più “vera fuoristrada” che “SUV”, grazie all’altezza imponente e agli elementi estetici funzionali. L’impressione è quella di un veicolo che vuole andare ovunque, non solo passare ovunque.
Nell’abitacolo della FJ domina la semplicità funzionale: la plancia è orizzontale, la linea di cintura è ribassata per migliorare la visibilità sull’esterno — particolarmente utile in contesti off-road — e i comandi sono raggruppati per minimizzare le distrazioni.
Il display centrale touch da 12,5″ (secondo alcune fonti) convive con pulsanti fisici dedicati per la trazione integrale e le funzioni fuoristrada, alla leva cambio automatica a 6 rapporti.
Toyota afferma che la FJ offre una visibilità elevata grazie al cofano basso e alla geometria della carrozzeria: cosa rara tra i 4×4 moderni. È pensata per cinque posti, ma l’impostazione risulta orientata più all’uso avventuroso e pratico che al lusso. Le finiture privilegiano materiali robusti, zone “utilitarie” resistenti all’usura e accessori opzionali dedicati all’off-road.
Sotto al cofano della FJ c’è un motore 2.7 litri a benzina 4 cilindri aspirato che eroga 163 CV e 246 Nm di coppia, abbinato a un cambio automatico a 6 marce e ad una trazione integrale part-time.
La piattaforma è di tipo body-on-frame (longheroni) e condivide componenti con il pick-up Hilux Champ e altri modelli Toyota per mercati emergenti: ciò sottolinea l’approccio “vera 4×4” e non “SUV sollevato”.
Al momento, per il mercato europeo e in particolare per l’Italia, non è previsto un lancio ufficiale della FJ: Toyota ha dichiarato che i mercati iniziali saranno Giappone, Sud-Est Asiatico, Africa, Medio Oriente e America Latina.
Di conseguenza, prezzo e dotazioni europee non sono ancora disponibili. Il modello, se mai importato da importatori, potrebbe richiedere adattamenti alle normative europee.
Land Rover Defender 90
La Defender 90 è la variante più corta e maneggevole nel range della famiglia Land Rover Defender, un modello che ha saputo unire eredità storica e tecnologia moderna. Rappresenta una delle scelte più convincenti per chi vuole un vero 4×4 off-road senza salire a dimensioni “full-size”.
Con una serie di motori e trazioni, la Defender ha consolidato la sua posizione globalmente, offrendo alta capacità off-road, materiali premium e un marchio forte.
Design esterni
Il modello 90 mantiene le proporzioni compatte: un passo più corto, sbalzi ridotti, silhouette tozza che favorisce l’agilità fuoristrada.
Lo stile richiama i Defender storici, pur reinterpretato in chiave moderna: superfici piane, tetto piatto opzionabile, ruota di scorta esterna su alcune versioni, parafanghi pronunciati e look robusto. Per il facelift del 2025-26 sono stati introdotti fari LED con nuovo design, display più grande e finiture aggiornate. Nel complesso, la Defender 90 si propone come SUV premium, ma con vera anima 4×4.
Interni
L’abitacolo è tecnologico e curato: materiali di livello, configurabilità elevata, display ampissimi (touch screen da esempio 13,1″), sistema Terrain Response di ultima generazione, sospensioni adattive e pacchetti off-road ben attrezzati.
Pur essendo un veicolo fuoristrada, permette comfort elevato anche su strada grazie all’evoluzione degli interni, alla buona insonorizzazione e alle finiture premium. I sedili posteriori e la praticità sono equilibrati, anche se il prezzo e il peso lo rendono un impegno elevato.
Motorizzazioni e prezzi
La gamma include motori a benzina 2.0 litri turbo, 3.0 litri 6 cilindri, 4.4/5.0 litri V8 da 525 CV nelle versioni top. Ad esempio, la versione P300 2.0 litri genera 296 CV con uno scatto 0-100 km/h in 8,0 s.
Il prezzo d’ingresso per la Defender 90 è elevato, quasi 70.000 euro, con la versione V8 che lambisce la soglia dei 150.000 euro.
Suzuki Jimny
La Suzuki Jimny è una scelta radicale per chi vuole un vero 4×4 compatto: telaio a longheroni, assali rigidi, trazione integrale con riduttore, passo brevissimo. Pur non proponendosi come veicolo premium, offre pura autenticità fuoristrada. Nell’attuale contesto di SUV sempre più grandi, la Jimny rappresenta l’alternativa ultracompatta, agile e semplice.
Design esterni
Con dimensioni estremamente contenute – anche se la versione cinque posti in arrivo aumenta leggermente i volumi - la carrozzeria è compatta, squadrata, con montanti visibili, cofano piatto, ruota di scorta esterna nelle versioni off-road, sbalzi corti e altezza elevata per la categoria.
Il look è volutamente “nostalgico” – ma anche funzionale: cerchi piccoli per agilità, specchi grandi per visibilità e una silhouette che intriga ma rimane puramente utilitaria.
Interni
Dentro la Jimny non punta al lusso: materiali semplici, plastiche dure, layout essenziale, comandi fisici, buona visibilità e attitudine da vero 4×4.
Non è pensata per viaggi lunghi in comfort moderno, ma per facilità di guida e destrezza fuori strada. I sedili sono comodi per due adulti, il divano posteriore è accettabile per brevi percorsi, ma lo spazio rimane piccolo. Insomma, è l’ideale per le avventure vere e dure.
L’unico allestimento disponibile in Italia, il GLX “All Grip” 4WD include uno schermo da 9 pollici per l’infotainment, con Apple CarPlay e Andoid Auto, climatizzatore automatico e volante in pelle.
Motorizzazioni e prezzi
Attualmente la Jimny monta un motore 1.5 litri benzina da 102 CV con trazione 4WD che puòà essere abbinato a una trasmissione manuale a 5 marce o automatica a 4. Volendo, infine, si può installare un serbatoio GPL da 60 litri – che ruba spazio al bagagliaio – in grado di offrire 350 km di autonomia extra.
Il peso contenuto e la semplicità meccanica ne fanno una scelta quasi economica rispetto ai grandi SUV off-road. Se, difatti, rispetto alle concorrenti più grandi il prezzo è comunque più contenuto, il listino parte da quasi 44.000 euro, fatto che non la rende un’auto economica.