Toyota si allea con Uber. L'auto si paga diventando autista

Toyota si allea con Uber. L'auto si paga diventando autista
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La Casa di Nagoya vara un'alleanza tra “big” investendo nella più famosa azienda di ridesharing
25 maggio 2016

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I nuovi servizi di mobilità accessibili tramite smartphone fanno gola ai grandi costruttori: dopo GM che ha rilevato quote di Lyft e Volkswagen che oggi ha annunciato di aver investito in Gett, è il turno di Toyota, che ha rilevato per una cifra non divulgata alcune quote di Uber, la app di ride sharing più famosa del pianeta.

L'accordo prevede, recita la nota congiunta di Toyota e Uber, «lo sviluppo di servizi di mobilità in nuove aree, inclusi il car sharing e il ridesharing» e di «app di bordo che supportino i driver di Uber».

Agli autisti di Uber, la partnership con Toyota consentirà inoltre di pagare la rata del leasing attraverso i guadagni generati come driver di Uber.

«Il ridesharing ha un enorme potenziale per plasmare il futuro della mobilità - ha commentato Shigeki Tomoyama, senior managing officer di Toyota Motor Corporation e presidente di Connected Company, impresa recentemente creata da Toyota -. Grazie a questa collaborazione con Uber, intendiamo esplorare nuovi modi di erogare servizi di mobilità sicuri, convenienti e attraenti per i clienti».

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