Unione Europea: stop al roaming dal 2017. Una buona notizia per l'automobilista

Unione Europea: stop al roaming dal 2017. Una buona notizia per l'automobilista
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Daniele Pizzo
Dal 15 giugno 2017 usare un cellulare all'estero costerà quanto in patria. Così pagheremo meno per utilizzare app per la navigazione. E da aprile via libera a tariffe internazionali inferiori rispetto alle attuali
28 ottobre 2015

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Dal 15 giugno del 2017 entrerà in vigore il divieto di applicare tariffe roaming nell'utilizzo dei telefoni cellulari nell'UE. Lo ha stabilito il Parlamento Europeo, approvando con due terzi dei voti il nuovo pacchetto di misure sulle telecomunicazioni che regola il mercato delle comunicazioni mobili in Europa. Telefonate, SMS e traffico dati costeranno dunque all'estero quanto in patria, senza necessità di pagare molto di più o sottoscrivere opzioni a pagamento che rendono meno oneroso l'uso dello smartphone al di fuori dei confini nazionali. 

 

La misura è una buona notizia per tutti, dunque anche per chi viaggia in auto perché potrà così utilizzare senza sovraprezzi applicazioni per smartphone e tablet molto utili come le mappe e quelle per la navigazione, che si basano sul traffico dati per offrire il loro utile servizio anche a chi è al volante. Dunque ci sarà sempre meno bisogno del navigatore di bordo, tanto meno sarà necessario noleggiarne uno quando ci si serve di un'auto a nolo all'estero se ne è sprovvista. 

 

E anche se il 2017 è piuttosto lontano, l'Europarlamento ha stabilito un tetto inferiore all'attuale per le tariffe roaming che entrerà in vigore già dal prossimo aprile: così a partire dal 30 aprile 2016 le maggiorazioni del roaming non dovranno superare i 0,05 euro al minuto per le chiamate vocali (precedentemente 0,19 euro), i 0,02 euro per ogni messaggio di testo (prima era di 0,05 euro) e soprattutto 0,05 euro per ogni MB di navigazione su Internet, che è un bel po' in meno rispetto all'attuale tetto di 0,20 per ogni MB di navigazione a cui aggiungere il costo nazionale e l'IVA. 

 

L'iniziativa dell'Unione Europea ha però ceduto alle pressioni degli operatori telefonici, che temono una erosione degli utili: «Se gli operatori possono dimostrare che non sono in grado di recuperare i loro costi, incidendo sui prezzi interni, le autorità nazionali di regolamentazione potrebbero autorizzare gli operatori ad imporre, in casi eccezionali, maggiorazioni minime al fine di recuperare questi costi. I deputati hanno avuto garanzie che le autorità nazionali di regolamentazione avranno i mezzi per modificare o respingere le sovrattasse», spiegano da Strasburgo. 

 

Un'altro nodo è quello di evitare l'abuso di acquisti di SIM estere da utilizzare nel proprio paese, se la tariffa offerta è più conveniente. In questo caso «gli operatori potranno, in talune circostanze, essere autorizzati ad addebitare una tariffa di lieve entità, più bassa rispetto agli attuali tetti, sulla base del principio dell'"uso corretto"». I dettagli su questi due aspetti saranno definiti dalla Commissione e dalle rispettive autorità nazionali per le telecomunicazioni.

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