WRC18. E dopo Neuville e Ogier?

WRC18. E dopo Neuville e Ogier?
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Due pedine fondamentali del Mercato Piloti WRC sono andate a… dama. Adesso resta da vedere come si muoveranno Piloti “precari” e Team per rispondere al nuovo assetto d’attacco del WRC 2019. Fantastichiamo un po’?
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
29 settembre 2018

Deeside, 29 Settembre 2018. Dicono che Ole Christian Veiby, due volte a podio nel WRC 2, sia stato “licenziato” dall’emanazione ufficiale di Skoda, ma non c’è accordo sulle motivazioni. Di questi tempi e con le notizie bomba che circolano, comunque, che se ne sia andato o che abbiano messo alla porta un giovane e promettente norvegese non ha una così grande importanza. Ce l’ha, invece, il fatto che il padre di Ole, Erik Veiby, sia il Direttore di EVEN Management, l’”Agenzia” che cura gli interessi sportivi personali, tra gli altri, di Esapekka Lappi. Ora, confermato via Erik che Ole correrà con una Citroen C3 R5 gestita semi ufficialmente, Citroen Racing, insieme a Stephane Lefebvre e Simone Tempestini, e confermato che è stato caldeggiato un qualche pourparler tra Lappi e Citroen, due più due e finisce che Esapekka passa da Toyota a Citroen e diventa il “secondo” di Ogier. Elementare. Ma sarà davvero così?

Un’altra. Hyundai e Michel Nandan hanno “blindato” Thierry Neuville subito prima del Turchia. Risposta, Citroen e Pierre Budar hanno “bloccato” Sébastien Ogier subito prima del Galles. Anche se nessuno lo dice, i due fatti non possono non avere dei punti di contatto. Forse le due vicende contrattuali hanno corso su due binari paralleli, ma è più probabile che per un certo tratto si siano sovrapposte facendo dipendere la corsa di un “Treno” dalla corsa dell’altro. Dei “Gregari” nessuno ha parlato, ma è verosimile che entrambe le “teste di serie” abbiamo almeno voluto veder abbozzato lo schema della Squadra di cui saranno Capitani la prossima, già torrida stagione. Da una parte hanno proposto Lappi a Citroen, dall’altra ci si deve essere resi conto che Dani Sordo è stata una risorsa vitale, un contributo garantito e costante nella corsa di Hyundai al Titolo Costruttori ancora in atto. Una terza ipotesi è che Citroen abbia “notato” la stessa cosa, e che magari si sia ricordata che lo spagnolo è già passato per Casa, proprio in compagnia di Ogier ai tempi della “guerra civile” che ha spinto il giovane “Ribelle” a “rifugiarsi” in Germania prima che lo facesse il Re d’Alsazia. Primi anni della decade.

Se Dani potrebbe in effetti essere conteso, e io non avrei niente da dire, anzi, Paddon al contrario è un po’ svalutato. Se, però Sordo dovesse andarsene Nandan potrebbe continuare a investire sul neozelandese che ha rincorso tre anni orsono, che ha “curato” in quarantena e che ha aiutato non poco a riprendersi. L’unica cosa che mi parrebbe strana è che sino a ora Nandan ha dimostrato di saper elaborare bene e per tempo i piani di Hyundai, e di non essere tipo da farsi sorprendere per poi dover correre ai ripari. Dunque, in questo caso e con tre anni di programma davanti, la conseguenza logica sarebbe veder rimanere a Alzenau sia Sordo che Paddon.

Con i colpi messi a segno da Citroen e Hyundai, e con gli spostamenti di baricentro che le operazioni dell’anno hanno determinato, improvvisamente si indeboliscono le posizioni di Breen e Ostberg, peraltro mai state particolarmente forti e mai coerenti, poche storie, con le ambizioni “obbligatorie” di Satory. Se è vero, poi, che Suninen ha già un contratto per il 2019, diventa meno nitida anche la figura di Evans in seno a M-Sport, sebbene il vincitore del Galles dello scorso anno sia una pedina importante per lo sviluppo della Macchina. Per non parlare dell’effettone Tanak sul Team Toyota Gazoo Racing, due finlandesi di due epoche ridimensionati in un colpo solo indipendentemente dall’età e dallo stato di forma o di crescita. In questo senso sarebbe da vedere in “pericolo” anche un senatore come Latvala, chiacchierato anche attorno a un possibile ritorno a Dovenby. A meno che, appunto, la partenza di Lappi non gli restituisca spazio e un ruolo “attivo” all’interno della Squadra che comunque gli deve molto. E poi, per quanto bravo e “attuale”, uno che ha già un proprio museo, JM-Rally Parc Fermé, Tuuri, Finland, bisogna pure che inizi pensare a un futuro giù dal seggiolino.

Per una Squadra che porta alle stelle il proprio fronte di fuoco, Citroen, ce n’è un’altra che vede inesorabilmente spuntata la sua linea d’attacco, M-Sport. È logico pensare che, prima di andare a caccia di un centravanti, Malcom Wilson vorrà pensare a sistemare la difesa e che, costretto a tornare sulla forza economica di un Team in fin dei conti privato (Ford non deve mai essere stata disposta a svenarsi, altrimenti il discorso Ogier poteva anche essere diverso) dovrà “accontentarsi” di tornare a ricoprire quel ruolo storico e più romantico che si addice alla perfezione allo stile di Wilson, e magari andare a caccia di soluzioni d’ingegno, andando a… pescare nella fucina delle R5, Tidemand, Camilli, Kopecky, Greensmith, Ingram...

Quali che siano le definizioni di così tante trattative in corso (o segretamente già chiuse), certamente tutto questo già significa un innalzamento del potenziale agonistico e spettacolare del WRC.

(E adesso siamo ancora più pronti per un’altra grande notizia)

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