WRC18. Galles 2018 in ebollizione. Un attimo di pazienza, prego…

WRC18. Galles 2018 in ebollizione. Un attimo di pazienza, prego…
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Volete sapere. Siamo qui per questo, ma non per andare avanti con notizie che sono ancora soltanto prurito e sorpasso azzardato. Ragionare, comporre scenari attendibili è un conto, trarre conclusioni per anticipare la verità solo una finta
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
3 ottobre 2018

Deeside, 29 Settembre 2018. Una volta dissi che certi “pizzini” con le vere, grandi notizie, gli scoop, non cadono di tasca a nessuno. Se poi qualcuno ha tra le mani la notizia, perché intimo, parte in causa, “persona informata sui fatti”, e se la lascia “scappare”, novecentonovantanove su mille è un disonesto, perché 9.999 su 10.000 era tenuto a mantenere il segreto. Punto.

Ci chiedete dell’unico Pilota importante di cui non si è ancora parlato, del Grande fatto piccolo da un colpo di scena, della tessera che interrompe, al momento e fino a quando non ci sarà notizia ufficiale, l’effetto domino innescato dal rinnovo del contratto triennale di Neuville con Hyundai e proseguito con il colpo a sorpresa, parliamo sempre di scelta di tempo, indovinata, motivata o no, dell’accordo biennale tra Citroen Racing e Sébastien Ogier. Abbiamo messo “al pulito” la situazione generale del mercato WRC in vista della stagione 2018, ma ci siamo fermati ai dati di fatto, che poi sono quelli che contano.

Vi abbiamo anche tenuto un po’ in sospeso, “adesso siamo pronti per un’altra grande notizia”, ma ci siamo fermati lì ove la “grande notizia” non è ancora tale, e quindi solo un bel nulla di fatto. Del resto, con un po’ di logica appena, appassionati e competenti come siete sapevate già di cosa e di chi si stava parlando. Gli elementi ci sono tutti da un po’, altri meno evidenti devono solo essere spiegati. Prendiamoci un attimo… sabbatico e continuiamo ad avere pazienza finché la matassa sarà definitivamente, completamente, ufficialmente dipanata. Ripunto.

A Deeside stanno ancora sistemando bilici e transenne, stendendo ghiaia e striscioni, montando tende e smontando vecchi trabattelli, e già tutti aguzzano la vista per vedere se il Grande si è fermato al distributore a far benzina, tutti drizzano le orecchie per capire se esplode la notizia. Ancora nulla. Questo è il meteo nel Nord del Galles e questa è l’atmosfera alla vigilia del Dayinsure Wales 2018. Già di fuoco!

Gli addetti alla preparazione del Parco Assistenza sbirciano, a loro volta, per vedere se per caso tra i camion Citroen gironzoli il tale Ogier, magari in “borghese”, le tende M-Sport vanno su alla svelta, il Team privato non ha i “palazzi” dei concorrenti “ricchi”, e non si vede nessuno, né finlandese né irlandese qua attorno. Allo “Hyundai Palace” possono stare tranquilli. Tutto pronto, e nessuna “notizia indecente” che riguardi la Squadra coreano-tedesca guidata dal belga Michel Nandan. Per questa volta la ressa è da un’altra parte. Allo “stand” Toyota la “fiera” è già andata in scena lo scorso inverno, ora ci vuole una vera novità per far saltare sulla sedia gli appassionati. Pronti!

Nuvole e pioggia, poca e un po’ di più, fino a domenica quando potrebbe anche essere meglio. Potrebbe, chi lo sa? In Galles fanno la danza della pioggia. Girano in maglietta, con un vento da Nord che fa cercare il berretto in fondo allo zaino, e vogliono il fango. Solo così il Galles è il Wales.

Ma il Wales ’18 è già un Rally super. Come si dice, nuovo, ma… antico. Una legge del 2 Febbraio scorso ha dato carta bianca alle Amministrazioni locali per chiudere strade e collegare, così, una foresta all’altra, uno “sterratone” tra gli alberi e un altro, semplicemente usando dei tratti di asfalto “civile” a uso e consumo del Rally. Poi gli spettatori volevano un ritorno in Parco Assistenza il primo giorno a ora di pranzo. Okay. Approvato. Tutti vogliono il WRC sotto casa, in città. Va bene, Llandudno, prova speciale e di tutto, davvero di tutto per una festa senza confini.

Per non parlare della battaglia. Il Galles è disseminato di castelli. Quasi tutti sono luoghi fortificati di difesa. Qualcuno anche punto strategico d’attacco. Ecco, il Wales 2018 è il castello votato all’attacco. Neuville contro… contro chi? ”Una volta” era contro Ogier, appena ieri, dopo il Turchia, contro Ogier e Tanak, oggi qualcuno dice contro Tanak e basta, Ogier ha già la testa altrove. Non credo, né Ogier né tanto meno M-Sport si lasceranno distrarre dagli eventi di mercato del momento. Anzi. Magari nella “liberazione” della notizia c’è il presupposto per essere lasciati un po’ in pace a difendere il Titolo 2017 di Ogier, Ingrassia e M-Sport e il Wales 2017 di Elfin Evans.

Buona visione.

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