WRC21. RallyRACC Catalunya. Il Via di Neuville, Hyundai

WRC21. RallyRACC Catalunya. Il Via di Neuville, Hyundai
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Piero Batini
  • di Piero Batini
RallyRACC, l’apertura è per Thierry Neuville. Strano tipo. Quando va così forte sembra un altro. Dopo 1 giorno è duello Evans-Neuville, Ogier a guardare da vicino, il solito Sordo, Tanak fuori. Solo asfalto a Salou e dintorni
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
15 ottobre 2021

Salou, Spagna, 15 Ottobre. Undicesima prova del Mondiale WRC 2021. È Spagna, anzi la Catalogna del mitico RallyRACC. Beh, mitico anche per quella configurazione esclusiva terra-asfalto che faceva impazzire tutti, Piloti, Pubblico, soprattutto i Tecnici alle prese con differenti contesti e diverse regolazioni. In ogni caso Catalunya è spettacolo, quello non manca mai a Salou, quartier generale accanto al Parco Ferrari. Manca un solo Rally alla fine del Campionato, e quello sarà il Forum8 ACI Rally Monza Italia. Spettacolo da circuito del mito, ma soprattutto, quest’anno, un bellissimo… fuori pista sulle montagne della favolosa bergamasca. Intanto qui, un tiro di schioppo da Barcellona, è di nuovo il buon sapore del RallyRACC, che non si gustava dal 2019, e possono succedere cose geniali, importanti… definitive. Una su tutte l’assegnazione del Titolo di Campione del Mondo Piloti.

Il maggiore indiziato è a far da spettatore e di guardia. Mentre là davanti duellano alla ricerca di un successo necessario, sia Evans che Neuville hanno crediti da giocare, Ogier se la spassa al terzo posto, alla fine della prima giornata relativamente comodo, venti secondi da Evans e cinque davanti a Sordo che se doveva essere pericoloso s’era già visto, data la sua voglia di Rally di Casa.

Intanto sono già fuori Katsuta, la palma del primo, e Tanak, che dall’iniziale, promettente vittoria al Monte-Carlo continua a non avere fortuna. In Spagna l’estone aggiunge un testa-coda di primo mattino alla sua corona di spine. Così stando le cose c’è poco da vedere e tanto da aspettare. In fin dei conti non c’è grande spazio per un colpo di scena in testa al Campionato, quindi val la pena di seguire il tema del giorno con maggiore rispetto.

Il protagonista della prima tappa del RallyRACC è Thierry Neuville. Bello anche se il contesto è una differenza di appena sette decimi di secondo. Nessun dubbio, tuttavia. È il Neuville che aveva lasciato la Catalogna due anni fa da vincitore, e che sembra deciso a continuare con il suo tema. Viene anche da pensare allo schiacciante Neuville di Ypres, e viene così da dimenticare per un week end quel suo insopportabile alter ego cinque volte terzo in altrettanti Rally da quando è iniziata la stagione.

Fa piacere ritrovare Neuville. Un po’ per vedere più sereno Andrea Adamo, che quest’anno è costretto ad ingoiare i rospi di una competitività non premiata, e un po’ perché Neuville è e resta una di quelle promesse che vorremmo veder mantenute, almeno una volta nella vita. Perché non è una truffa!

Per quanto riguarda il duello tra il belga e Evans, c’è un certo sbilanciamento di motivazione. Per continuare a sperare, Evans deve innanzi tutto ripetere l’exploit del fenomenale Finlandia di inizio Ottobre. Neuville è invece virtualmente tagliato fuori dalla corsa al Titolo e può e deve solo investire sul prestigio personale, di Hyundai e della Squadra. A entrambi, insomma, è vietato fallire.

Va così. Evans parte fortissimo sulla Villaplana, Neuville risponde sulla stessa frequenza al termine della Granadella. Sono due Speciali lunghe, oltre 20 chilometri, da freni arroventati e avanbracci gonfi, poi Evans si riprende nella meno “drammatica” Riba-Roja, 14 chilometri. Si va al riposo di mezzogiorno e Neuville fa intervenire sulla sua i20 Coupé. Che abbia capito cosa serve? Certo.

Il secondo giro diventa un fantastico senza storia. Neuville, e Widaeghe beninteso, vincono tutte le Speciali, e sulla seconda Granadella, un mezzo capolavoro, passano al comando del Rally. Suspence in testa, routine tra “inseguitori” frustrati. Sordo non riesce e ad avere la meglio su Ogier, Fourmaux meglio di Greensmith nel mini trenino M-Sport (niente di offensivo, questo è l’assetto standard delle Ford di quest’anno). Un po’ di eccitazione rinnovata tra i “promossi” per l’occasione. Oliver Solberg che non esagera, e un’altra buona i20 data a Nils Solans e Marc Marti, noni. Se ci si sofferma sul WRC2, si deve sottolineare che Ostberg è pesantemente attardato da una foratura, che Suninen non trova il bandolo della matassa, e che il buon, redivivo Eric Camilli passa dunque a condurre.

Sabato, seconda tappa, è un crescendo. Savalà, Querol-Les Pobles, El Montmell. Da 14 a 24 Chilometri prima del rush finale a Salou, 2 chilometri e mezzo. L’ultima volta ricordo che pioveva vagoni d’acqua e che la cittadina balneare era allagata. Ma faceva caldo, in aria e sull’asfalto.

 

© Immagini -Toyota TGR-DAM - Red Bull Content Pool – Hyundai Motorsport

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