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Xiaomi ha deciso di fare sul serio anche sulle quattro ruote. Dopo aver rivoluzionato il mondo degli smartphone e conquistato milioni di utenti con i suoi gadget smart a prezzi aggressivi, ora l’azienda cinese punta a trasformare l’auto elettrica in un’estensione naturale del suo ecosistema digitale. Il primo passo concreto in Europa è l’apertura di un nuovo centro di ricerca e design a Monaco di Baviera, città che non ha bisogno di presentazioni quando si parla di motori, innovazione e design automobilistico.
Non è un caso: la Baviera è la patria di alcuni dei marchi più prestigiosi dell’industria automotive, e insediarsi qui significa giocare direttamente sul terreno dei grandi. Il centro sarà il motore delle attività di sviluppo legate a performance dei veicoli, tecnologia EV, design e customer experience, con l’obiettivo dichiarato di alzare lo standard dei futuri modelli Xiaomi destinati al mercato globale. In poche parole: i cinesi vogliono far capire che non sono arrivati in Europa per fare tappezzeria.
Ma cosa significa davvero questo passo? Il nuovo hub bavarese non sarà un semplice laboratorio, bensì il cuore pulsante dell’innovazione europea di Xiaomi EV, con team internazionali di ingegneri e designer pronti a immaginare le auto del futuro. Qui si lavorerà a tecnologie per la guida intelligente, piattaforme EV di nuova generazione e design che strizzano l’occhio alle esigenze (e ai gusti) del pubblico europeo, notoriamente più esigente quando si parla di qualità, sicurezza e piacere di guida.
L’obiettivo è costruire un ecosistema “Human x Car x Home” in cui auto, casa e dispositivi siano connessi senza soluzione di continuità: la logica è la stessa che ha reso Xiaomi un marchio di riferimento negli smartphone, ma applicata ora alla mobilità smart. E non è un caso che l’espansione arrivi dopo il successo in Cina di modelli come Xiaomi SU7, SU7 Ultra e YU7, che hanno dimostrato come l’azienda non sia solo un’outsider improvvisata ma un competitor capace di sfidare i big del settore.
Con l’ingresso nel mercato europeo fissato per il 2027, questa mossa è un segnale forte: Xiaomi vuole sedersi al tavolo dei grandi, e per farlo ha deciso di partire proprio dal cuore dell’Europa. Certo, qualcuno potrebbe sorridere all’idea che il marchio dei telefoni low cost sfidi i colossi tedeschi in casa loro, ma ricordiamoci che ridevano anche quando disse di voler mettere i bastoni tra le ruote ad Apple.