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Si chiama Maserati MCPura e rappresenta la nuova interpretazione della sportività secondo il Tridente. Un nome che è già un manifesto: “MC” per Maserati Corse, “Pura” per sottolineare la volontà di tornare all’essenza della guida. Sotto la scocca, la stessa base tecnica della MC20, cui si aggiunge qualche affinamento estetico e qualche rifinitura sul piano tecnico. Un’auto capace di fondere design, artigianalità e tecnologia, costruita intorno all'ormai iconico motore V6 Nettuno, e pensata per emozionare sia su strada che in pista. L’abbiamo provata nella sua versione Cielo, la variante con tetto retrattile elettrocromico, sulle curve del Passo del Bracco. Il risultato? Un’esperienza di guida che riporta alle origini del piacere meccanico, con una raffinatezza da vera Maserati moderna.
La MCPura nasce sulla stessa architettura della MC20, introducendo alcune novità estetiche e tecniche che ne rifiniscono l'identità. A colpo d’occhio spicca la “bocca da squalo”, ispirata alle Maserati da competizione degli anni Cinquanta, con prese d’aria più ampie e uno splitter disponibile in tre finiture: fibra di carbonio, nero lucido o nero opaco. Anche il posteriore è stato aggiornato, con un estrattore ridisegnato e nuove aperture per migliorare il raffreddamento, in parte derivate dalla GT2 Stradale.
Sotto la pelle resta protagonista il telaio monoscocca in fibra di carbonio, sviluppato con Dallara, che pesa appena 100 kg e garantisce rigidità da vettura da corsa. Le sospensioni a doppio braccio oscillante utilizzano la tecnologia Skyhook di Marelli, capace di adattare in tempo reale lo smorzamento per mantenere l’assetto neutro anche nelle frenate più decise.
Il cuore resta il V6 Nettuno 3.0 biturbo, un gioiello della tecnica con accensione a precamera, lubrificazione a carter secco e turbine che lavorano in controfase. Sprigiona 630 CV e 730 Nm di coppia, costanti tra 3.000 e 5.000 giri, con trazione posteriore e cambio doppia frizione a 8 rapporti fornito da TRMEC. Il peso totale è di 1.475 kg, lo 0-100 km/h si brucia in 2,9 secondi, e la velocità massima dichiarata è di 325 km/h. Numeri da supercar, ma con un’anima da GT: l’obiettivo non è solo la prestazione pura, bensì la fluidità e un comportamento dinamico in grado di rendere questa vettura alla portata di tutti.
Piccoli affinamenti hanno riguardato l'abitacolo, ora interamente rivestito in Alcantara. Una scelta che strizza l'occhio alle competizioni: più leggero della pelle, riduce lo scivolamento e migliora la presa - nel caso del volante, anch'esso ridisegnato nella parte alta. Invariato il resto, con i tradizionali paddle fissi, in fibra di carbonio, e uno schermo al centro della plancia che permette di controllare pressoché ogni funzione della vettura, ad esclusione del cambio, il cui selettore rimane sul tunnel centrale, assieme al rotore per la scelta delle modalità di guida. Sulla Cielo merita di essere segnalata, inoltre, la presenza del tetto retraibile realizzato in cristalli liquidi. Proprio quest’ultimo può oscurarsi o diventare trasparente premendo un tasto: un dettaglio hi-tech che esalta la doppia anima della vettura, sportiva ma raffinata.
La prova su strada, lungo le curve del Passo del Bracco, racconta una Maserati capace di emozionare ma anche di sorprendere per il suo equilibrio, a patto di comprenderne fin dall'inizio il DNA e le attitudini.
Il primo impatto è quello di un’auto facile, comunicativa, sincera. Lo sterzo è diretto e preciso, ma non eccessivamente rigido: non serve essere un pilota per godersela. È un comando che trasmette sicurezza, coerente con la filosofia di Maserati di offrire una sportiva utilizzabile ogni giorno.
Il V6 Nettuno esplode di carattere: il sound è pieno, mai invadente, con quel “respiro” tipico dei due turbo in controfase. In rilascio, la valvola wastegate regala un sibilo appagante, come se ricordasse che sotto la carrozzeria pulsa un cuore da corsa.
Il cambio a doppia frizione a otto rapporti (fornito da TRMEC) è rapidissimo in modalità Corsa, ma resta fluido in automatico, rendendo l'auto realmente a portata di chiunque, nei contesti urbani.
I driving mode modificano sospensioni, risposta del gas e logica del cambio, ma lo sterzo resta costante: una scelta voluta, per garantire coerenza e prevedibilità in ogni condizione. In modalità Sport, la MC Pura è incisiva e coinvolgente, ma è in Corsa che si fa brutale: niente traction control, niente ABS, solo il pilota e 630 cavalli da gestire con rispetto, con l'aggiunta degli scarichi "aperti".
La sensazione di grip è notevole, anche se il limite — su strada aperta — è praticamente impossibile da raggiungere. La vettura comunica sempre, senza mai mettere in difficoltà.
Il sistema brake-by-wire rappresenta forse l'unico elemento in grado di muovere qualche perplessità: la risposta del pedale, per quanto eviti di rendere il comando al limite dell'inutilizzabile nell'utilizzo rilassato (come capita su alcune competitor), tende a risultare a tratti poco prevedibile nella risposta. Un comportamento probabilmente influenzato dalla presenza di dischi carboceramici, particolarmente variabili nella risposta, in base alle temperature di esercizio.
Se siete alla ricerca di una GT con cui attraversare l'Europa in giornata, l'MCPura non è l'auto per voi. Parca nello spazio a bordo, molto presente, dal punto di vista della rumorosità, è più sportiva che confortevole. E però, se state cercando l'auto sportiva "definitiva", quella con cui segnare il tempo al Nürburgring, la GT2 Stradale è il modello su cui dovrete rivolgere lo sguardo. A chi è destinata, quindi questa MCPura?
Maserati MCPura è un’auto che non si compra per necessità, ma per passione. MCPura è puro — per l'appunto — piacere di guida, puro godimento ad ogni affondo sull'acceleratore, ad ogni inserimento e, forse, più di ogni altra cosa, ad ogni sguardo sulle sue linee, le sue superifici, i suoi materiali.
Costa tanto — 232.200 euro la coupé, 267.900 euro la versione Cielo — ma chi la sceglie non lo fa per motivi esclusivamente razionali. Chi individua in questa MCPura la sua auto dei sogni sceglie la bellezza del gesto meccanico, la purezza del design Made in Italy, l’orgoglio di una storia impareggiabile. In un’epoca di elettrificazione e silenzio, MCPura è un inno alla combustione, un promemoria del perché amiamo ancora le auto che vibrano, urlano e ci fanno sentire vivi.
Motore: V6 Nettuno 3.0 litri biturbo
Potenza massima: 630 CV
Coppia massima: 730 Nm tra 3.000 e 5.000 giri/min
Trazione: posteriore
Cambio: automatico a doppia frizione a 8 rapporti (fornitore TRMEC)
Telaio: monoscocca in fibra di carbonio
Sospensioni: doppio braccio oscillante con controllo elettronico Skyhook
Peso: 1.475 kg
Accelerazione 0-100 km/h: 2,9 secondi
Velocità massima: 325 km/h
Prezzo: da 232.200 euro (coupé) a 267.900 euro (versione Cielo)
Produzione: Modena, Italia
La Maserati MC Pura è disponibile anche all’interno del programma di personalizzazione “Fuori Serie”, che consente al cliente di scegliere materiali, colori e finiture su misura per creare una vettura unica.
Quanto costa la Maserati MCPura?
A partire da 232.200 euro per la coupé, 267.900 euro per la versione Cielo.
Che motore monta la MCPura?
Il V6 Nettuno 3.0 biturbo da 630 cavalli e 730 Nm.
Qual è la differenza tra MCPura e MC20?
Design aggiornato, nuove prese d’aria, abitacolo rivisto in Alcantara, fine tuning risposta brake-by-wire, cambio e sospensioni elettroniche.
È difficile da guidare?
No, sorprendentemente equilibrata: una sportiva accessibile anche nel traffico.