Renault Espace

Renault Espace
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Tanto spazio per 175 cavalli…
8 febbraio 2006

Cosa succede se il 2.0 litri turbodiesel più potente sul mercato incontra una monovolume che è da oltre vent’anni un punto di riferimento nella propria categoria? Per scoprirlo abbiamo messo alla prova la Renault Espace equipaggiata con il 2.0 dCi da 175 CV, propulsore che sulla carta promette di assicurare prestazioni di rilievo con consumi contenuti: esattamente tutto quello si potrebbe chiedere ad una vettura che sembra studiata in ogni dettaglio per garantire il massimo piacere di viaggiare.

On the road
Sì, perché a bordo dell’Espace si ha immediatamente l’impressione di poter viaggiare all’infinito, complice un abitacolo spazioso e luminoso (non che ci aspettassimo qualcosa di diverso, per la verità, vista la categoria di appartenenza) e un’autonomia di oltre 800 km.
La nostra prova, quindi, per una volta parte proprio dall’abitacolo, dove i cinque passeggeri (ma volendo c’è anche la Grand Espace da 7 posti, più lunga di 20 cm) godono di una grande libertà di movimento. Davanti lo spazio è davvero ampio in tutte le direzioni, i vani portaoggetti sono numerosi e capienti, pur senza raggiungere certi record della concorrenza, che per altro sembrano un po’ fini a se stessi (a qualcuno servono davvero più di 20 scomparti?). La strumentazione, collocata al centro della plancia, è facilmente leggibile ed è ben visibile anche ai passeggeri, particolare che contribuisce ulteriormente a creare un ambiente molto gradevole per questi ultimi. Gli indicatori sono digitali, ma ben leggibili, e immediatamente alla loro destra è collocato l’ampio display a colori del navigatore satellitare, che integra anche i comandi dell’impianto stereo. Quest’ultimo è collocato in uno scomparto al centro della plancia che può celarne la presenza anche quando è in funzione: per gestirlo infatti si possono utilizzare i comandi posti dietro il volante oppure un pratico telecomando. Gradevole, infine, il design della plancia, all’insegna del minimalismo.
Anche chi siede dietro, naturalmente, può contare su tanto spazio, con qualche limite solo in altezza per i posti laterali, a causa del condotto dell’aria condizionata: per mantenere del tutto piatto il pavimento, infatti, le bocchette per i sedili posteriori sono collocati sul padiglione, in una posizione che per la verità può infastidire chi è particolarmente sensibile ai getti d’aria diretti (le bocchette si possono comunque parzializzare o chiudere).
Il vano di carico può arrivare fino a 2.860 litri (!) ribaltando o eliminando i sedili posteriori. Questi possono inoltre scorrere su delle rotaie, garantendo così un’ottima flessibilità in funzione delle esigenze di trasporto.

 

Insomma, un abitacolo davvero spazioso, ma l’Espace – che è lungo 4656 mm, largo 2104  con gli specchietti e alto 1801) eccelle anche sotto altri aspetti, come ad esempio la luminosità, grazie alla linea di cintura relativamente bassa, ai montanti sottili (che garantiscono un’ottima visibilità in tutte le direzioni, molto utile nel traffico o in fase di manovra) e al tetto panoramico apribile di cui era dotato l’esemplare in prova, per altro completo di un’utile pannello scorrevole (elettrico) quando si desidera ripararsi dal sole.

U
n abitacolo da dieci e lode, quindi, per il quale si può recriminare solo sulla disposizione di alcuni comandi secondari, in particolare quelli al volante. A questo riguardo, il blocchetto di controllo dell’impianto stereo non risulta molto intuitivo. Il volante ospita anche i comandi del cruise control e del limitatore di velocità, ma inspiegabilmente non quello per la loro attivazione, che è collocato sulla plancia in basso a sinistra. Qualche dubbio ci viene anche dal joystick posto tra i sedili, per la gestione del navigatore e di altre regolazioni secondarie: è certamente più immediato rispetto ad analoghi sistemi installati sulla concorrenza tedesca, ma costringe a distogliere lo sguardo dalla strada e anche se si raccomanda di non usarlo in movimento, abbiamo la sensazione che in molti clienti la tentazione e la pigrizia possano prevalere sul buon senso e sulla sicurezza…

Prestazioni e consumi ai vertici, il comfort quasi
Una volta in movimento, la risposta al primo affondo sull’acceleratore ci ricorda subito che questa è la monovolume turbodiesel di 2 litri più potente sul mercato: le accelerazioni sono sempre molto rapide (con la nostra strumentazione X-Crono-T abbiamo rilevato un tempo di 10,67 secondi per passare da 0 a 100 km/h), consentendo di portare a termine in pochi secondi eventuali sorpassi, anche quando si viaggia a pieno carico. La mole della vettura, che pesa 1780 kg, sembra improvvisamente un dato trascurabile ed emerge solo nelle riprese con le marce alte, quando risulta preferibile scalare un rapporto.
Nessun problema, naturalmente, sul fronte della velocità di crociera: a 130 km/h il propulsore dà quasi l’impressione di sonnecchiare, riprendendo in sesta con grande efficacia. Del resto la velocità di punta dichiarata, pari a 204 km/h, è un chiaro segnale del potenziale dell’Espace con questa unità.
Ottimi anche i consumi dichiarati: 9,3 litri per 100 km in città, 6,5 nei percorsi extraurbani e 7,4 nel ciclo misto.

 

Con questo 2.0 litri turbodiesel da 175 Cv, quindi, l’Espace sembra trovare il compromesso ideale tra prestazioni brillanti e costi di gestione contenuti, non facendo rimpiangere il più prestigioso – ma anche costoso – V6 dCi da 180 CV, che rimane comunque in listino. Beh, quasi mai: a fronte delle sue indubbie doti, infatti, il quattro cilindri francese per forza di cose presenta una rumorosità e vibrazioni maggiori rispetto ad un’unità plurifrazionata, limitando un po’ il comfort di marcia, che altrimenti sarebbe di ottimo livello.  Sia chiaro: nel 2.0 litri questi difetti non sono maggiori rispetto a quanto si può riscontrare in propulsori di analoghe caratteristiche della concorrenza, ma stridono un poco con lo spirito della vettura. Analogamente, su una vettura pensata innanzi tutto per il comfort riteniamo naturale la scelta del cambio automatico, che però è disponibile solo con il V6.

Per altro il cambio manuale a sei rapporti dell’esemplare in prova ha evidenziato una buona manovrabilità, anche se si tratta di un comando di impostazione turistica. Lo stesso discorso si può estendere anche allo sterzo, mentre l’impianto frenante è apparso potente, ma con un pedale un po’ troppo sensibile.
Buona la tenuta di strada, con un comportamento sempre sincero e il retrotreno che non evidenzia mai, se non in situazioni estreme, la tendenza ad allargare. Per altro il rollio piuttosto accentuato ha il pregio di avvertire con ampio anticipo il guidatore dell’avvicinarsi al limite di tenuta.
Buona, infine, anche la capacità di assorbimento delle sconnessioni.

Quanto costa?
Il listino della renault Espace con il 2.0 dCi da 175 CV parte da 36.950 euro, con una dotazione che già nell’allestimento base comprende tutto ciò che è veramente necessario: fari bi-xeno, ABS  con ASR, ESP, cruise control e limitatore di velocità, climatizzatore automatico, chiave elettronica, servosterzo, computer di bordo e radio con cd.
La gamma Espace, comunque, parte da 26.150 euro.

Da compare perchè:
- rapporto ottimale prestazioni\costi di esercizio
- qualità di vita a bordo sempre elevata
- design personale e gradevole

Da rivedere:
- un migliore isolamento del propulsore migliorebbe ulteriormente il già elevato comfort
- la disposizione di alcuni comandi è migliorabile
- i desili posteriori, se abbattuti, non "scompaiono" nel pianale come su alcune vetture concorrenti

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  • Prezzo da 43.700
    a 48.500 €
  • Numero posti 7
  • Lunghezza 472 cm
  • Larghezza 183 cm
  • Altezza 164 cm
  • Bagagliaio da 477
    a 1.714 dm3
  • Peso 1.773 Kg
  • Segmento Suv e Fuoristrada
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