Giandomenico Basso: «Il mio CIR 2014 sarà... a tutto Gas!»

Giandomenico Basso: «Il mio CIR 2014 sarà... a tutto Gas!»
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Titolo raccapricciante, vero? Ma quando ricapiterà di poter trasporre un luogo comune in una curiosa e avvincente realtà? Ecco la nuova Ford Fiesta R5 alimentata a GPL con cui Giandomenico Basso correrà il CIR | <i>P. Batini</i>
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
13 marzo 2014

Il 7 marzo BRC ha presentato il suo nuovo programma Rally. Giandomenico Basso correrà la stagione del CIR con una Ford Fiesta R5 alimentata a Gas. Se non è una notizia questa! L’immaginario, soprattutto di chi ha una certa età, può far un minimo di fatica a “ingoiare il rospo”. Si era abituati a pensare i conduttori di auto a gas tutt’altro che dei piloti e alle prese con un armamentario non sempre facile da far funzionare.

Ma la realtà è decisamente un’altra, ed è un argomento che ci autorizza a parlare dei famosi passi da gigante del progresso tecnologico. Una realtà, inoltre, che trasfusa nelle turbolenze odierne, è solo una fonte inesauribile di spunti di meraviglia. Al di là del “chiasso” che ha fatto la notizia, quello che conta è lo spessore del progetto, e la sua quanto mai pertinente collocazione nell’ambito di una visione eccezionalmente moderna e attuale di un importante fronte di problematiche, sociali, economiche, anche etiche.

L’altro aspetto che fa enormemente piacere è che Giandomenico Basso arriva all’Italiano 2014 con un programma che include l’intero Campionato. L’anno scorso lo avevamo visto vincitore della gara di apertura al Ciocco ma consapevole che la sua stagione sarebbe stata gioco forza altalenante e dipendente dalle opportunità, e alla fine della stagione vincitore al San Remo ancora in una posizione analoga in rapporto con il suo futuro. Ora quelle nebbie sono dissipate.

Fantastico! Prima di tutto mi pare che la buona notizia sia che potrai partecipare a tutto il Campionato. L’anno scorso non era stato così, si viveva quasi alla giornata. Come sei riuscito a pianificare?
«La direzione BRC mi ha avvicinato esponendomi il loro progetto. All’inizio pensavo che fosse una cosa un po’ campata in aria, ma mi ha colpito il fatto che loro credono molto nel loro sistema, e che lo ritengono comunque allineato, a livello di prestazioni, ai sistemi di alimentazione a benzina. Quando ne abbiamo iniziato a parlare seriamente, sin dalla prima volta il progetto mi è piaciuto. Mi ha impressionato trovare gente così appassionata e che crede così tanto nel nostro sport. Il Presidente, Mariano Costamagna, il Responsabile del Team Mariano Fissore, i tecnici guidati da Gabriele Rizzo, le persone che lavorano attorno a questo progetto, sono tutti dei grandi appassionati. Ci siamo piaciuti subito, ne abbiamo discusso e ci siamo messi immediatamente al lavoro. BRC è una multinazionale leader nella realizzazione di impianti a gas per autotrazione. L’azienda ha deciso di promuovere il Marchio, i loro componenti e il loro nuovo sistema LDI LPG attraverso un’operazione di marketing molto ben coordinata nel mondo del Motorsport».

La direzione BRC mi ha avvicinato esponendomi il loro progetto. Mi ha colpito il fatto che loro credono molto nel loro sistema, e che lo ritengono comunque allineato, a livello di prestazioni, ai sistemi di alimentazione a benzina. Mi ha impressionato trovare gente così appassionata e che crede così tanto nel nostro sport


Andiamo subito al sodo. Che vantaggi può avere questo tipo di alimentazione?
«Nell’utilizzo stradale il sistema LDI LPG sviluppato da BRC garantisce un costo chilometrico ridotto rispetto all’alimentazione a benzina, in ogni caso con le stesse prestazioni e con un abbattimento delle emissioni. Mi hanno spiegato che le emissioni di CO2 sono ridotte del 15%, e quelle di particolato praticamente annullate».


Quali, invece, gli svantaggi? O le difficoltà?
«Se parliamo di vetture stradali, nessuno svantaggio. Nel caso della “mia” Fiesta R5, invece, volume, peso e posizionamento dei serbatoi di GPL rappresentano un handicap, perché creano condizioni di bilanciamento diverse. Attualmente i serbatoi del GPL sono dietro, nel “baule” della macchina, se poi ci metti sopra la seconda ruota di scorta, con queste macchine, la diversa distribuzione dei pesi si sente. È, però, un problema che sapevamo di dover affrontare e che cercheremo almeno di ridurre o azzerare nel corso della stagione».


Che differenze di comportamento o di prestazioni ti aspetti?
«Abbiamo iniziato a lavorare su una messa a punto specifica della macchina in funzione della variazione di peso e della sua distribuzione. I primi riscontri sono buoni, ma abbiamo ancora tanto lavoro da fare. Dove, poi, siamo posizionati rispetto agli altri, beh, questo lo scopriremo al Ciocco e nelle prime gare. Senza allarmismi, però, sappiamo di avere a disposizione un largo margine di miglioramento».

Ma non è che poi la macchina funziona anche a benzina?
«Sì, lo so, ho sentito ventilare il “sospetto”. Ecco, partirà a benzina, poi via di manettino e passa a gas, eccetera. Rassicuratevi, la macchina è “a tutto gas”. Questo nuovo sistema ci consente di avviare, partire e di correre solo a gas. Siamo completamente indipendenti dalla necessità di utilizzare altri carburanti. La macchina funziona a GPL e non abbiamo nessun altro tipo di alimentazione».


Dal punto di vista del regolamento, ci sono particolari attenzioni o norme da tenere presente?
«La tecnologia di BRC è già applicata alle vetture da corsa alimentate a gas, sia in circuito sia nei Rally, da diversi anni, ed esisteva già una regolamentazione CSAI inerente le vetture alimentate con carburanti alternativi. È stato necessario declinare questa regolamentazione in funzione delle vetture R5 e del sistema LDI LPG, ma le basi per farlo erano già solide».

La tecnologia di BRC è già applicata alle vetture da corsa alimentate a gas, sia in circuito sia nei Rally, da diversi anni, ed esisteva già una regolamentazione CSAI inerente le vetture alimentate con carburanti alternativi. È stato necessario declinare questa regolamentazione in funzione delle vetture R5 e del sistema LDI LPG, ma le basi per farlo erano già solide


Come farai a fare “benzina” durante il Rally?
«Il regolamento prevede che ci si rifornisca ai distributori lungo il percorso, come una vettura normale, oppure con un opportuno sistema di rifornimento direttamente nelle zone di refuelling dei Rally, esattamente come avviene per le vetture diesel o a benzina».

A parte la macchina, parliamo un po’ di te. Hai altri programmi, oltre al CIR?
«Come sai, a me è sempre piaciuto correre all’estero, ed è naturale che mi piacerebbe fare delle gare fuori dall’Italia, ma in questo momento questo progetto mi sta coinvolgendo molto, e quindi non ci penso. Magari in futuro ne parlerò con la squadra».

Mi pare che l’inizio di stagione sia un po’ più ottimistico rispetto all’anno scorso. Che ne pensi?
«Ma, guarda, in fondo io sono quasi sempre molto sereno. Sappiamo che è un mondo difficile ed è già difficile viverci. Se corri devi già ritenerti fortunato. Quindi io non mi sono mai lamentato, ho sempre cercato di fare le mie gare, e se riuscivo a fare l’intero Campionato, tanto meglio. È normale che quest’anno io sia ancora più tranquillo, questo progetto è molto solido e mi offre una prospettiva a più lungo termine. Ma sono sempre sereno, anche quando c’è da sudare un po’ di più per arrivare. Siamo consapevoli di aver ancora un po’ di lavoro e non abbiamo nessuna pressione addosso».

Ti piace la tua nuova macchina?
«Si, mi piace. La macchina è bella, e l’azienda anche. BRC è una bella azienda e il nostro è un bel progetto. Ed è molto bello che BRC abbia deciso di investire nella promozione del marchio attraverso lo sport dei motori e i Rally. Loro credono nel Motor Sport e lo vogliono utilizzare per promuovere la loro attività. Trovo che sia una cosa molto bella».

Al Ciocco da Campione del Rally in carica. Ci riproviamo? Quali sono gli avversari che vedi per il Ciocco e per il Campionato?
«Noi ci proviamo sempre, e una cosa è certa, non ci sarebbe neanche bisogno di dirla: daremo il massimo. Mi è già capitato, per fortuna, di aver vinto una gara e di ripresentarmi l’anno dopo, e questa non turba la mia tranquillità. Siamo consapevoli che a noi occorrerà un po’ di tempo per essere a punto, quindi per il momento direi che i favoriti al successo sono altri, e questo vale sia per il Rally del Ciocco che per il Campionato. Inutile dire, anche, che cercheremo quanto prima di sovvertire questo pronostico».

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