Rally di Roma Capitale. È De Tommaso-Ascalone, Skoda

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Roma da brividi, Roma Capitale di spettacolo e contenuti agonistici. Sul podio anche Campedelli e Bonato. Gara eccellente, ma sfortunata di Crugnola, 5°, e Basso, ritirato. Il fronte italiano inviolabile all’assalto straniero
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
25 luglio 2022

Roma Capitale, 24 Luglio. E finalmente è Daniano De Tommaso e Giorgia Ascalone. La Skoda Fabia Rally2 Evo è al centro del podio del Rally di Roma Capitale, ai lati l’omologa di Simone Campedelli e Nadia Canton e la Citroen C3 Rally2 di Yoann Bonato e Benjamin Boulloud. Rally bellissimo, spettacolo eccitante, contenuti di livello sopraffino, è un thriller agonistico in almeno quattro fasi fondamentali, un flusso di episodi chiave e di colpi di scena da capogiro.

Intanto è Campionato Europeo, il che significa che l’Italiano deve svegliarsi e salire di livello. Il doppio di chilometri e un esercito di pretendenti che viene da tutta Europa. Il fronte battaglia diventa molto esteso e… pericoloso. In altre parole, è la prova del fuoco del Rally italiano. Grazie Max Rendina per aver reso tutto questo possibile.

Il primo dubbio è fugato rapidamente, gli stranieri non passano. Sono gli italiani a incidere le tavole della legge del Rally, presto e con inaspettata autorità. Sin dalle prime battute il concetto è chiarissimo. Giandomenico Basso vince l’eccezionale prova del Colosseo, Damiano De Tommaso va subito in testa, alla fine del primo giro di Prove Speciali il primo podio dice De Tommaso, Basso, Crugnola. Gi avversari più pericolosi, Llarena, Bonato, Torn, sono “trasparenti” per il CIAR ma anche… di fatto, costretti a inseguire con sempre maggiore difficoltà.

Alla fine del primo giorno di gara, oltre 90 chilometri in 6 Speciali, gli italiani hanno vinto tutte le frazioni cronometrate, Basso, De Tommaso e Crugnola due volte ciascuno. Nel finale Crugnola è cresciuto molto e ha scavalcato De Tommaso in testa. L’unica nota stonata del giorno è la doppia partenza anticipata di Basso, che vuol dire 1 minuto e 10 di penalità e l’uscita dal giro di classifica che conta. Cosicché Campedelli sale al terzo posto alle spalle di Crugnola e De Tommaso. Bonato, Llarena e Tempestini all’inseguimento, ma ormai a più di mezzo minuto di distacco.

Il Roma Capitale sembra avviato al monologo di una Domenica italiana senza scosse, ma non è così, arrivano i colpi di scena. L’inizio è pacifico, poi arriva la lunghissima, 32 chilometri, Rocca di Cave – Subiaco. Crugnola, che iniziava ad amministrare, accusa un misterioso problema di acceleratore che lo rallenta vistosamente, Basso, che non si era piegato al destino delle penalità, è definitivamente fuori gioco per un incidente. Fuori anche Andolfi, De Tommaso torna al comando con quasi venti secondi di vantaggio. È la svolta finale del Rally.

L’ultimo giro di Prove è lo show di Crugnola e del ceko Mares. De Tommaso non deve far altro che gestire allegramente un vantaggio che cresce fino a oltre 20 secondi e cala fino a dieci sotto lo striscione d’arrivo, in una perfetta azione di controllo che gli vale il successo forse più importante della carriera. Dopo l’affermazione al Targa Florio del Maggio scorso, il primo successo nell’Europeo è un tassello importante da inserire in un curriculum che vira all’eccellenza. Nel finale Bonato supera Llarena il podio si completa definitivamente: De Tommaso-Ascalone, Skoda, Campedelli-Canton, Skoda, Bonato-Boulloud, Citroen. Crugnola, che si deve accontentare del quinto posto, resta al comando dell’Italiano, 101,5 punti contro i 92 di De Tommaso e i 62 di Andolfi. Del CIAR si riparla alla fine di Agosto con il 2 Valli.

© Immagini – ACI Sport – Bettiol – OSE – Hyundai Motorsport - Sparco

10° Rally di Roma Capitale. Classifica Finale Assoluta:

1. De Tommaso-Ascalone (Skoda Fabia Rally 2 Evo) in 1:52'37.5; 2. Campedelli-Canton (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 10.4; 3. Bonato-Boulloud (Citroen C3 Rally2) a 27.6; 4. Llrena-Fernandez (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 27.9; 5. Crugnola-Ometto (Citroen C3 Rally2) a 1'06.7; 6. Tempestini-Itu (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 1'11.7; 7. Pardo-Perez (Skoda Fabia Rally 2) a 1'14.3; 8. Grzyb-Binieda (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 1'35.7; 9. Csomòs-Nagy (Skoda Fabia r5) a 1'51.4; 10. Ciuffi-Gonella (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 2'23.1; 11. Herczig-Czako (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 2'27.5; 12. Torn-Jarveoja (Ford Fiesta MK2) a 2'53.7; 13. Battistolli-Fappani (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 3'06.2; 14. Astier-Vauclare (Alpine A110 RGT) a 3'40.9; 15. Von Thurn und Taxis-Ettel (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 4'14.3; 16. Rusce-Paganoni (Hyundai i20 N Rally 2) a 5'24.6; 17. Kotarba-Kotarba (Citroen C3 Rally2) a 6'57.5; 18. Sulpizio-Angeli (Skoda Fabia Rally 2 Evo) a 7'05.4; 19. Virves-Magalhaes (Ford Fiesta Rally3) a 7'24.5; 20. Pellier-Pelamourgues (Opel Corsa Rally4) a 7'53.2

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