Alfa Romeo Tonale, il designer Alessandro Maccolini: «È dinamica e sensuale»

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Emiliano Perucca Orfei
Il Chief Designer della Alfa Romeo Tonale, Alessandro Maccolini, parla della concept della casa del Biscione mostrata al Salone di Ginevra 2019
7 marzo 2019

Una delle novità più attese del Salone di Ginevra 2019 è sicuramente l'Alfa Romeo Tonale, concept che anticipa le forme del nuovo SUV della casa del Biscione. Per capirne più da vicino la filosofia progettuale, alla kermesse ginevrina abbiamo parlato con il papà della Tonale, il Chief Designer Alessandro Maccolini. 

Complimenti per la Tonale. Quanto avete lavorato al progetto?

Alessandro Maccolini: «Ci abbiamo lavorato tanto e poco. Tanto perché ovviamente è una macchina che richiede molta attenzione e poco perché comunque per preparare qualcosa per Ginevra i tempi non sono mai lunghi e si arriva sempre in affanno».

Nonostante la compattezza, la Tonale è una vettura con un’ottima presenza scenica…

«Il nostro primo obiettivo era quello di non fare una piccola Stelvio: questo era il modo in cui il progetto era stato presentato dalla stampa. Questo era un problema, dovevamo assolutamente differenziarci, fare in modo che questa macchina avesse una sua identità. Stelvio è una macchina bellissima, fatta di muscolarità, di potenza. Tonale appartiene ad un segmento diverso, più basso, e in qualche modo deve anche spaventare meno. È una macchina guidabile da chiunque».

I muscoli li avete messi, però…

«I muscoli ci sono, però li abbiamo fatti per sottrazione. Non c’è l’aggiunta di volume, ma la diminuzione, proprio per lasciare la macchina leggera, dinamica e snella».

La concept Alfa Romeo Tonale al Salone di Ginevra 2019
La concept Alfa Romeo Tonale al Salone di Ginevra 2019

Ci racconti i dettagli più interessanti della Tonale.

«Come in tutte le Alfa Romeo, anche per la Tonale il frontale è il biglietto da visita della vettura. Lo scudetto appare in tutta la sua unicità: oggi questo elemento diventa il protagonista, non è più parte del paraurti, ma presenta una tridimensionalità molto marcata. Il frontale, molto verticale, nasce con la fiancata della macchina, che riprende il concetto di GT Line, questa linea tesa che dal posteriore arriva fino all’anteriore e porta il frontale ad inclinarsi in avanti».

«Questo fa in modo che la macchina sia estremamente dinamica, anche se verso il posteriore la linea tende a cadere. Si tratta di un retaggio storico: ricorda la GT Junior. C’è la linea di carattere, che insieme alla GT Line danno rigore alla fiancata. Il modellato, la sensualità, tipica di Giulia e Stelvio, le troviamo più in basso».

Passando al posteriore, il profilo dei gruppi ottici è decisamente affilato…

«Sì. Abbiamo voluto far parlare i volumi per quanto riguarda le proporzioni della macchina: i fari anteriori e posteriori diventano degli elementi super tecnologici, che vanno ad arricchire questi volumi. Non sono dei semplici fanali, sono una vera e propria firma luminosa, un tratto grafico che va ad arricchire il posteriore».

«Tornando sui volumi, la peculiarità di questa macchina è che molto dinamica, molto snella, molto agile. Il lunotto è molto avvolgente. C’è un melange di elementi, di riferimenti storici, del passato più o meno recente, messi insieme. Questo arricchisce il nostro stile e la nostra cultura».

Il posteriore dell'Alfa Romeo Tonale visto al Salone di Ginevra 2019
Il posteriore dell'Alfa Romeo Tonale visto al Salone di Ginevra 2019

C’è più tecnologia all’interno della Tonale, ma anche all’esterno: si vedono, ad esempio, le telecamere al posto degli specchietti…

«Abbiamo usato le telecamere per enfatizzare l’aspetto concept della vettura, ma, come si può vedere, non abbiamo rinnegato il volume di un oggetto che fa parte dello stile della macchina. Se si toglie uno specchietto da una macchina, è come se mancasse qualcosa. L’alluminio che gira intorno allo specchio dà valore all’elemento».

L’interno è inclusivo, ma è fatto di materiali esclusivi

«Passando agli interni, abbiamo usato diversi materiali: l’alluminio, la pelle. Ci sono dei volumi molto particolari: i sedili e il volante diventano tutt’uno e avvolgono il conducente. Il tunnel centrale e i pannelli delle portiere, in questa fase concettuale, sono un’estremizzazione del concetto del nostro DNA: i colori segnalano lo spirito della vettura, la modalità di guida».

«Quanto all’infotainment, per noi deve essere utile, non invasivo. Quello della Tonale è più complesso dei sistemi visti su Giulia e Stelvio, fornisce informazioni interessanti, come quelle legate al merchandising e agli eventi di Alfa. L’interno è inclusivo, ma è fatto di materiali esclusivi. I sedili singoli danno l’idea a chi è passeggero di vivere la stessa esperienza di avvolgimento del conducente».  

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