VW Maggiolino Dune (buggy) [Video prime impressioni]

  • Voto di Automoto.it 7.5 / 10
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Abbiamo assaggiato il Volkswagen Maggiolino Dune, inedito allestimento ispirato ai leggendari buggy degli anni '60
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
1 giugno 2016

“Come with me for fun in my buggy”. Così recitava la celebre canzone di “Altrimenti ci arrabbiamo”, uno dei film di maggior successo con Bud Spencer e Terence Hill. Lo confessiamo. Appena abbiamo visto il nuovo Volkswagen Maggiolino Dune non abbiamo resistito e abbiamo iniziato a canticchiarla. E’ stato un meccanismo quasi automatico. Questa nuova versione del Beetle infatti si ispira in maniera esplicita ai leggendari dune-buggy comparsi in California negli anni ’60 e ’70. Divenuti celebri in Italia proprio grazie ai nostri due eroi del grande schermo, impegnati a difendere ad ogni costo il loro buggy “rosso, con capottina gialla”. 

Dal vivo: com’è fuori

Il Dune eredita per prima cosa tutte le novità stilistiche del recentissimo restyling del Maggiolino. Il frontale guadagna una nuova fascia inferiore, con prese d’aria più grandi, mentre dietro arrivano nuovi gruppi ottici a led. Tecnologia più classica invece davanti, dove troviamo ancora fari bi-xeno con indicatori di direzione e luci fendinebbia alogeni. La versione Dune in ogni caso rende omaggio ai buggy originali grazie ad una maggiore altezza da terra, si parla di qualche millimetro in più, ma soprattutto ad una caratterizzazione estetica ispirata al mondo off-road. Davanti e dietro troviamo sottoscocca di protezione, mentre modanature in plastica nera rinforzano passaruota e fiancate, dove non manca una grafica dedicata con logo “Dune”. Completano il quadro cerchi in lega dedicati bi-colore da 18 pollici e pinze freno di colore rosso.

Dal vivo: com’è dentro

La personalizzazione continua all’interno, dove spicca la plancia in tinta con il colore della carrozzeria Sandstorm Yellow Metallic, ripreso anche sui pannelli porta. Davvero sfiziosa la plancetta centrale con i tre strumenti analogici (temperatura olio, cronometro e pressione del turbo), mentre la strumentazione rimane molto vintage nel design, senza rinunciare però ad un piccolo computer di bordo con display digitale. Peccato che sulla nostra versione non ci fossero pratici comandi al volante (sono un optional) con cui comandare i principali sistemi della vettura. A proposito al centro troviamo il display touch da 6,3” con il classico infotainment del Gruppo Volkswagen completo di Apple CarPlay e Android Auto. 

Il Maggiolino viene costruito in Messico ed è un progetto che nasce con un occhio di riguardo tutto particolare per i clienti americani

Il Maggiolino viene costruito in Messico ed è un progetto che nasce con un occhio di riguardo tutto particolare per i clienti americani. Per questo troviamo un abitacolo in stile “Usa”, con plastiche piuttosto dure e ruvide, ma comunque ben assemblate. Non mancano comunque inserti di pregio, come finiture in pelle o alluminio, oltre a veri e propri dettagli in formato nostalgia, come le maniglie a cinghietta, proprio come quelle del Beetle originale.

Abitabilità

Ben fatti i sedili anteriori in misto pelle, con trama dedicata che riprende gli abbinamenti cromatici del Dune. Sono molto comodi e, una volta reclinati, permettono un accesso abbastanza agevole ai posti posteriori. Nonostante le dimensioni esterni importanti (poco meno di 4,3 m), almeno per una tre porte, lo spazio all’interno del Maggiolino non è poi tantissimo. Le forme così originali infatti finiscono per togliere spazio nell’abitacolo, anche se la situazione è nettamente migliorata rispetto al New Beetle degli anni 2000. Stesso discorso per il bagagliaio, che offre spazio per due valige e qualche borsa. In poche parole il Beetle resta un’auto comoda per due, con i sedili posteriori che restano utili solo per qualche breve passaggio ma non per il lunghi viaggi.

Tecnica

L’estetica in salsa fuoristrada non deve confondere però. A livello tecnico il Maggiolino Dune non ha alcun sistema per affrontare percorsi lontani dall’asfalto. La trazione infatti rimane affidata esclusivamente alle ruote anteriori e l’integrale non è disponibile nemmeno a richiesta. A livello motorizzazioni troviamo i grandi classici del gruppo Volkswagen, tre benzina TSI (oltre al 1.4 105 e 150 CV c'è il 2.0 da 220 CV) e due diesel TDI (110 o 150 CV). Per quanto riguarda i cambi, oltre al manuale a sei rapporti, abbiamo l'immancabile automatico DSG a sei o 7 rapporti.

Le nostre impressioni di guida

Abbiamo guidato il Maggiolino Dune nella versione top di gamma con il 2.0 TSI da 220 CV. In pratica si tratta dello stesso motore della Golf GTi, in grado per di più di sprigionare 350 Nm di coppia massima a soli 1.500 giri. Il carattere non manca, sia chiaro, perché sopra i 2.00o giri questo quattro cilindri tira fuori una buona dose di grinta. Le prestazioni però sono, almeno in un certo senso, mitigate dall'indole del Maggiolino che vuole rimanere, come vuole la tradizione, un'auto “pacifica”.

Insomma il Maggiolino ci fa capire da ogni angolo che è un'auto che non ama essere strapazzata, ma che nasce più per farsi notare

Oltre ai 200 kg di peso in più rispetto alla GTi (qui siamo oltre i 1.500 kg), abbiamo un assetto piuttosto morbido, pensato più per il comfort che per la prestazione assoluta, ma anche un sound molto ovattato, che non invade mai lo spazio vitale dei passeggeri. La posizione di guida, del resto, è piuttosto turistica. Il Maggiolino invita ad alzare il sedile, anche perché sennò si finirebbe per guidare un po' infossati, compromettendo la visibilità.

Insomma il Maggiolino ci fa capire da ogni angolo che è un'auto che non ama essere strapazzata, ma che nasce più per farsi notare grazie al suo design super originale e per viaggiare in buona compagnia. Per questo il 2.0 TSI finisce per essere forse un motore un po' “sprecato” per il Beetle Dune, che si sposa molto molto meglio con il 1.4 TSI da 150 CV. Ben fatto il cambio manuale, con innesti precisi, capaci di trasmettere una bella idea di qualità. Un cambio che però, anche in questo caso, non ha alcuna velleità in tema di sportività.

Consumi

Nel corso del nostro breve test di primo contatto abbiamo rilevato un consumo medio di 8,5 l/100 km (dato del computer di bordo). Non male per un'auto con tutta questa potenza e un peso non indifferente.

Conclusioni

Il Maggiolino Dune è senza dubbio l'auto con più personalità dell'intera gamma Volkswagen. E solo per questo merita attenzione, tanto che alcuni dei suoi limiti maggiori – come la limitata abitabilità – passano in secondo piano. Un'auto da scegliere con il cuore, ovviamente, e non in maniera razionale, che, almeno per un istante, ci ha ricordato tutto il fascino e lo stile dei veri dune-buggy di una volta. Brutte notizie, infine, per quanto riguarda i prezzi. Nel momento in cui scriviamo infatti i vertici Volkswagen non hanno ancora stabilito se importare o meno il Maggiolino Dune in Italia

Pregi e difetti

Pro

  • Stile inconfondibile - Comfort di marcia - Impianto audio Fender

Contro

  • Abitabilità limitata dietro - Nessun sistema pensato per l'offroad - Forse non sarà importato in Italia

 

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  • Prezzo da 20.700
    a 32.400 €
  • Numero posti da 4
    a 5
  • Lunghezza da 409
    a 429 cm
  • Larghezza da 155
    a 182 cm
  • Altezza da 149
    a 150 cm
  • Bagagliaio
  • Peso da 850
    a 1.479 Kg
  • Segmento Due volumi
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