Europa: la Norvegia leader della transizione elettrica, male Italia e Germania

Europa: la Norvegia leader della transizione elettrica, male Italia e Germania
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Una ricerca conferma la nazione nordica come la più pronta alla transizione verso la mobilità elettrica; a sorpresa, siamo agli ultimi posti insieme con i tedeschi
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
21 ottobre 2021

Che Oslo rappresenti il riferimento continentale per la mobilità elettrica, non è un mistero per nessuno: l'ennesima conferma della leadership a livello europeo della Norvegia nel campo della transizione a zero emissioni arriva dalla ricerca svolta dalla piattaforma online statunitense Zutobi, che ha confrontato la situazione delle singole nazioni europee in base ad una serie di parametri relativi i veicoli elettrici, concentrandosi sul numeri di auto vendute, sui costi di gestione di una BEV, sulla diffusione dei punti di ricarica, sulla disponibilità di incentivi pubblici all'acquisto, oltre che ad altri parametri come la ricerca d informazioni on line dal parte dei potenziali clienti.

Come a scuola, il punteggio massimo ottenibile sarebbe stato dieci; nessun Paese l'ha ottenuto, ma comunque la Norvegia è la prima della classe, riportando in pagella un eloquente 8,14 su 10, per merito soprattuto dell'elevato indici di vetture elettriche vendute (nel 2021, oltre il 55% del totale del mercato!) e la diffusione elevatissima di colonnine per la ricarica sul suo territorio, che ormai si ritrovano ad ogni angolo di strada, con addirittura quasi 36 stalli per ogni chilometro di strada, percorsi di campagna e montagna compresi. 

Il resto della classe, per conservare la metafora scolastica, purtroppo nella migliore delle ipotesi sarebbe rimandato a settembre, o addirittura bocciato: nella classifica di Zutobi, infatti, il Regno Unito si piazza al secondo posto, staccassimo dalla Norvegia, riportando una poco onorevole valutazione di 4,47; alle sue spalle con 4,78, c'è Olanda. 

Orecchie d'asino e penitenza dietro la lavagna per i peggiori Paesi dell’aerea europea: a sorpresa, gli ultimi due posti della classifica sono occupati da Italia, con 2,03 punti, e Germania, che arriva ad un miserevole 1,49.

Insomma, almeno secondo il giudizio della società americana, stanno messi meglio di noi anche Grecia, Portogallo e Spagna, per non parlare della Francia.

Ma nessuna di loro arriva a prendere neppure 3: per fortuna che l'anno scolastico è appena iniziato, e c'è ancora tempo per strappare la sufficienza...
 

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