- di Piero Batini
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- di Piero Batini
Liverpool, 20 Febbraio. L’Extreme E ha lasciato la banchina di Seaforth, porto di Liverpool. La St Helena, la nave che trasporta buona parte della logistica e, soprattutto, le “armi” del Mondiale Extreme E, le ormai note e “temibili” Odyssey 21 full electric, ha messo la prua a Sud. Dopo Falmouth per una sosta tecnica, il battello ufficiale del Campionato Cross-Country elettrico avrà un solo obiettivo: raggiungere l’Arabia Saudita e distribuire sull’area prescelta i “punti cospicui” della Prova inaugurale del Campionato e della sua storia singolare e innovativa.
In un cerimoniale d’altri tempi per contesto e coreografia, Alejandro Agag, l’argentino fondatore del Progetto Extreme E, ha dato l’avvio alle operazioni. Champagne, “benedizione” e foto ricordo sullo sfondo della nave, l’organico della logistica e quei partecipanti che non hanno voluto perdere l’occasione beneaugurale. Il Mondiale Extreme E è in marcia verso il primo dei cinque appuntamenti agonistici e geografici del primo anno, quello della scoperta. Dopo Al Ula, Arabia Saudita, sarà la volta di Dakar, della Groenlandia, del Brasile e della Patagonia Argentina.
Contemporaneamente al “varo” ufficiale dell’operazione, viene sollevato il velo anche su un’altra delle innovative soluzioni atte ad avvicinare il più possibile il pubblico allo spettacolo. Entra in scena il “Centro di Comando”, una unità che si avvicina molto a quel concetto di interattività tipico del reality e che, seppure impossibile nell’atto di ogni singola gara, è di fatto un ponte gettato tra la visione degli inventori di Extreme E e l’emozione dell’azione nella proposta comunicativa. È una idea innovativa di cui è impossibile, oggi, intravedere i limiti della portata.
Il Centro di Comando della Gare di Extreme E è una vera e propria innovazione, proposta rivoluzionaria che renderà lo spettacolo generato dalla sostanza delle gare ancora più “realistico” (se già i cinque Extreme X Prix del calendario non lo fossero già abbastanza per contenuti tecnici e ambientali). Il Command Centre è una sorta di studio televisivo nel quale vivrà il backup dell’azione, ad un tempo quartier generale delle operazioni e sala di comando, confronto e analisi diretta delle strategie della battaglia agonistica in atto sul terreno.
Bisogna immaginare il Centro di Comando delle Gare di Extreme E come a un ibrido tra il muretto di un circuito di Formula 1, lo studio televisivo della diretta di ogni gara e il “pannello di controllo”, la dashboard in remoto della macchina. Tutto in forma “pubblica”, ovvero aperta e implementata per lo spettacolo televisivo. I rappresentanti di 5 squadre impegnate nel Campionato, tecnici, manager ma anche i Piloti non di “turno”, si alterneranno, in collegamento video e audio con le rispettive Odyssey 21, ai comandi dell’azione, decidendo le strategie, interpretando la telemetria e imponendo i comandi di battaglia ai rispettivi Equipaggi. Monitor, luci, led, audio, spie e allarmi, possiamo immaginare il Command Centre come la navicella spaziale di comando della flotta dell’Extreme E. In questo modo lo spettatore potrà accedere direttamente non solo al risultato finale nel tradizionale specchio di immagine delle gare, bensì partecipare ad ogni singolo micro evento dell’evoluzione agonistica che lo determinerà.
Il futuro Extreme E è in navigazione verso la sua orbita più lontana, quella oltre l’immaginazione!
Extreme E Season 1. Gli Episodi:
Desert X Prix: AlUla, Arabia Saudita, 3-4 Aprile 2021
Ocean X Prix: Lago Rosa, Senegal, 29-30 Maggio 2021
Arctic X Prix: Kangerlussuaq, Groenlandia, 28-29 Agosto 2021
Amazon X Prix: Parà, Brasile, 23-24 Ottobre 2021
Glacier X Prix: Patagonia, Argentina, 11-12 Dicembre 2021
© Immagini Red Bull Content Pool, Xtreme E
