Tesla Model 3: un ottimo affare, anche da usata!
- di Alfonso Rago
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- di Alfonso Rago
Comprare una Tesla, usarla per un po' e poi rivenderla, ricavandone una plusvalenza? L'operazione, all'apparenza bizzarra, è invece possibile grazie ad una serie di concause, come la ridotta disponibilità di nuovi modelli per via della carenza di chip, che si sommano al valore intrinseco della vettura riconosciuto dal mercato, generando appunto la situazione di cui si parla.
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Negli USA, nell'ancor ridotto mondo dell'usato riservato alle vetture elettriche, la Tesla Model 3 è diventata la più richiesta, a fronte di una disponibilità inferiore alla domanda: quindi il prezzo dei veicoli “second hand” possono arrivare ad essere superiori a quelli del nuovo.
Finora, gli acquirenti americani di una Tesla godevano di un incentivo di 7.500 dollari sotto forma di Tax Credit: ora che il marchio ha superato le 200.000 immatricolazioni, tale sussidio non viene più erogato e quindi, a fronte di listini del nuovo improvvisamente diventati più cari, in molti si sono orientati sul mercato dell'usato, favorendo l'impennata dei prezzi anche in questo comparto per via dell'aumento di domanda.
Come riporta il sito specializzato Electrek, a settembre una Tesla Model 3 usata si vende in media dopo soli sedici giorni dall'uscita del primo annuncio, e soprattutto al prezzo medio di ben 47.453 dollari, cifra superiore alla Long Range appena uscita dalla fabbrica, che negli USA costa 44.940 dollari.
Il problema, come detto, è che di Tesla nuove dai concessionari ce ne sono poche e quindi chi mette in vendita la propria riesce a spuntare una quotazione davvero speciale.
