F1. GP Monaco 2025, le pagelle di Montecarlo

F1. GP Monaco 2025, le pagelle di Montecarlo
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I promossi e i bocciati del Principato nelle pagelle del Gran Premio di Montecarlo 2025 di Formula 1
26 maggio 2025

Chi sono i promossi e i bocciati di Monaco? Scopriamolo sfogliando insieme le pagelle del Gran Premio di Montecarlo 2025 di Formula 1.

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Lando Norris, voto 10 e lode

Norris doveva vincere, per ritrovare fiducia prima ancora che per la classifica, per dare un segnale a Piastri, al mondo e forse anche a se stesso: ci è riuscito nel gran premio più prestigioso (e pazzo) dell’anno, quello in cui il pilota può fare maggiormente la differenza, quello che tutti sognano di vincere quando da bambini iniziano la scalata verso la F1. E lo ha fatto con pieno merito: partendo dalla pole position, dopo essersi messo alle spalle Piastri e il padrone di casa Leclerc. Per l’inglese è stata una gara semplice e complessa allo stesso tempo, perché quando sei davanti a Monaco puoi solo aspettare che qualcosa vada male e nel finale la pressione di Leclerc è stata forte. Lando ha mantenuto i nervi saldi e ha dimostrato di avere cuore, piede destro e cervello in perfetta forma. Ora tocca mantenere questi livelli, anche perché ne è capace, ma intanto voto 10 e lode.

Charles Leclerc, voto 10 e lode

Voto 10 e lode però anche a Leclerc alle sue spalle, ancora una volta faro nella notte di Maranello. Va bene che a Monaco va sempre fortissimo (e onestamente la storia che sono le strade in cui è cresciuto sono buone per infiammare i tifosi, è questione di talento e istinto più che di allenamenti andando a fare la spesa….) ma un 2° posto va probabilmente oltre le aspettative della vigilia, anche se avere sfiorato l’impresa per pochissimo gli lascia quel retrogusto amaro che hanno sempre i campionissimi quando fanno una gran gara ma per qualche motivo non vincono. Però che fenomeno.

Oscar Piastri, voto 7

Voto 7 a Piastri, 3° senza possibilità di fare molto, partendo dalla seconda fila: senza particolari colpe tra l’altro, perché il suo giro è meno di due decimi dalla pole position, ma a Monaco tanto basta per fare la differenza tra trionfo e mediocrità. Ora però il suo vantaggio su Norris è quasi annullato, tocca rimboccarsi le maniche ma l’australiano non è uno che si dà per vinto.

Max Verstappen, voto 7

Voto 7 anche a Verstappen, che a Monaco non riesce a fare la differenza come in tante altre piste, evidentemente per un’idiosincrasia incurabile della sua Red Bull per una pista così lenta e sconnessa. Andrà meglio la prossima volta.

Lewis Hamilton, voto 7,5

Voto 7,5 come risarcimento morale ad Hamilton, 5° dopo essere partito 7° anziché 4° causa impeding su Verstappen, che il team non gli segnalato essere nel suo giro veloce. Insomma, una gara compromessa fin dal sabato e non per colpa sua, in un week end in cui l’inglese aveva dimostrato di avere un buon passo.

Isack Hadjar, voto 8,5

Voto 8,5 ad Hadjar 6° e bravissimo soprattutto al sabato (si qualifica addirittura 6°, poi 5° grazie alla retrocessione di Hamilton), mentre in gara beneficia molto del tappo creato da Lawson a suo beneficio. Ma va sottolineato che si era meritato di essere lì.

Esteban Ocon, voto 8

Voto 8 ad un super Ocon, 8° in qualifica e 7° in gara, e senza l’aiuto di nessuno. Il francese conferma di essere un gran pilota quando infila il fine settimana giusto.

Liam Lawson, voto 8

Voto 8 a Lawson, per la bella qualifica in Q3 e per il gioco di squadra che ha fatto per il compagno di squadra, finalmente un fine settimana positivo e regolare per il neozelandese. Avanti così.

Alex Albon, voto 7

Voto 7 ad Albon, un po’ sottotono rispetto agli standard a cui ci aveva abituato recentemente. In ogni caso porta a casa altri punti e va bene così.

Carlos Sainz, voto 6,5

Stesso discorso per Sainz, che a differenza del compagno di squadra manca l’accesso alla Q3 ma coglie comunque l’ultimo punticino a disposizione, dopo un reciproco gioco di squadra con il compagno di squadra. Voto 6,5 ma meno convincente rispetto alle ultime gare.

Ollie Bearman, voto 5

Fuori dai punti, voto 5 a Bearman perché con le bandiere rosse non si sorpassa a prescindere, e dovrebbe saperlo. Peccato perché senza la penalizzazione avrebbe potuto finire agevolmente a punti.

Andrea Kimi Antonelli, voto 5

E voto 5 ad Antonelli, che compromette tutto con un errore grossolano in Q1, a qualifica per la Q2 già ottenuta tra l’altro. Prima o poi però tutti assaggiano il muro a Montecarlo, l’importante è non ripetersi.

George Russell, voto 4

Voto 4 invece a Russell, che ad un certo punto si è creduto il più furbo di tutti tagliando platealmente la chicane del porto per sorpassare Albon. Giustamente in Direzione Gara hanno stroncato con una punizione severa (drive-through) ogni velleità di altri di ripetere la manovra. Va bene la frustrazione, però le regole vanno rispettate…

Yuki Tsunoda, voto 5, e Pierre Gasly, voto 4

Voto 5 a Tsunoda, che non riesce a entrare in Q3, di fatto terminando così la sua gara prima ancora di iniziarla, e voto 4 a sorpresa a Gasly, autore di un incidente evitabile e stavolta in difficoltà anche in qualifica.

Fernando Alonso, voto 8

Voto 8 invece ad Alonso, protagonista di un gran fine settimana finché la macchina non lo ha costretto al ritiro: avrebbe meritato un bel risultato.

Strategia Mercedes, voto 5

Infine voto 5 alla strategia Mercedes, che a furia di aspettare l’occasione giusta per fermarsi si è trovata con il cerino in mano: avevano in programma la stessa strategia di Racing Bulls, e avrebbero potuto applicarla anche se più indietro, ma hanno preferito aspettare una rossa che non è mai arrivata con un risultato di squadra grottesco.

FIA, voto 0

Certo però che mai come quest’anno partire a centro gruppo è stata una condanna a Monaco, e questo proprio a causa della nuova regola dei due pit stop obbligatori che sulla carta doveva vivacizzare la gara ed invece l’ha paralizzata. Speriamo davvero che per il prossimo anno venga abolita, perché è ridicolo vedere le vetture girare 4 secondi al giro più lente bloccando tutto e tutti e cristallizzando così di fatto le posizioni. Una regola che, oltretutto, favorisce e premia il comportamento antisportivo, perché crediamo che ci sia un confine sottile - anche se indefinibile - tra fare gioco di squadra e danneggiare platealmente la gara degli avversari. In fondo, pericolosità della manovra a parte, c’è tanta differenza tra questo e provocare artificiosamente una rossa andando a muro? Tanto per evocare una delle pagine più vili della storia della F1. Voto 0 quindi alla Fia che cerca lo spettacolo a tutti i costi a colpi di regole, ottenendo sì uno spettacolo ma semplicemente indecoroso.

Piuttosto, siccome va bene la tradizione e tutto il resto ma il tema dell’assenza di sorpassi a Monaco andrà affrontato prima o poi, anche perché un tempo la gara poteva comunque essere incerta per le rotture meccaniche (sempre più rare) o gli errori dei piloti dovuti anche alla stanchezza (anche questi sempre più rari), perché non aprire un ragionamento sulla pista? Per esempio, perché non spostare la chicane dopo il tunnel più avanti e magari con una sezione più ampia per favorire i sorpassi?

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