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Dopo la pausa estiva, la Formula 1 torna in pista sul circuito di Zandvoort per il Gran Premio d'Olanda 2025, e Lando Norris è pronto a confermare il suo ruolo da protagonista con la McLaren. Il pilota britannico, autore di una stagione testa a testa con il compagno di squadra Oscar Piastri, parla apertamente del suo approccio alla seconda parte del campionato e delle sfide che lo attendono.
“Ovviamente si tratta del Campionato - spiega Norris - ma io continuo a ragionare gara per gara. Tutti affrontiamo le gare una alla volta. Vogliamo vincere, naturalmente. Voglio sempre ottenere il massimo dei punti e rendermi la vita più semplice, ma non è mai così semplice”. Il britannico sottolinea l’alto livello della concorrenza: “Le Ferrari di recente sono state estremamente veloci e George [Russell] non era troppo lontano. Ci aspettiamo ancora belle battaglie e una buona competizione”. Ma è la rivalità interna alla McLaren a stimolarlo di più: “La sfida più interessante, per me, sarà quella con il mio compagno di squadra, e quella è quella che aspetto con più impazienza”.
Guardando allo scorso anno a Zandvoort, dove dominò la gara, Norris mantiene un approccio realistico: “Abbiamo fatto dei test qui con il team. Non mi aspetto di vincere con 20 secondi di vantaggio, ma cercherò di fare qualcosa di simile. Puntiamo sempre a vincere e speriamo in un 1-2, ma non diventiamo mai compiacenti”. La prudenza e la costanza restano la chiave per il pilota britannico: “Se non lavoriamo abbastanza in anticipo, rischiamo il peggio”.
Norris riflette anche sui punti persi durante la stagione: “Probabilmente il principale rimpianto è stato in Canada. Se ci avessi pensato un attimo prima della pausa lunga della stagione e non avessi cercato di fare l’eroe, non l’avrei completata. Ho perso otto punti lì”. Nonostante tutto, il pilota non si lascia condizionare dai rimpianti: “Vivo più cercando di imparare e migliorare che rimpiangendo ciò che ho fatto”.
La McLaren ha scelto di mantenere strategie libere tra i piloti, un approccio che Norris giudica vincente: “Budapest è stata un’eccezione. La mia scelta di fare una sola sosta era per crearmi un’opportunità, non necessariamente per vincere la gara. Vogliamo gare libere, non troppo rigide, perché siamo qui anche per correre come individui”.
Infine, parlando della gestione dei rischi in pista e del ruolo della fortuna, Norris è realistico ma fiducioso: “Sappiamo quando vale la pena rischiare e quando no. Ho avuto un po’ di fortuna, ma anche sfortuna. Quest’anno ho migliorato come pilota, ho avuto una macchina difficile da guidare e ho fatto progressi importanti per tornare competitivo”.