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Pierre Gasly è pronto per il ritorno in pista della Formula 1 dopo la pausa estiva, con il Gran Premio d’Olanda a Zandvoort, circuito che si affaccia sul Mare del Nord e dove il meteo è sempre imprevedibile. “Ci sarà molto vento – conferma il pilota Alpine – ma a me piacciono queste condizioni difficili. Mi ricordano il 2023 e il terzo posto che riuscimmo a conquistare in una gara pazzesca, con tante condizioni di pista diverse”.
“Onestamente, queste situazioni mi divertono: in condizioni normali, con la nostra macchina, probabilmente faticheremmo a segnare punti, quindi prego sempre per umido o bagnato, perché livella un po’ la griglia e dà più opportunità di emergere”. Gasly ha poi commentato il ritorno in F1 di vecchie conoscenze, Perez e Bottas: “Penso che sia fantastico per lo sport. Checo e Vallteri sono due grandi personaggi degli ultimi dieci anni, hanno lottato al vertice, vinto gare e lavorato con team di alto livello. Aggiungerli di nuovo alla griglia è un’ottima cosa, erano mancati, ma ora è il momento giusto, dato che c’è spazio per tanti giovani talenti”.
Sui rookie, Gasly è chiaro: “Per lo sport, il meglio è avere i migliori piloti in griglia. Non importa l’esperienza: voglio i 20 più veloci. Rookies o esperti, chi merita di essere nei primi 20 ci deve essere. Ci sono weekend migliori e peggiori, senza uno schema preciso: a volte ti aspetti di andare bene e non ci riesci, altre volte sorprendi. La maggior parte delle fluttuazioni dipende dal meteo e dalle condizioni della pista”.
Guardando al futuro, Gasly mostra ottimismo per il 2026: “Sulla carta abbiamo più ore in galleria del vento di qualsiasi altro team, e questo è un vantaggio. In fabbrica il team è motivato: sappiamo le nostre debolezze, come correggerle e cosa possiamo migliorare per la prossima stagione. Anche se ora non siamo nelle posizioni migliori, le prospettive sono rosee e c’è fiducia di tornare competitivi”. Riguardo alle voci su macchine da 400 km/h, Gasly scherza: “Non credo alle storie, credo a quello che vedo. Sicuramente si può fare qualcosa in più, ma non prendiamoci in giro: bisogna vedere l’evoluzione reale in pista”.
Infine, sul nuovo approccio tecnico e il lavoro sui sistemi di recupero energia, Gasly evidenzia l’importanza del ruolo del pilota: “Ci sarà molta differenza rispetto ad oggi, soprattutto nello stile di guida e nella gestione dell’energia. Dobbiamo essere pronti e consapevoli dei cambiamenti, perché l’inverno sarà breve e i test inizieranno subito dopo Abu Dhabi”.