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Alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria, ultimo appuntamento della stagione prima della pausa estiva, Franco Colapinto ha tracciato un bilancio del suo percorso in Formula 1. Il rookie argentino, in forza alla Alpine, ha ammesso le difficoltà nel trovare fiducia nella vettura e nel massimizzare ogni singola sessione.
“Penso che stiamo ancora commettendo degli errori nei momenti cruciali del weekend, e questo compromette un po’ il risultato finale. Non ho ancora avuto la sensazione di aver fatto tutto alla perfezione, in nessuna gara finora. Sto lavorando con il team per migliorare in questo”, ha spiegato.
Colapinto si è poi soffermato sulla mancanza di feeling alla guida, un aspetto che ha condizionato in particolare le fasi di inserimento in curva: “Dall’inizio della stagione ho detto che mi manca fiducia con la macchina, non sempre riesco a trovare il giusto equilibrio. L’anno scorso entravo in curva e andavo subito forte, adesso faccio molta più fatica. Non è una questione di approccio, ma proprio di feeling. È una cosa che pesa tanto in F1”.
Il giovane pilota ha citato come punto di riferimento la sua prima gara stagionale a Imola: “Paradossalmente, il mio weekend migliore è stato proprio il primo. Era la prima volta che guidavo la A525, eppure lì mi sono sentito più vicino a Pierre (Gasly, ndr) che in altre occasioni. Dopo Spa porteremo alcune modifiche che potrebbero aiutarci a ritrovare quelle sensazioni”.
Colapinto ha anche riconosciuto l’ottimo lavoro del compagno di squadra: “Pierre sta facendo davvero bene, riesce a massimizzare tutto: macchina, strategia, ogni dettaglio. È un riferimento importante per me e sto cercando di capire come riesce a estrarre sempre il massimo”.
In vista della pausa estiva, l’argentino ha intenzione di sfruttare il tempo libero per continuare a lavorare: “Il break può essere l’occasione per un reset. Abbiamo lavorato molto per capire alcuni problemi e ci sono stati progressi, anche se non sempre visibili in pista. Quando non arrivano i risultati è dura restare motivati, ma io credo nel progetto e continuerò a spingere”.
Guardando al futuro, Colapinto spera che le gare su circuiti già conosciuti possano aiutarlo a ritrovare competitività: “Negli ultimi weekend ho corso su piste dove ho già gareggiato lo scorso anno, e questo mi ha aiutato un po’. Ma non è solo una questione di conoscenza del tracciato: serve qualcosa in più che deve scattare. Speriamo di trovarlo presto”.
Sul fronte tecnico, le difficoltà maggiori sembrano arrivare dall’ingresso in curva: “La macchina è un po’ instabile in quella fase, e su alcuni circuiti diventa ancora più complicato. A Spa abbiamo raccolto dati utili per identificare dove intervenire e qui in Ungheria proveremo qualche novità nelle libere. Credo che il potenziale ci sia, dobbiamo solo riuscire a metterlo insieme. Quando a Imola ho guidato con il pacchetto iniziale, mi sentivo molto meglio. È lì che dobbiamo tornare”.
Infine, parlando della pausa estiva, Colapinto ha spiegato che non staccherà del tutto la spina: “Non andrò in vacanza vera e propria. Ho fatto meno gare rispetto agli altri, quindi devo continuare a lavorare. Quando non ti senti del tutto a tuo agio, la cosa migliore è continuare a spingere e cercare di capire cosa ti serve per migliorare. L’obiettivo è tornare più forte dopo la pausa”.