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Alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria 2025, ultimo appuntamento della stagione prima della pausa estiva, Carlos Sainz ha tracciato un bilancio della prima metà dell’anno con la sua nuova scuderia, la Williams, sottolineando gli effetti positivi degli aggiornamenti introdotti a Spa e il desiderio di chiudere in crescendo.
“A Spa abbiamo portato aggiornamenti importanti”, ha spiegato il madrileno. “Era un momento della stagione in cui stavamo raccogliendo pochi punti e i team di metà classifica si stavano avvicinando pericolosamente. Nonostante questo, siamo stati la squadra con più punti tra i team di centro gruppo. Speriamo che questo ci dia slancio per la seconda metà della stagione, era esattamente ciò di cui avevamo bisogno”.
Il morale del team, secondo Sainz, ne ha tratto beneficio: “Ha tolto pressione. Si sentiva che tutti avvertivano il fiato sul collo degli altri, specie dopo l’ottimo inizio. Ma non era solo una questione di risultati, era diventata una sfida anche dal punto di vista della competitività". Guardando al weekend ungherese, il numero #55 mantiene i piedi per terra: “Qui è sempre stato difficile per noi. Credo sarà più in linea con circuiti come l’Austria o Barcellona, che ci hanno messo in difficoltà. Ma con il pacchetto nuovo potremmo lottare almeno per uno o due punti".
Nonostante le difficoltà iniziali di adattamento, Sainz resta concentrato su un traguardo preciso: “Chiudere quinti nel mondiale costruttori sarebbe un successo per la squadra. Dimostrerebbe un grande progresso, la direzione positiva intrapresa e lo slancio che stiamo costruendo in vista del 2026, quando cambierà tutto”. E ha aggiunto: “Molti pensano che abbia faticato ad adattarmi alla macchina, ma in realtà mi sono sentito subito a mio agio. Il problema è stato mettere insieme tutto e raccogliere risultati, cosa che ci riesce ancora a fatica. Ma arriveranno. Io continuerò a lavorare a testa bassa: i risultati stanno per arrivare".
Interpellato sulle differenze tecniche tra i motori Ferrari e Mercedes, Sainz ha spiegato: “Il freno motore è completamente diverso. Cambia il modo in cui usi le marce, la scalata, la transizione dal brake migration al freno motore. Devi modificare il tuo stile di guida, senza dubbio”.
A un anno dall’annuncio del suo passaggio in Williams, Sainz si è detto sempre più convinto della propria scelta: “Quando ho firmato, Williams era nona in classifica e c’erano tanti dubbi. Ma guardando ai progressi che stiamo facendo, alle basi per il 2026, 2027 e 2028, posso dire di essere molto felice. Non ho scelto Williams per i risultati del 2025, ma per il potenziale dei prossimi anni”.
C’è ancora tanto da fare: “Abbiamo una lunga lista di cose da migliorare, ma la direzione è chiara. I risultati del 2025, anche se non brillanti, ci daranno slancio per il 2026.”
Non è mancato un commento sul rinnovo pluriennale di Frédéric Vasseur come Team Principal della Ferrari, notizia arrivata questa mattina: “Non sapevo nemmeno che servisse un rinnovo. Ma alla Ferrari c’è sempre tanto rumore intorno: a volte devi semplicemente annunciare che qualcuno resta, solo per evitare voci. Sono contento per Fred, sono sicuro che continuerà a fare un buon lavoro”.
Infine, Sainz ha parlato della questione sicurezza sul bagnato, alla luce di quanto visto a Spa: “Credo che la Formula 1 debba innovare. Esistono tipi di asfalto che riducono drasticamente lo spray, ma i circuiti non li adottano. Il vero problema è la visibilità: è questo che ci impedisce di correre”.
Lo spagnolo ha difeso l’approccio prudente della FIA: “Spa ha un passato tragico, e la Federazione ci aveva avvisato che avrebbe preso decisioni conservative. Forse avremmo dovuto comunicarlo meglio ai tifosi. Certo, da pilota avrei voluto correre prima, ma capisco anche chi deve premere il pulsante e si assume la responsabilità se accade qualcosa di grave”.
Rispetto al passato, la situazione è cambiata: “Oggi le vetture sono molto più larghe, a effetto suolo, e con le gomme full wet praticamente non si vede nulla. All’epoca correvamo vedendo magari il 10-20% della pista, oggi è zero. E quando non vedi nulla, è solo questione di fortuna evitare un incidente”.