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La prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Ungheria si è chiusa con McLaren in grande spolvero, Lando Norris davanti a tutti con una prestazione dominante. Alle sue spalle, staccato di soli 19 millesimi, Oscar Piastri. Ferrari c’è con Charles Leclerc terzo, mentre Max Verstappen e Red Bull restano nelle retrovie, con l’olandese nono e lontano dai riferimenti.
Lando Norris ha imposto il proprio ritmo sin dai primi minuti, chiudendo la sessione con un impressionante 1:17.095, rifilando ben sette decimi a Leclerc. Oscar Piastri, come spesso accade, è salito gradualmente di tono e ha fermato il cronometro a soli 19 millesimi dal compagno, confermando il buon bilanciamento della MCL38 sul tracciato di Budapest. La squadra di Woking sembra in pieno controllo del pacchetto tecnico, supportata anche da un’ottima gestione delle gomme soft, capaci di reggere più di un giro lanciato grazie alle temperature scese con l'arrivo delle nuvole.
Terzo tempo per Charles Leclerc con 1:17.802, una prestazione incoraggiante nonostante la dichiarata poca affinità del monegasco con il circuito ungherese. La notizia del giorno in casa Ferrari, però, arriva fuori dalla pista: Fred Vasseur ha firmato il rinnovo pluriennale come team principal della Scuderia. Un segnale forte di continuità e fiducia nella gestione dell’ingegnere francese, che ha riportato stabilità e visione dopo anni turbolenti.
Max Verstappen ha confermato pubblicamente che rimarrà in Red Bull anche nel 2026, chiudendo le voci su possibili cambi di casacca. In pista però, la sua RB20 non è sembrata particolarmente competitiva: nono tempo per lui, con un ritardo di quasi nove decimi da Norris. Sessione interlocutoria anche per Yuki Tsunoda, 17° e tornato sulle hard nel finale. Red Bull ha portato piccole novità aerodinamiche (nuovo alettone anteriore e modifiche ai condotti freno anteriori), ma il pacchetto non sembra ancora allineato alle esigenze del tracciato ungherese.
Mercedes ha chiuso la top ten con entrambi i piloti: George Russell ottavo e Kimi Antonelli settimo. Hamilton, invece, ha lamentato via radio una macchina poco bilanciata, chiedendo chiarimenti sul perché fosse a un secondo da Norris. Dal muretto gli è stato indicato che perdeva terreno in curva 5, 8 e 9.
Fernando Alonso ha saltato la sessione per un problema alla schiena, lasciando il volante ad Felipe Drugovich, che si è dimostrato solido e affidabile. Una chance importante per il brasiliano, già campione F2, che ha gestito bene la monoposto dell’Aston Martin nonostante le condizioni non semplici.
Sessione difficile per Kick Sauber: Paul Aron si è fermato dopo soli 9 giri per un problema tecnico che ha richiesto il regime di Virtual Safety Car, mentre Gabriel Bortoleto ha completato appena 17 giri, chiudendo penultimo (P19). Entrambi i giovani piloti hanno avuto a disposizione poco tempo per mostrare il proprio potenziale.
Infine, per il weekend di Ungheria, le squadre hanno portato aggiornamenti mirati al pacchetto aerodinamico ad alto carico. Red Bull ha rivisto il frontale e i condotti dei freni, Aston Martin ha portato un’ala anteriore aggiornata, mentre Racing Bulls ha montato nuovi tamburi dei freni anteriori e prese d’aria più grandi.
Oscar Piastri (McLaren) – +0.019
Charles Leclerc (Ferrari) – +0.217
Isack Hadjar (Racing Bulls) – +0.629
Lewis Hamilton (Ferrari) – +0.682
Oliver Bearman (Haas) – +0.826
Kimi Antonelli (Mercedes) – +0.828
George Russell (Mercedes) – +0.873
Max Verstappen (Red Bull) – +0.888
Lance Stroll (Aston Martin) – +0.906
Alexander Albon (Williams) – +0.932
Esteban Ocon (Haas) – +0.952
Pierre Gasly (Alpine) – +1.071
Liam Lawson (Racing Bulls) – +1.132
Carlos Sainz (Williams) – +1.143
Felipe Drugovich (Aston Martin) – +1.217
Yuki Tsunoda (Red Bull) – +1.341
Franco Colapinto (Alpine) – +1.412
Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) – +1.600
Paul Aron (Kick Sauber) – N.C. (nessun tempo cronometrato)